Stoner di John Williams

STONER di John Williams (Fazi)

È un romanzo perfetto, il più bello che ho letto negli ultimi anni, di quelli che vorresti non finissero mai, perché il protagonista diventa parte di te. In un mondo di finti vincenti, Stoner rappresenta il vero eroe del quotidiano: affronta in silenzio un matrimonio deprimente e fallito già dalla prima notte di nozze; sopporta le ingiustizie inflitte dai colleghi dell’università; comprende le ragioni di una figlia abulica e alcolista; rinuncia all’amante giovane perché sente che la realtà rovinerebbe quel rapporto magico.

La malattia e persino la morte sono raccontate con un stile lieve e impeccabile, in sintonia con la coriacea dolcezza del protagonista, un maestro di resilienza zen. Suggerisco di tenere Stoner sul comodino, sempre a portata di mano, per non sentirsi troppo soli nel duro mestiere di vivere.

Consigliato da Alessandra Appiano

Voglia di un libro? Questi 12 sono i nostri preferiti

Emozionanti, coinvolgenti, commoventi. Li hanno scelti per te 3 giornaliste di Donna Moderna: siamo pronte a scommettere che li divorerai tutti!

Il cuore inesperto

Il cuore inesperto di Francesca Scotti (Elliot)

Una delle missioni della mia rubrica “Amiche di salvataggio” su Donna Moderna è quella di dare spazio ai talenti in erba. Fra i tanti romanzi di giovani autori, Il cuore inesperto mi ha colpito fin dal titolo, che ricorda quello di un feuilleton dell’Ottocento. Invece qui siamo al cospetto di un’ardita storia d’iniziazione erotica, una versione più sobria delle Cinquanta sfumature di grigio.

L’autrice sa trovare le note giuste per raccontare la complessità della passione. Non a caso, la protagonista, Anita, è una studentessa del Conservatorio intrappolata nelle fascinose spire del suo bizzoso maestro. Mi sono ritrovata 20enne in questo romanzo di formazione che scorre veloce. Lo consiglio alle romantiche “toste”, quelle che provano a conciliare ambizione e sentimento.

Consigliato da Alessandra Appiano

Un terribile amore

Un terribile amore di Catherine Dunne (Guanda)

Con il bestseller La metà di niente Catherine Dunne ha toccato il cuore di tutte le donne abbandonate «nel mezzo del cammin di nostra vita», come direbbe Dante, celebrato quest’anno al Salone del Libro nel 750° anniversario della sua nascita. Adesso con Un terribile amore, che ho letto in una notte per scoprire il finale a sorpresa, consolerà la folla delle “specialiste” in uomini sbagliati.

Il romanzo racconta in parallelo il destino di due donne diverse per estrazione sociale, ma accomunate dal mal d’amore: Calista, di buona famiglia irlandese, e Pilar, figlia di contadini spagnoli. Entrambe pagano le conseguenze di un’insana passione, finché in una torrida estate le loro storie deflagrano in un terribile omicidio… Poiché il panorama letterario pullula di romanzi minimalisti, trovo apprezzabile la scelta del pathos a oltranza: consiglio di leggere questo libro sotto le coperte, al calduccio, al riparo da domande scomode.

Consigliato da Alessandra Appiano

Dimmi che credi al destino

Dimmi che credi al destino di Luca Bianchini (Mondadori)

Seguo Luca Bianchini dal suo esordio con Istant Love. E lo considero “il Nick Hornby di casa nostra”, perché è uno scrittore che sa dosare con maestria (e senza snobismo) sentimenti e humour.

Il suo nuovo romanzo ha per protagonista Ornella, 50enne che ho adorato. Altro che milf! Lei è una fuoriclasse in batoste. L’ultima da superare? La piccola libreria italiana che dirige nel cuore di Hampstead, quartiere benestante di Londra, rischia di chiudere. Da vera lottatrice, però, Ornella ammette le difficoltà e decide di farsi aiutare. Chiama in soccorso Patti, una sua amica milanese “sciroccata”, dall’entusiasmo contagioso. E assume Diego, un napoletano irresistibile e scornato in amore.

Regalerò questo libro alle mie amiche in crisi. Lo caldeggio come terapia di supporto per credere al potere della rinascita.

Consigliato da Alessandra Appiano

Breaking News

Breaking News di Frank Schätzing (Editrice Nord)

Brutta razza, noi giornalisti: viviamo di pancia,ci mettiamo sempre nei guai. Lo sa bene Frank Schätzing, autore da 15 milioni di copie, uno degli scrittori tedeschi più letti in Europa, che è tra gli ospiti d’onore del Salone del libro, dedicato quest’anno alla Germania.

Il suo talento è raccontare il mondo in presa diretta. Tom Hagen, l’affascinante protagonista del nuovo romanzo, si muove tra l’Afghanistan e Israele in cerca dello scoop della sua vita, braccato da spie e assassini. Un thriller esplosivo, che si basa sulla realtà attuale del Medio Oriente. Consigliato a quelli che amano l’adrenalina, almeno sulla pagina.

Consigliato da Annarita Briganti

Riparare i viventi

Riparare i viventi di Maylis de Kerangal (Feltrinelli)

Il grande scrittore francese Daniel Pennac regala agli amici questo libro della sua connazionale De Kerangal. Trovo che abbia un titolo meraviglioso, che rispecchia la trama: semplice nella sua crudezza.

