Un mobile spiritoso? Perché no: diverte, cattura l'attenzione e porta un po' di leggerezza anche negli ambienti più classici

Un design molto speciale

«L'arredamento funny, divertente, piace perché gioca con la memoria e con il
nostro immaginario», sostiene l'architetto Maddalena Casadei dello Studio Irvine di Milano (www.james-irvine.com). «Gli oggetti buffi sono ideati apposta per attirare l'attenzione: i materiali, infatti, sono studiati per invogliare
a toccarli e ad accarezzarli».
Ma come accostare un mobile così al resto dell'arredamento? «Dipende dall'uso che se ne vuole fare: chi lo considera un'opera di design è portato a esporlo, più che a viverlo», spiega Casadei. «Chi invece lo interpreta come oggetto quotidiano gli darà un ruolo ben preciso e funzionale all'interno della casa. Senza dimenticare che anche un solo pezzo buffo, inserito in un arredamento classico o con mobili antichi modernizza, sdrammatizza e aggiunge un tocco di allegria».

 

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