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Idrata la pelle dopo il sole

  • 20 08 2010

Che sia a effetto "pelle appena baciata dal sole", dorata o scura come  un tizzone, l'abbronzatura è fatta. Ma, una volta rientrate in città,  perderla è un attimo. E, spesso, quel che resta sono chiazze e spellature. Ecco come evitare l'aspetto grigiastro e un po' "raggrinzito"  della tintarella

Regola numero uno: dissetare

Anche l’epidermide ha sete (non è un caso se gli esperti in questa stagione consigliano di bere tanto per contrastare gli effetti del caldo) e il primo passo è regalare a viso e corpo un surplus di idratazione. Sono da evitare le creme corpose e iper-nutrienti, più adatte alla stagione più fredda, e le texture non formulate specificatamente per l’idratazione, perché rischiano di “bagnare” la pelle senza trattenerne i liquidi all’interno.
 
Un grande aiuto arriva dalla ricerca cosmetica sull’idratazione profonda. La nuova generazione di idratanti, infatti, punta tutto sull’acqua, con formule in grado di veicolare nell’epidermide grandi quantità di acqua, di catturarla e trattenerla il più a lungo possibile. Mentre sono perfette anche tutte le specialità ad alta concentrazione di vitamine C ed E o acido ferulico, dalle proprietà fortemente antiossidanti.
 
Occhio alla detersione

Anche con i lavaggi la pelle perde abbronzatura.
I bagni in acqua calda o tiepida provocano uno scollamento dello strato corneo superficiale che, inevitabilmente, attenua il colorito. È da preferire la doccia, anche due volte al giorno, purché eseguita con prodotti mirati.
I comuni bagno o docciaschiuma, infatti, contengono tensioattivi troppo aggressivi con la pelle abbronzata che rischia di schiarirsi e di seccarsi eccessivamente. Meglio, allora, optare per oli in formule dermocompatibili a base di proteine del grano, detergenti e idratanti.
 
Se la pelle è ruvida al tatto

Quando la pelle appare chiazzata, come maculata, e dall’aspetto “raggrinzito” significa che le cellule morte sono eliminate in modo non uniforme dallo strato corneo e che l’epidermide è disidratata.

In questo caso la prima cosa da fare è uno scrub leggero su viso e corpo, almeno due volte a settimana, senza timore di eliminare anche il colore perché lo scrub agisce sulle cellule che si sono già “staccate” dall’epidermide (per l’appunto, già “morte”), e non intacca in alcun modo l’abbronzatura. Anzi. Rende la pelle più levigata, luminosa e la prepara a ricevere in modo ottimale i trattamenti successivi.
 
Idratare dall’interno

Oltre a bere almeno un litro e mezzo di acqua al giorno e consumare frutta e verdura (ottimi perché contengono anche vitamine e sali minerali), un aiuto arriva dai germogli di soia. Ricchi di acido gammalinolineico, iper-idratante e restitutivo, sono un vero e proprio integratore naturale (sono ottimi aggiunti alle insalate).
Prolungare il colore

Chi è al count down degli ultimi giorni di vacanza abbondi con il dopo-sole. Ricco di agenti nutrienti, dermorestitutivi e lenitivi, aiuta a contrastare gli effetti nocivi dei raggi UV e a prolungare l’intensità del colore. Al rientro in città, invece, arrivano in aiuto anche gli autoabbronzanti che rendono più omogeneo e intenso il colorito.

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