Tre adolescenti tornano da una giornata di surf e hanno un incidente stradale. Uno di loro, Simon, entra in coma irreversibile, ma il suo cuore verrà donato a Claire. I genitori del ragazzo, la fidanzata e i medici hanno poche ore perché il trapianto riesca. La donazione di organi non è un argomento leggero, ma la letteratura deve dire l’indicibile.

Consigliato da Annarita Briganti

Cianfrusaglie del passato

Cianfrusaglie del passato di Anna Bikont e Joanna SzczEsna (Adelphi)

Se recito a un uomo i versi di Wislawa Szymborska, vuol dire che lui mi piace. Ecco perché consiglio questo libro: è la biografia della poetessa polacca, Premio Nobel, scomparsa tre anni fa. Sono una fan delle sue poesie: le conosco a memoria, le twitto quando sono troppo agitata per dormire.

Grazie a questa lettura sono riuscita a scavare nella vita di un’intellettuale che era ossessionata dalla riservatezza. «Confidarsi in pubblico è come perdere l’anima» ripeteva la Szymborska. Ricordiamocelo, quando passiamo troppo tempo sui social.

Consigliato da Annarita Briganti

Perdonabile, imperdonabile

Perdonabile, imperdonabile di Valérie Tong Cuong (Salani)

Ho pianto leggendo il nuovo libro della Tong Cuong, talentuosa romanziera francese (il cognome vietnamita è del marito). Milo, 12 anni, affidato a una zia, viene investito mentre va in bici e deve affrontare una lunga riabilitazione. L’episodio è analizzato da vari punti di vista: quello dei genitori del bambino, della nonna e della zia, che si sente colpevole, ma non è l’unica ad aver sbagliato in famiglia.

Con un messaggio da mettere in pratica: il perdono è un atto d’amore verso noi stessi, a prescindere da chi ne beneficia.

Consigliato da Annarita Briganti

Petronille

Petronille di AmÉlie Nothomb (Voland)

È un racconto lungo sull’amicizia tra donne con protagoniste due scrittrici appassionate di bevute (di champagne). Autobiografico e surreale come tutti i libri della prolifica scrittrice belga. Per fortuna Nothomb ne sforna almeno uno all’anno e li chiama i suoi «bambini». Ogni volta è una sorpresa: non c’è niente di scontato nelle trame. La lingua è tagliente, chirurgica, ma mai asettica.

Sono romanzi- calamita, che ti tengono incollata alle pagine. E ti lasciano sempre con una riflessione, con un’idea dentro. Io li leggo mangiando cracker e pecorino, salatissimo. Perché “divorarli” mi mette sempre fame.

Consigliato da Giusy Cascio

I dirimpettai

I dirimpettai di Fabio Viola (Baldini&Castoldi)

Nato da un esperimento su Facebook, è un romanzo satirico sul mondo della tv di oggi. L’ho letto d’un fiato, perché sono un’appassionata di soap opera e per rilassarmi guardo i programmi con Giancarlo Magalli, personaggio citato nel libro.

La storia è raccontata da un voyeur: un vicino di casa che guarda i suoi dirimpettai, che guardano a loro volta la tv. Dentro ci siamo tutti noi, il  nostro cinismo di “spettatori”. Noi che ci limitiamo a osservare le cose che ci piacciono o non ci piacciono dal divano di casa. Seduti in una zona confortevole, dove tutte le collaboratrici domestiche immigrate si chiamano Dolores. E non abbiamo voglia (perché magari abbiamo paura) di scoprire da quali dolori fuggano.

Consigliato da Giusy Cascio

Tamara De Lempicka

Tamara De Lempicka di Vanna Vinci (24 Ore Cultura)

Che bella questa graphic novel creata in occasione della mostra monografica su Tamara de Lempicka (a Palazzo Chiablese di Torino fino al 30 agosto, da vedere assolutamente fuori Salone, sito mostratamara.it). Racconta la vita delle grande pittrice russa: un personaggio estremo, non convenzionale, che le mode le imponeva, non le seguiva.

Lo consiglio perché l’autrice è la mia fumettista preferita (La Bambina Filosofica, Rizzoli Lizard, è un cult). E perché Tamara è una artista che amo: il suo dipinto Jeune fille en vert, giovane donna in verde, è un capolavoro dell’art déco, il periodo in cui avrei voluto nascere. Perché negli ’20 del Novecento le donne mascoline e “maschiliste” erano il massimo dell’eleganza e dell’irriverenza. Speriamo che anche negli anni ’20 del Duemila torneremo a vestirci di verde…

Consigliato da Giusy Cascio

 

Good bye Berlin

Good bye Berlin di Wolfgang Herrndorf (Rizzoli).

Quest’anno il Salone del Libro di Torino ha come Paese ospite la Germania e sarà pieno di autori tedeschi. Io però consiglio, soprattutto ai giovanissimi, uno scrittore che non c’è più (è morto nel 2013). Del libro il giornale americano Washington Post ha detto che è l’erede de Il giovane Holden. In effetti è un classico della letteratura per ragazzi: buffo e commovente.

I protagonisti? Tre adolescenti: Tschick, Maik e Tatiana. Ci sono gli innamoramenti sui banchi di scuola, la musica di Beyoncé, le Golf e la Coca Cola. E c’è anche Waldstrasse, la strada di Berlino in cui io ho dato il primo bacio al mio primo (ex) fidanzato, in una vacanza di tanti anni fa. Nel romanzo viene dipinta come «la via degli stronzi». Posso confermare che è vero.

Consigliato da Giusy Cascio

Riproduzione riservata