cappero

SE SEI AL MARE...

Cappero
È un cespuglietto disordinato e pendulo, con foglie tonde, carnose e fiori bianchi con vistosi stami rosa. Vive nelle fessure dei muri.

Cosa raccogliere: i boccioli e le foglie giovani in cima ai rami.
Come si usa: i boccioli, appassiti all’aria, smorzano il sapore così dolciastro dei ripieni; le foglie, secche, insaporiscono le insalate.

Raccogli le piante aromatiche

  • 07 09 2010

Capperi, elicriso, finocchi, mirto, timo, santoreggia e ginepro sono piante profumatissime e daranno un tocco in più alle tue ricette: ecco come raccoglierle e come utilizzarle in cucina

Piante aromatiche: quali sono quelle da avere?

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elicriso

Elicriso
È un cespuglietto di mezzo metro con foglie brevi, lineari, argentate e aromatiche. Come le infiorescenze giallastre. Cresce al sole e all’asciutto.
Cosa raccogliere: qualche manciata di foglioline e i rametti fioriti.
Come si usa: le foglie, tritate, danno un sapore di “curry” ai risotti e agli stufati; i fiori, invece, regalano più gusto alle verdure lesse.

finocchio

Finocchio
Le foglie frastagliate, gli steli lisci e i fiorellini giallo pallido sprigionano un profumo intenso. Cresce nei luoghi aridi e incolti.
Cosa raccogliere: le foglie giovani e tenere, e i fruttini da far seccare all’aria.

Come si usa: le foglie, nella cottura del pesce; i fruttini per aromatizzare pane e dolci, e rendere più digeribili castagne e legumi.

mirto

Mirto
Cresce selvatico sulle coste assolate: è un cespuglio molto aromatico, sempreverde, con foglioline appuntite, fiori primaverili bianchi, a piumino, e bacche blu in tarda estate.
Cosa raccogliere: le cime dei rametti con foglie e bacche.

Come si usa: le foglie, fresche oppure secche, aromatizzano gli arrosti; con le bacche secche si fa un infuso digestivo.

timo

SE SEI IN MONTAGNA…

Timo serpillo
Cresce raso terra, lungo i sentieri, e produce fusti brevi con foglie minute e fiorellini rosa, dal profumo intenso che ricorda il limone.

Cosa raccogliere: pezzetti di ramo con o senza fiorellini.

Come si usa: le foglie fresche per le marinate di pesce; essiccate, per stufati e confetture; con i rametti fioriti si prepara l’aceto aromatico.

santoreggia

Santoreggia montana
È un cespuglietto basso e compatto che cresce benissimo nei terreni rocciosi. Si riconosce subito per le foglie minute e i fiorellini bianco-rosati.
Cosa raccogliere: i rametti con foglie e fiori, da utilizzare sia freschi sia essiccati.

Come si usa: sminuzzati, i rametti danno aroma ai ripieni; una volta secchi, si usano per preparare infusi, aperitivi oppure digestivi.

sedano

Sedano
È un’erba grande, con fusti ramificati e con tante foglie frastagliate. In cima, sbocciano fiori verdastri.

Cosa raccogliere: le foglie, i getti giovani e qualche fusto.

Come si usa: le foglie, tritate insaporiscono sia il pesce sia i formaggi freschi. I germogli si cuociono come gli asparagi. E i fusti, canditi, si sgranocchiano piacevolmente a fine pasto.

ginepro

Ginepro
È un arbusto sempreverde che cresce su terreni secchi, dai fusti tortuosi e dalle foglie aghiformi, pungenti. I frutti, piccole bacche sferiche, maturano in tarda estate.

Cosa raccogliere: i frutti maturi, blu-viola e i rami secchi.
Come si usa: le bacche sono perfette per insaporire le marinate di carne. Il legno dei rami secchi, nella brace, dà un buon profumo alle grigliate.

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