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Ho puntato sul lavoro
«Mi sono sempre costruita degli alibi». Mariella Boerci, 58 anni, giornalista del settimanale Panorama, spiega così la sua scelta di non diventare madre. «Prima dicevo che non c’era ancora l’uomo giusto. Poi, quando 23 anni fa ho incontrato mio marito, ho iniziato a nascondermi dietro la scusa della paura. Paura della gravidanza, del parto, del dolore. Ma adesso posso dire che non era quella la vera motivazione. C’è qualcosa di più profondo. Qualcosa di irrisolto dentro di me. E c’è anche un lavoro che amo tantissimo e a cui non ho mai voluto rinunciare. Quando faccio una cosa, mi spendo fino in fondo e sapevo che se mi fossi spesa nella professione, come volevo, non avrei potuto fare altrettanto con un bambino. Ma a un figlio devi dedicare il tuo tempo. Non credo a chi dice che l’importante è la qualità del rapporto, conta anche la quantità. Oggi, però, qualcosa è cambiato. E a chi mi domanda se i bambini mi piacciono rispondo sì. Mi piacciono e mi interessano. Merito, soprattutto, dei miei due nipotini, Pietro e Carlo, e di Carlotta. Ha 4 anni e mi chiama nonna. È la figlia della mia domestica. È la bambina che non ho mai avuto. È la dimostrazione che gli affetti non sono solo quelli che ti dà il sangue, ma quelli che ti costruisci tu».