Vecchi rimedi per nuovi bouquet

Un bel mazzo di fiori mette subito allegria. Peccato che duri poco. Ma con i trucchi giusti si mantiene fresco. Come ti diciamo qui

Gli sbalzi di temperatura fanno male  anche ai fiori. Per questa ragione, in inverno, i bouquet non si mantengono freschi a lungo. Nel giro di pochi minuti passano dai negozi dei fioristi, che li conservano a basse temperature, al caldo di casa. Per ovviare agli inconvenienti di questo brusco passaggio e prolungarne la durata, già le nostre nonne avevano studiato alcuni trucchi. Che ancora oggi si usano.

C’è chi aggiunge all’acqua del vaso un cubetto di ghiaccio, chi un goccio di gin o un cucchiaino di zucchero. La candeggina e l’aspirina sono poi i rimedi che vanno per la maggiore. Ma sono validi come si pensa? Forse sono inutili. Scopriamo insieme i pro e i contro di ciascuno.

L’ASPIRINA

L’espediente della nonna

Si mette una compressa nel vaso per aumentare l’acidità dell’acqua e disinfettarla. Un trucco che fa bene ai fiori.

Falso

La durata del bouquet, che in media rimane fresco tre giorni, non viene prolungata. Anche se si cambia l’acqua ogni giorno e si aggiunge ogni volta una compressa. Prima i fiori iniziano ad appassire e, a fine settimana, metà dei petali è caduta.

IL CUBETTO DI GHIACCIO

L’espediente della nonna

Il freddo mantiene l’acqua pura perché rallenta la proliferazione dei batteri. Che, inquinandola, fanno appassire i fiori.

Vero

Se ogni giorno, quando si cambia l’acqua nel vaso, si mette qualche cubetto di ghiaccio il bouquet dura di più. Gli steli (per esempio quelli dei tulipani), che in genere il caldo fa piegare, restano ben dritti. A fine settimana, eliminando eventuali petali appassiti, i fiori avranno ancora un aspetto fresco e gradevole.

LA VODKA O IL GIN

L’espediente della nonna

Il liquore ha l’alcol, che disinfetta l’acqua. E un po’ di zucchero per nutrire i fiori.

Vero e falso

I superalcolici non fanno miracoli, come si pensa, ma un po’ prolungano la vita dei fiori. Gli steli si mantengono rigidi e le corolle restano chiuse e compatte per più di quattro giorni. Ma il bouquet non arriva fresco a fine settimana.

LO ZUCCHERO

L’espediente della nonna

È una sostanza di cui i fiori hanno bisogno. Non a caso viene prodotta dalle foglie stesse durante la fotosintesi.

Vero e falso

Sì, un cucchiaino di zucchero fa bene ai fiori. Ma non ha gli stessi effetti su qualsiasi bouquet. Le rose, per il caldo, sbocciano ugualmente nel giro di ventiquattro ore. Altri fiori, come i tulipani, rimangono in boccio per giorni. Dopo una settimana, però, tutti i fiori saranno aperti e alcuni petali inizieranno ad arricciarsi. Se il mazzo appare un po’ sciupato, basta togliere le corolle più rovinate e il bouquet può essere lasciato nel vaso ancora per qualche giorno.

LA CANDEGGINA

L’espediente della nonna

Evita la formazione di muffe, alghe e batteri che,  inquinando l’acqua, fanno marcire i gambi. E appassire i fiori.

Vero e falso

Quando si cambia l’acqua, va aggiunto un cucchiaio di candeggina. Dopo quattro giorni, gli steli più teneri, come quelli dei tulipani e delle gerbere, sono ancora perfetti ma appaiono sbiaditi. Rimangono invece ancora dello stesso colore i fiori. Non a lungo, però. Dopo una settimana, non ci sarà nessun segno di inquinamento dell’acqua, ma gli steli e i fiori avranno subito un vero candeggio. Il risultato? Saranno scoloriti.

Riproduzione riservata