Claudio Bisio è Guido Masetti

Chi è il professore romantico e sognatore che interpreti e che cosa gli accade in scena?

È un milanese trapiantato a Napoli per amore. Il milanese al sud già mi è venuto bene una volta, ma mentre in “Benvenuti al sud” il protagonista era rigido, prevenuto e, forse, anche un  po’ razzista, in questo film è innamorato di Napoli, dei suoi colori, dei suoi suoni, della sua gente. È conosciuto nel suo quartiere e riamato. Ma ahimè, tutto questo ottimismo e romanticismo non sono così apprezzati dalla sua fidanzata che lo lascia per uno skipper belga giovane alto e pieno di capelli!

Ma che bella sorpresa: le interviste ai personaggi

  • 26 02 2015

Ecco cosa raccontano i protagonisti del film di Alessandro Genovesi in uscita l'11 marzo nelle sale italiane. Sfoglia la gallery e scopri gli aneddoti dei personaggi che interpretano

 

Claudio Bisio, il professore

Come hai affrontato il ruolo? E’ un personaggio in cui ti riconosci facilmente?

È la prima volta che interpreto un professore (di Italiano, per giunta) e mi ci sono trovato benissimo. Soprattutto con i miei allievi (tutti napoletani veraci) con i quali ci siamo divertiti a improvvisare. Loro sono davvero attori nati.

Claudio Bisio, il romanticone

Quale intesa e quale collaborazione è nata con i tuoi colleghi, da Matano, a Baschetti e Lodovini fino a Vanoni e Pozzetto?

Beh, sono almeno cinque domande, perché ognuno di loro si merita una risposta personalizzata. Per quanto riguarda Frank, i nostri dovevano essere duetti comici e penso davvero che lo siano. Io, il romantico (e un pò instupidito) professore di lettere, e lui il suo disincantato amico. Con Valentina siamo al terzo film (dopo i due Benvenuti…) e finalmente ci baciamo! (Ma per chi non ha ancora visto il film questo è quasi spoiler). Chiara è stata davvero una sorpresa. Per tutti. La sua prima volta. Spero di averle portato fortuna. C’erano alcune scene, diciamo così, intime in cui non so dire chi di noi due era più imbarazzato. Ma direi che abbiamo superato la prova. Alla grande! E Renato e Ornella, beh, sono senza parole alla sola idea che abbiano accettato questi ruoli, per me è davvero un onore essere stato loro figlio. Almeno in un film.

Frank Matano, l'amico fedele

Chi è il personaggio che interpreti?

Si chiama Paolo ed è un professore di educazione fisica che insegna nella stessa scuola dove è professore Guido, il personaggio interpretato da Claudio, che in passato era stato un suo docente e col tempo lo ha “cresciuto” in un clima sano, tenendolo lontano dalle cattive frequentazioni. Nonostante la differenza d’età i due sono diventati col tempo molto amici: Paolo tiene molto a questo rapporto e quando si accorge che Guido è preda di varie inquietudini e di strani “sbandamenti” si preoccupa per lui e cerca di aiutarlo muovendosi con cautela, come quando qualcuno è sonnambulo e non va svegliato bruscamente.. vuole prima capire che cosa sconvolge così tanto l’amico e poi quando scopre che la fantastica ragazza per cui lui stravede e straparla in realtà è solo frutto della sua immaginazione, cerca di essere delicato e di assecondarlo, in un crescendo comico secondo me esilarante. Paolo cerca di far cambiare idea a Guido, ma non sarà affatto semplice: anche i genitori di Guido che lui ha convocato a Napoli allarmato cercano di aiutare il figlio che fatica molto però ad accettare la realtà, fino a quando non gli vengono mostrate delle foto inequivocabili che Paolo ha scattato mentre lo seguiva tra i vicoli in cui si vede chiaramente che sta parlando da solo.

Frank Matano, la sua comicità

Ricordi qualche momento particolarmente divertente?

