Prevenire è possibile: gli stili di vita sani per contrastare i malesseri più comuni

  • 26 09 2017

Le cose da sapere per ridurre il rischio di sviluppare dolore muscolo-scheletrico e per gestirlo in modo attento e consapevole

Quante volte ci siamo sentiti rimproverare dai nostri genitori a causa della postura scorretta davanti al Pc oppure alla Tv: “Dritto con quella schiena“. E ora, che magari siamo cresciuti e tocca a noi rimproverare figli e nipoti, ci rendiamo conto di quanto avessero ragione. Chi non ha mai sofferto di mal di schiena alzi la mano. Purtroppo, duole ammetterlo, ma la colpa è anche nostra: il dolore muscolo-scheletrico si può contrastare. Già, perché “non stiamo parlando di una malattia“, come spiega il professor Claudio Cricelli, presidente della Società Italiana di Medicina Generale, “e sul dolore non si può intervenire quando ormai è troppo tardi e il danno è consolidato“. Occorre evitare che insorga.

Un dolore frequente
Il dolore di cui stiamo parlando è quello muscolo-scheletrico. Si stima che questo tipo di malessere affligga la quasi totalità della popolazione italiana adulta tanto che, secondo i dati emersi dall’indagine Global Pain Index, promossa da GSK Consumer Healthcare, ben il 97% degli italiani intervistati ha dichiarato di soffrirne e per 6 persone su 10 è un problema settimanale. Dalla ricerca è emerso che i dolori più frequenti nel nostro Paese sono il mal di schiena, i dolori lombari e i dolori cervicali.

Ma come si manifestano questi dolori?
I dolori muscolari possono avere moltissime cause, il più delle volte associate a uno sforzo eccessivo o a un movimento brusco, ma attenzione perché strappi e stiramenti sono eventi piuttosto frequenti non solo durante lo sport, ma anche nelle normali attività quotidiane. La lombalgia è spesso associata allo stiramento o alla contrattura dei legamenti o dei muscoli della zona lombare e può ostacolare persino lo svolgimento delle più semplici attività quotidiane, sia che si tratti di un dolore di tipo acuto e improvviso, sia più diffuso e cronico. Poi ci sono i dolori dell’area cervicale, per lo più associati a contratture e tensioni localizzate ai muscoli del collo, spesso conseguenza di posture scorrette e accompagnati in alcuni casi anche da nausea e vertigini. Infine il dolore articolare che colpisce la giunzione tra due ossa e viene spesso identificato con il termine ‘reumatismo‘.

Inizia a correggere
Non vi abbiamo snocciolato ‘paroloni’ per spaventarvi ma, al contrario, per rassicurarvi: “Questi malesseri si possono infatti ridurre semplicemente cambiando le nostre vecchie abitudini“, sottolinea l’esperto, “prima sistemiamo le posture viziate, prima iniziamo a fare movimento regolare, e prima alleniamo muscoli e articolazioni, più facile sarà uscire dal loop del dolore “.

Lo stile di vita conta 
Ecco perché il primo fattore ad essere interessato è lo stile di vita, il primo alleato per ridurre il rischio di incorrere in episodi di dolore muscolo-scheletrico. “Esattamente come un’attività fisica regolare e un’alimentazione corretta permettono di evitare il sovrappeso e di mantenere in salute ossa, muscoli e articolazioni“, continua il professor Cricelli.

Prevenire è meglio
Ecco quindi qualche piccolo suggerimento per evitare di dover combattere, soprattutto nella seconda e terza età, con mal di schiena e dolori cervicali: in primis occorre fare molta attenzione alla postura, perché spesso questo tipo di disturbo è causato dal mantenimento di una posizione scorretta per un periodo prolungato. Se trascorri molto tempo seduto a una scrivania oppure in piedi, cerca di assumere una posizione giusta e alzati regolarmente per scongiurare danni o disordini a livello delle strutture articolari e muscolari.
Lo stress è spesso associato a irrigidimento, contrattura e tensione dei tessuti: dedicare ogni giorno 20/30 minuti del tuo tempo per rilassarsi e concedersi una pausa, aiuta a contrastare l’ansia e mantenere i tessuti rilassati ed elastici.

Ti è mai capitato di dover sopportare, magari per giorni, un dolore acuto a muscoli o articolazioni? Prova a raccontarci la tua esperienza, potresti essere il protagonista del nostro prossimo articolo e, più importante, dare una mano concreta agli altri che stanno vivendo la tua stessa situazione: insieme è meglio, non credi?


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