Con le verruche serve dolcezza

Diciamolo subito: eliminarle non è
facile. Ma la ricetta vincente c'è, assicura
l'esperto: cure verdi e tanta pazienza

Le vacanze sono finite e hanno lasciato il segno: delle sgradevoli verruche sotto la pianta dei piedi o sulle mani. Complici il lungomare, le docce degli stabilimenti balneari o la piscina. Il motivo? «Il virus che le provoca ama i luoghi umidi» spiega Bruno Massa, medico esperto in terapie naturali. «Così si insinua nella pelle, ma non si manifesta subito: di solito la lesione spunta dopo un paio di mesi». Per eliminarla si possono provare i rimedi dolci, tenendo conto, però, che per le verruche ci vuole molta costanza. Vediamo che cosa consiglia il nostro esperto.

Il rimedio omeopatico per tutte le verruche è Thuya 9 CH: cinque granuli al giorno. Se le lesioni sono sulla pianta dei piedi o sui palmi delle mani, va aggiunto Antimonium crudum 5 CH, tre granuli due volte al giorno. Se le verruche hanno delle fessure e sanguinano, a quest’ultimo rimedio, si associa Nitricum acidum 7 CH, alle stesse dosi. Quando compaiono sui polpastrelli o sotto le unghie delle mani è indicato, oltre a Thuya, Causticum 5 CH, cinque granuli due volte al giorno.

Anche la fitoterapia aiuta. Si possono fare toccature con la tintura madre di Celidonia e quella di Thuya, più volte al giorno, alternandole tra di loro.

In alternativa, ci sono gli oli essenziali di limone o di tea tree. In questo caso, si versa qualche goccia di rimedio su un batuffolo di cotone umido e si mette sulla verruca. Poi si copre con un cerotto, da cambiare ogni giorno.

Quando la pelle intorno alla lesione diventa morbida e chiara e il punto centrale scuro, si può provare a toglierla con cautela, con un ago disinfettato in olio di tea tree. Alla fine, si mette qualche goccia di olio di calendula due volte al giorno finché la parte non si è cicatrizzata. Serve per disinfiammare.

Qui trovi una scheda per sapere di più sulle verruche

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