Guida all’uso del talco

È un classico per la pelle dei bimbi. Scopriamo le 10 regole d'oro
per sfruttare al meglio tutte le sue virtù

Una nuvola profumata che appartiene ai ricordi della nostra infanzia. Il talco ormai da molte generazioni  è un prodotto irrinunciabile nella toilette dei bambini. E non c’è famiglia italiana che non l’abbia in casa. Ma perché dia davvero beneficio alla pelle dei più piccoli, bisogna saperlo usare bene. Ecco un semplice decalogo, preparato con la consulenza della dottoressa Maya El Hachem, responsabile dell’Unità operativa di dermatologia dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma.

1 Il talco è prezioso per togliere l’umidità dopo il bagnetto. Una volta asciugato molto bene il bambino, lo si cosparge di polvere, in particolare nelle pieghe delle braccia e delle gambe. E con un asciugamano si toglie il talco di troppo, così da evitare che la pelle si secchi.

2 È particolarmente utile per prevenire le intertrigini, cioè le infiammazioni delle pieghe cutanee. Per questo motivo, il talco va messo ogni giorno nelle zone del corpo in cui c’è un maggior sfregamento dei vestiti: sotto le ascelle, sui fianchi, all’inguine, sul collo.

3 È un prezioso alleato per evitare l’eczema disidrosico, un’infiammazione dovuta al ristagno del sudore. Un problema che colpisce soprattutto i piedi: dopo averli lavati e asciugati con cura, cospargerli di talco, anche in mezzo alle dita.

4 Va messo sulla pelle sana. Mentre non va usato se questa è molto irritata, con le piaghette a volte provocate dalla dermatite da pannolino: in questo caso, penetrando nella lesione, può addirittura peggiorare l’infiammazione.

5 Si può usare anche per i neonati, basta scegliere una formulazione delicata, cioè senza profumazione, così da evitare allergie.

6 Al cambio del pannolino il talco è una buona abitudine ma si deve metterne solo un velo. Altrimenti, la polvere a contatto con la pipì può favorire gli arrossamenti.

7 Il modo migliore per mettere il talco è cospargerlo prima sul palmo della mano e poi distribuirlo sulla pelle. In questo modo, si evita che il piccolo inali la polvere.

8 Se il piccolo soffre d’asma, il talco, come qualsiasi altra polvere del resto, va evitato, perché potrebbe scatenare una crisi.

9 Quello mentolato, grazie al suo effetto rinfrescante, è consigliato per alleviare il prurito provocato dalla varicella o dalle scottature solari. Se il bimbo ha la pelle molto delicata o ha meno di tre anni si può usare la polvere alla calendula.

10 Nelle belle giornate, non bisogna mettere il talco se si deve esporre il bambino al sole: a volte ha un effetto fotosensibilizzante, cioè può far spuntare delle macchie.

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