L’attore, ambasciatore Unicef, ha deciso di vivere un’esperienza forte portando speranza alle persone in fuga dalla guerra  

Questa volta la curiosità suscitata da Orlando Bloom non riguarda la sfera sentimentale, ma una nobile causa.

L’attore ha fatto parlare di sé in positivo, andando a visitare un campo  di profughi siriani in fuga da una guerra che sembra interminabile. Si è recato in una cittadina macedone per conto dell’Unicef di cui è ambasciatore dal 2009. Ha voluto vedere dal vivo la situazione e portare un po’ di speranza là dove ci sono disperazione e miseria.

Ha pensato in particolar modo ai bambini, lui che è padre di un bambino fortunato di 4 anni, Flynn, avuto dalla ex moglie, la supermodella australiana Miranda Kerr.

“Ho parlato con bambini che hanno sopportato viaggi terrificanti”  ha affermato con triste stupore, aggiungendo che “noi abbiamo il dovere di proteggerli e aiutarli.” Così il Legolas de Il Signore degli Anelli si è messo in gioco in prima persona. Va detto che non è nuovo a iniziative sociali di questo genere, avendo già partecipato ad altri eventi a carattere umanitario.

Ha cercato di conoscere la situazione di grande difficoltà in cui vivono queste persone, parlando con loro e portando anche il suo  sorriso.

Si può certamente affermare che Orlando non è solo bravo nel suo lavoro di attore, ma lo è anche nel  sociale. Tornando alla sua attività artistica, nel 2017 lo vedremo sul grande schermo vestire ancora i panni dell’intrepido Will Turner nel quinto episodio de I Pirati dei Caraibi.

Per tutte le fan… le riprese sono già iniziate!

Riproduzione riservata