La condivisione dei ruoli: il segreto di una mamma felice

  • 17 10 2016

Secondo una ricerca pubblicata sulla rivista scientifica Demographic Research le donne passano 3 ore più degli uomini ogni settimana nelle incombenze domestiche: un antico retaggio culturale che oggi non ha più senso di esistere. Non solo affatica le mamme ma mette in pericolo anche la coppia

Da un’indagine pubblicata sulla rivista Demographic Research emerge che le donne trascorrono tre ore in più rispetto agli uomini nelle incombenze domestiche: succede in Italia. Fra i 19 Paesi coinvolti nell’analisi il nostro conquista un triste primato, perché si classifica il primo con la maggiore differenza di genere. Eppure imparare a condividere i ruoli costituisce un obiettivo fondamentale per la felicità della persona… e della coppia! Inizia a guardare l’organizzazione familiare attraverso una prospettiva differente, sarà un successo.

I papà di oggi
Un papà più presente con i figli, che passa più tempo con loro e che cerca di aiutare la mamma nella gestione e nell’educazione: questo è il ritratto paterno che emerge da una recente ricerca IPSOS per Kinder Cereali. Nonostante i padri abbiano fatto passi da gigante sul tema della cura dei figli e della condivisione dei ruoli rimangono però ancora lontani dalle aspettative femminili.

Secondo le mamme, infatti, i papà sono spesso da gestire e rappresentano una figura piuttosto passiva nelle scelte e nelle decisioni, facendo sentire la donna un po’ sola e ben il 45% delle mamme pensa che i papà non comprendano appieno le loro esigenze per un problema di attitudine mentale.

Lascia fare agli altri
Lascia, faccio io! Quante volte ti capita di dirlo? È tempo di pensare a un modo differente di concepire la famiglia. Condividere la responsabilità della casa migliora la qualità della vita, abbassa lo stress e… fa risparmiare tempo. Imparare a pensare e gestire il tuo tempo in una nuova modalità significa dare valore al contributo di partner e figli. Il primo passo è smettere di avere sempre il comando dell’azione. Qualcuno si sta offrendo per cucinare o passare l’aspirapolvere? Ottimo, è il momento giusto per sederti e lasciare spazio all’azione altrui.

Pulizie di casa: 38 minuti gli uomini, 221 le donne
Secondo i dati dell’indagine nel 1980 l’uomo italiano impiegava 17 minuti nelle faccende domestiche, che nell’anno 2008 diventano 38, a differenza dei 221 minuti della controparte femminile. La differenza in Canada, Stati Uniti e Finlandia si attesta sui 60 minuti. Siamo davvero sicuri che ci siano ruoli maschili e femminili nelle pulizie di casa? Una questione fondamentale riguarda la chiarezza: decidete insieme quali attività vi riescono meglio e che cosa ognuno è in grado di fare per la casa. Se uno dei due ama cucinare, l’altra persona può fare la spesa o lavare i piatti. Lui odia pulire il bagno? Un grande classico maschile: fallo tu e in cambio chiedigli di passare l’aspirapolvere.

Insieme è più divertente
Fare le pulizie insieme può essere un’abitudine divertente e vi aiuterà a risparmiare tempo. Meglio evitare la domenica o il rischio è di utilizzare l’unico giorno libero nelle faccende domestiche. Sfruttate un paio d’ore durante la settimana, dopo il lavoro: invece della cena opta per un toast veloce o una pizza a casa. Rompere la routine ha un effetto positivo, perché vivacizza la giornata, permette di uscire dai ruoli e aiuta a ritrovare il lato di spontaneità che spesso si tende a perdere nel quotidiano.

Non è mai troppo presto per imparare a essere responsabili
Vivere insieme è una responsabilità condivisa, perché il benessere dipende da tutti: ognuno fa la sua parte. I figli non diventano adulti all’improvviso: attraverso l’esempio e lo stile di vita si impara l’autonomia, passo dopo passo. Ecco perché è importante mostrare fin da piccoli che gli oggetti vanno messi in ordine dopo aver giocato, i vestiti di scuola si piegano, le tazze della colazione si ripongono nel lavandino e via così: i piccoli gesti quotidiani di attenzione verso noi stessi e verso gli altri sono ciò che migliora la vita, senza fatica. Con il sorriso sulle labbra.

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