George Clooney e Amal Alamuddin: aria di divorzio?

  • 23 06 2020
Si fa insistente il gossip sull'attore e l'avvocato riportata dal tabloid scandalistico statunitense "National Enquirer". Gli amici della coppia, però, smentiscono ogni tipo di crisi

Secondo i rumors sarebbe già finita, dopo soli sei anni, la storia d’amore tra l’affascinante George Clooney e la bella Amal Alamuddin. Una delle coppie più amate e invidiate di Hollywood sarebbe infatti in procinto di separarsi: evidentemente per due che avevano dichiarato di non vedersi mai a causa dei reciproci impegni lavorativi, il lockdown e la convivenza forzata non devono aver sortito l’effetto sperato. A lanciare la bomba il tabloid statunitense National Enquirer secondo il quale l’attore e l’avvocatessa per i diritti umani vivrebbero ormai da “separati in casa da alcuni mesi“.

Una fake news, secondo gli amici intimi, una fine annunciata invece secondo i (soliti) ben informati. E c’è anche chi afferma che tutto il matrimonio sarebbe una farsa architettata a tavolino con tanto di contratto per permettere all’ambizioso divo di sfoderare un famiglia coi fiocchi che gli permettesse di correre per la Casa Bianca. Il pediatra “Doug” Ross della serie televisiva E.R.-Medici in prima linea è noto infatti per la sua opposizione alla guerra in Iraq e all’amministrazione Bush e per essere un fervente sostenitore del Partito Democratico e, in particolare, di Barack Obama. Proprio per il suo attivismo socio-politico, dal 2008 è uno dei Messaggeri di Pace delle Nazioni Unite: il lavoro umanitario di Clooney passa dal tentativo di risoluzione per il conflitto del Darfur, alla raccolta di fondi per il terremoto di Haiti, fino all’aiuto per le vittime dello tsunami del 2004 e dell’11 settembre 2001.

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Così, con le voci di un possibile divorzio, c’è già chi grida allo scandalo politico: il tabloid in questione infatti è di proprietà di un alleato di Donald Trump e il divo, come noto, è uno dei più grandi oppositori del tycoon: l’ultima mossa è stata quella di aprire il portafogli e donare 500 mila dollari alla Equal Justice Initiative. Una risposta decisa alle affermazioni del presidente riguardante la ricorrenza di “Juneteenth”, la festa che da decenni celebra negli Usa l’abolizione della schiavitù.

Per ora non ci resta che attendere che la coppia d’oro del cinema americano e della filantropia ci faccia sapere se è in rotta di collisione o se si tratta dell’ennesimo gossip di inizio estate.

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