Margaret Mazzantini in edicola con Donna Moderna

Dal 4 ottobre Donna Moderna porta in edicola i romanzi - già best seller internazionali - di Margaret Mazzantini. Dall'ormai classico Non ti muovere al romanzo d'esordio Il catino di zinco, le storie che Mazzantini racconta sono prima di ogni cosa storie di donne, intense e difficili, spesso costellate di eventi dolorosi. Accompagnato dalla forza di una scrittura che non regala nulla, spezzata e quasi primitiva, il lettore è portato ad addentrarsi in un viaggio spesso soffocante all'interno di tutte le pieghe della femminilità.

Per 4 settimane, troverai Donna Moderna in edicola compreso del libro della settimana al prezzo totale di 5,90 euro (rivista esclusa). Ecco il calendario, sfoglia la gallery per scoprire le storie che ti aspettano:

4 ottobre - Non ti muovere

11 ottobre - Venuto al mondo

18 ottobre - Il catino di zinco

25 ottobre - Manola

Margaret Mazzantini: storie che toccano il cuore

  • 31 07 2015

Dal 4 ottobre in edicola con Donna Moderna 4 romanzi della celebre scrittrice, da rileggere

Non ti muovere, Margaret Mazzantini

Una giornata di pioggia, uno stop non rispettato, una ragazza di quindici anni che frena, scivola e cade dal motorino. Una corsa in ambulanza verso l’ospedale. Lo stesso in cui il padre lavora come chirurgo. Immobile nella sua casacca verde, mentre un collega opera sua figlia, Timoteo rimane in attesa. E, nel terrore dell’evento estremo, racconta, getta la sua maschera di fermezza e cinismo, di padre e marito modello, per svelare un’immagine di sé straniata e violenta. Parla a sua figlia Angela, parla a se stesso nel silenzio che lo circonda. Rivela alla figlia un segreto doloroso, una sua storia d’amore squallida eppure potente e viscerale con una donna derelitta. Nella speranza di poter barattare le parole con il silenzio del coma, la morte con la vita. Caso letterario internazionale, Non ti muovere racconta il viaggio di un uomo dentro una donna, di un uomo dentro le donne; ma anche il viaggio di una figlia verso un padre disintegrato dal dolore.

Venuto al mondo, Margaret Mazzantini

Una mattina Gemma lascia a terra la sua vita ordinaria e sale su un aereo, trascinandosi dietro un figlio, Pietro, un ragazzo di sedici anni. Destinazione Sarajevo, città-confine tra Occidente e Oriente, ferita da un passato ancora vicino. Ad attenderla all’aeroporto, Gojko, poeta bosniaco, amico fratello, amore mancato, che ai tempi festosi delle Olimpiadi invernali del 1984 traghettò Gemma verso l’amore della sua vita, Diego, il fotografo di pozzanghere. Il romanzo racconta la storia di questo amore, una storia di ragazzi farneticanti che si rincontrano oggi, giovani sprovveduti, invecchiati in un dopoguerra recente. Una storia d’amore appassionata, imperfetta come gli amori veri. Ma anche la storia di una maternità cercata, negata, risarcita. Il cammino misterioso di una nascita che fa piazza pulita della scienza, della biologia, e si addentra nella placenta preistorica di una Guerra che mentre uccide procrea. Dopo Non ti muovere, con una scrittura che è cifra inconfondibile di identità letteraria, Margaret Mazzantini ci regala un grande affresco di tenebra e luce, un romanzo-mondo, opera trascinante e di forte impegno etico, spiazzante come un thriller, emblematica come una parabola. Una catarsi che dimostra come attraverso tutto il male della Storia possa erompere lo stupore smagato, sereno, di un nuovo principio. Una specie di avvento che ha il volto mobile, le membra lunghe e ancora sgraziate, l’ombrosità e gli slanci di un figlio di oggi chiamato Pietro.

Il catino di zinco, Margaret Mazzantini

Al centro di questo romanzo, il primo scritto da Margaret Mazzantini, c’è l’esistenza drammatica di una donna coerente e volitiva, che riesce sempre a conservare con coraggio e tenacia la sua indipendenza interiore. È Antenora, eroina di un mondo arcaico, nel quale, pur confinata all’interno delle mura, esercita un matriarcato energico e indiscusso. Valori netti e semplici, sentimenti forti ed esclusivi la renderanno capace di affrontare dittature, guerre, e la difficile ricostruzione, senza mai perdersi d’animo. Di fronte alla sua morte, una donna di un’altra generazione, la nipote, ne tratteggia un superbo ed evocativo ritratto. Un romanzo intenso e coinvolgente costruito attorno a una donna in grado di essere sempre se stessa nonostante l’ostilità del mondo e della storia.

Manola, Margaret Mazzantini

Ortensia, spettrale e nerovestita, e Anemone, raggiante e coloratissima: due gemelle “non monozigote”,anzi talmente diverse da rappresentare gli opposti archetipi della femminilità. Introversione contro estroversione, profondità contro superficie, tanti problemi contro nessun problema, infelicità contro gioia di vivere. Ma con tutte le loro differenze, Ortensia e Anemone sono accomunate da un’esilarante capacità di raccontarsi, da una gustosissima rappresentazione-confessione della propria femminilità. E non solo. Perché con il montare della scrittura visionaria, espressionistica, divertita di Margaret Mazzantini, si scoprirà che i ruoli si possono benissimo invertire: che la donna nera e la donna variopinta, la positiva e la negativa, non sono due entità distinte, due estranee sorelle, ma le due facce della luna, i due volti dell’anima femminile dei nostri tempi. Resterebbe da dire chi è la Manola del titolo. Ma sarebbe come confessare chi è il colpevole senza il gusto di averlo prima incastrato…

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