Tantissime situazioni insieme a Claudio Bisio, ma anche altre scene con Ornella Vanoni, in particolare quelle che hanno visto protagonista il suo cane Why; lei gli è così affezionata e legata dal non aver potuto evitare di farlo diventare un elemento del film: effettivamente è stata una necessità inderogabile perché in realtà il cane non si allontanava mai da lei un attimo. Quando mi sono trovato da solo con Bisio sul set, ero emozionato e confuso, mi sentivo in preda ad una specie di timore reverenziale verso di lui, ma poi passando del tempo insieme abbiamo legato benissimo e siamo diventati molto amici. Ricordo una sequenza girata di sera in cui eravamo in scena io, Claudio, Pozzetto e la Vanoni, la quale si ostinava a pronunciare con un buffo tono tutto suo la battuta “Silvia non esiste” … abbiamo dovuto ripetere la scena all’infinito perché tutti ci fermavamo a ogni ciak per le risate irrefrenabili, lei compresa.. E poi devo confessare che mi sono sentito onorato dei complimenti ricevuti da un maestro come Renato Pozzetto, che è stato sempre generoso e prodigo di consigli verso di me.

Valentina Lodovini, l'eterna sognatrice

Ricordi qualche momento particolarmente curioso o divertente del periodo della lavorazione?

Ricordo quando io e Bisio siamo stati “investiti” dal calore della gente tra i vicoli di Napoli, una città che toglie il fiato, gli abitanti dei quartieri spagnoli ci hanno “avvolto” con il loro affetto e il loro calore, ci portavano da mangiare e da bere. Io per loro ero la Maria di “Benvenuti al Sud”, un film che tutti avevano tanto amato conservandolo nel cuore. Abbiamo girato in una situazione molto caotica, la gente ci accerchiava perché voleva fare fotografie con noi, un amore così non l’avevo mai visto… quella sera ai Quartieri Spagnoli l’emozione è stata molto forte, sembrava di essere su un set napoletano di Vittorio De Sica. E poi una volta rientrati a Roma per gli interni mi sono ritrovata per la prima volta a girare in un teatro di posa ed è stato tutto molto divertente, ho trovato molto seducente quel mondo incantato e magico della ricostruzione in studio, e passo dopo passo mi sono sentita sempre più a mio agio passo prendendo possesso del set e girando poi piani-sequenza molto lunghi.

Chiara Baschetti: uno splendore

Come ti sei trovata con Claudio Bisio, che intesa è nata tra di voi?

Claudio Bisio è stato una conferma. Un attore molto generoso, oltre che, ovviamente, di grandissimo talento. Mi è stato continuamene di aiuto e di sostegno e credo che sia nata una bella intesa professionale. Lo rispetto e lo stimo moltissimo, e spero che per lui sia lo stesso.

Renato Pozzetto, insuperabile

Cosa l’ha convinta ad accettare il ruolo offerto da Genovesi?

Mi è piaciuta la sceneggiatura, ho trovato molto interessante la storia un pò surreale e moderna che si avvicinava in qualche modo a “Un amore su misura”, un film che avevo interpretato e diretto qualche anno fa che parlava di un uomo che si faceva fabbricare una donna, un racconto delicato in cui avevo creduto molto. Mi ha fatto molto piacere lavorare con Bisio che stimo da sempre, abbiamo respirato la stessa aria, sia lui che Matano sono adorati dalla gioventù, hanno milioni di contatti tra il pubblico, però me la sono cavata anch’io. Conosco poi un po’ Napoli, quella dei vicoli, ci avevo girato anni fa il film “Giallo napoletano” di Sergio Corbucci e tornarci in questa occasione è stato molto piacevole.

Ornella Vanoni, la borghese

Come si è trovata con Renato Pozzetto?

C’eravamo già incontrati qualche volta in passato ma senza mai approfondire troppo i rapporti; questa volta, quando ci siamo trovati sullo stesso set, ho impiegato un pò di tempo per comunicare adeguatamente con lui ma, strada facendo, abbiamo stretto una bella amicizia dando vita ad un’intesa costruttiva. Nella vita è un nonno adorabile, “pazzo” dei suoi nipotini, è un uomo un po’ introverso ma quando recita si trasforma e funziona alla grande, confermando di essere un comico di razza, di grande qualità. I nostri personaggi in scena sono agli antipodi tra loro e questa differenza, i contrasti e le baruffe che li vedono protagonisti secondo me sono molto divertenti.

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