odio l’odore di cibo

ODIO L'ODORE DI CIBO

«Mi piace cucinare, ma gli odori che rimangono nell’aria per ore dopo la fine dei pasti mi danno fastidio. E le candele profumate che ho provato non mi hanno davvero soddisfatto». Paolo B.

Il trucco, Paolo, è neutralizzare gli odori con sostanze mirate. Se friggi o cucini il pesce, metti a bollire dell’acqua e aceto accanto alla padella. Se prepari il cavolo, versa un cucchiaino di latte nella pentola, o qualche goccia di succo di limone. Questo poi, come l’acqua e aceto che bollono, è un ottimo rimedio anche per eliminare l’odore di bruciato o per lavarsi le mani dopo aver tagliato aglio o cipolla.

Soluzioni per 8 piccole manie casalinghe

Stendere con le mollette dello stesso colore, raddrizzare le cornici, far sparire gli aloni dal box doccia. Se anche tu soffri di un’ossessione da casalinga disperata, leggi qui

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Detesti stirare? Senz’altro non sei l’unica! Ecco qualche consiglio per farlo il meno possibile

Le mini strategie che ti facilitano la vita domestica

Non riesco a non lavare i piatti

«Ho la lavastoviglie, ma non la uso: adoro rigovernare, mi rilassa. Unico neo: le mani si rovinano, nonostante usi sempre i guanti». Sabrina S.

I nemici sono due: il detersivo aggressivo e l’acqua troppo calda. Nel primo caso, prepara un detergente fai-da-te con prodotti che hai in casa: mescola succo di limone (40%), acqua (40%), aceto bianco (10%), sale fino (10%) e frulla il tutto. Fai bollire la miscela per farla concentrare un po’ e versala in un barattolo: la userai man mano. Nel secondo evita l’acqua molto calda, aggressiva sulla pelle. Per pulire bene piatti e pentole, mettili prima in ammollo. E se vuoi fare un gesto eco ed efficace, quando scoli pasta o riso, fallo direttamente sulle stoviglie: l’acqua ricca dell’amido di cottura ha un ottimo potere detergente. Infine, miscela alla crema idratante qualche goccia di olio essenziale di rosa, dal potere nutriente, e usala più volte nella giornata, non solo dopo aver lavato i piatti.

Scelgo le pinze da bucato

«Mi diverte stendere i panni ma, siccome sono una perfezionista (sì, anche del bucato), il mio piacere spesso è guastato da due inconvenienti: non sopporto le mollette di plastica che si rompono subito. E poi le voglio tutte dello stesso colore!». Serena C.

Consolati, Serena, non sei l’unica. Su Facebook, qualche mese fa, è stato creato un post dal titolo Se anche tu odi stendere i panni con mollette di colore diverso clicca mi piace!. Come vedi, sei in buona compagnia. Comincia quindi a sdrammatizzare la tua ossessione condividendola: cerca su Internet “mollette dello stesso colore” e ti si aprirà un mondo. Partecipa alle conversazioni dei forum e, magari, finirai per trovare nuove amiche. O anche solo persone con cui fare scambio di mollette!

Voglio le fughe candide

«Ho voluto le piastrelle in tutta la casa, ma divento matta se non riesco a sbiancare bene le fughe». Alessandra B.

Le giunzioni tra le piastrelle, Alessandra, sono in materiale poroso, che assorbe sporco e muffe. Per pulirlo, è indicato il bicarbonato, se le macchie non sono eccessive: scioglilo in acqua calda, impregna una spugnetta e passala sulle fughe. Se non basta, usa un vecchio spazzolino da denti al posto della spugna. Quindi, risciacqua con un panno imbevuto d’acqua e qualche goccia di detergente. Un rimedio più aggressivo è l’acqua ossigenata a 130 volumi (la trovi dal ferramenta), ma ricordati di maneggiarla solo con i guanti di gomma. Versa il prodotto direttamente sulle fughe, poi risciacqua con un panno e acqua calda. Per lo sporco più ostinato, prepara una crema con un bicchiere di acqua ossigenata e tre cucchiaini di fecola di patate: spalmala sullo sporco, lascia riposare un’ora, poi lava con acqua e aceto.

Non sopporto i quadri storti

«Mio marito è un bravo fotografo. Ho appeso tanti suoi scatti alle pareti e vorrei vederli sempre bene ordinati. E invece passo il tempo a raddrizzarli!». Amelia B.

Amelia, hai ragione: riuscire ad appendere tante cornici, una vicina all’altra, magari di dimensioni diverse non è affatto un’impresa semplice. Tenerle dritte e ordinate, poi, può sembrare quasi impossibile. La soluzione però c’è ed è davvero semplice. Devi solo procurarti del Patafix. Non lo conosci? Si tratta di una gommina adesiva già tagliata a pezzettini, riutilizzabile diverse volte, venduta in blister. Ne stacchi un quadratino, la lavori con le mani fino a quando non diventa morbida e quindi la appiccichi dietro agli spigoli delle cornici in modo da fissarle al muro nella posizione desiderata. Vedrai, non dovrai più preoccuparti.

Detesto il calcare

«Non sopporto le macchie lasciate dalle gocce d’acqua sul box della doccia. Ho provato molti prodotti chimici, ma non mi hanno mai soddisfatta». Pia M.

Le chiazze di calcare, Pia, dipendono dalla qualità dell’acqua che arriva a casa tua: se è molto dura non esistono prodotti magici. Il consiglio è di provare un prodotto fatto in casa, così potrai bilanciare la dose degli ingredienti secondo le tue esigenze. Per ottenere uno spray efficace, procurati un contenitore a spruzzo da 500 ml e riempilo con 100 ml di aceto bianco o di mele, due cucchiai di detersivo per piatti, 50 ml di alcol e acqua quanto basta. Regola la diluizione secondo i risultati che ottieni: più il composto è concentrato e più sarà aggressivo con il calcare.

Colleziono borse

«Sacche, bauletti, pochette: ne ho tantissimi, ma non riesco a tenerli come vorrei…». Monica G.

Fai così, Monica: appendi le tracolle al porta abiti o a un gancio a muro. Sistema le pochette sulle mensole inferiori dell’armadio, le borse medie su un ripiano centrale e i bauletti più in alto. Puliscile periodicamente. Per quelle di paglia, spremi 1/2 limone in 1/2 litro d’acqua con un pizzico di sale, imbevi un panno di cotone, passalo sulle macchie, sciacqua con un canovaccio umido e lascia asciugare. Per l’unto sulle borse di cotone, usa un cocktail con 4 parti di alcol e 1 di sale. Per le borse di pelle, invece, basterà un batuffolo di cotone e qualche goccia di latte detergente (sì quello che usi per struccarti!).

Non mi piace apparecchiare

«Ogni sera, prima di andare a dormire, anche se sono stanchissima, apparecchio la tavola per la colazione. Preferirei non farlo, ma è una mania presa da mia madre e non riesco a liberarmene». Sandra S.

Sandra, di sicuro è un gesto che ti fa risparmiare tempo la mattina. Se però non basta per farti apprezzare la tua abitudine, coinvolgi il resto della famiglia e falla diventare una questione condivisa. Hai bambini abbastanza grandi? Prova a dar loro dei compiti: apparecchiando insieme, il rito prenderà un significato nuovo anche per te e magari non ti sarà più così antipatico. Oppure, al contrario, dirigere la brigata diventerà talmente faticoso che riuscirai anche tu a lasciar perdere e andare a dormire serena con la tavola vuota!

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