Pesce rosso

Se si ha un pesce rosso o un acquario quando si parte per un viaggio il problema che puntualmente si presenta è: chi si occuperà dell’alimentazione dei pesci? Se si tratta di lasciarli a digiuno per un paio di giorni non c’è alcun problema, soprattutto per i pesci rossi, infatti, un breve periodo di digiuno può essere solo salutare, vista la loro digestione molto lenta. Per assenze più lunghe di due giorni, invece, bisogna trovare una soluzione. In commercio ci sono mangiatoie elettriche, facilmente programmabili all’orario dei pasti (molti acquari di alto livello la hanno anche in dotazione tra gli accessori di base), che sono indispensabili per chi manca spesso da casa o per chi ha poco tempo da dedicare alla gestione dell’acquario. Per chi, invece, raramente si assenta da casa per periodi lunghi, ci sono delle soluzioni efficaci e più economiche, come mangimi in pastiglie che si depositano sul fondo e rilasciano gradualmente delle scaglie per nutrire i pesci.

Come gestire (bene) gli animali domestici quando si va in vacanza

Dal pesce rosso al criceto: non dimentichiamoci di loro!

Gatto

I gatti sono amanti della casa e non gradiscono gli spostamenti, per cui quando siamo in vacanza meglio che ci sia qualcuno che vada a fargli compagnia al posto nostro. Altrimenti, come ultima soluzione, ci si può rivolgere alle pensioni. C’è da tenere presente che i gatti, oltre all’alimentazione, hanno bisogno di sentire la presenza dei loro padroni e la loro assenza può essere fonte di stress. Quindi quando andate in vacanza è meglio chiedere a qualcuno se può far una visita quotidiana al gatto: non solo per dargli da mangiare e bere e controllarlo, ma anche per fargli qualche coccola.

Criceto

Alcuni animali come il criceto possono restare a casa da soli senza problemi. È importante però garantire loro cibo, acqua e benessere durante la nostra assenza. Normalmente i criceti possono essere lasciati da soli per 3 o 4 giorni al massimo senza problemi. L’importante è che: se non sono aggressivi e territoriali stiano in coppia, abbiano una gabbia abbastanza ampia, siano in una zona non troppo calda ma ben illuminata della casa e abbiano molto cibo a disposizione. Prima di partire bisogna riempire al massimo la ciotola con semi adatti e di vario tipo (girasole, mais, semi di soia, miglio, farro) e un po’ di fieno, e almeno due beverini per l’acqua. Bisogna assicurarsi che la ruota sia incastrata bene, togliere tutti quei giochi che potrebbero cadere e far male al criceto, verificare che la gabbia sia perfettamente chiusa, e se si lascia frutta o verdura meglio non assentarsi per oltre due giorni (altrimenti marcisce).

Canarini e pappagalli

Canarini e i pappagalli possono restare tranquillamente da soli per alcuni giorni, soprattutto se non sono da soli in gabbia o nella voliera. La cosa importante è che abbiano semi in abbondanza e molti beverini con acqua fresca. Non è consigliato lasciare loro della frutta e verdura che potrebbe deteriorarsi. La gabbia dovrà essere molto grande per avere spazio a sufficienza e per questioni igieniche, riparata dalla luce solare diretta e da eventuali colpi di aria e intemperie, preferibilmente in casa. Al rientro si dovrà avere cura di lasciare un po’ liberi gli uccellini e pulire accuratamente la gabbia rinnovando tutto il cibo.

Tartaruga terrestre

La tartaruga terrestre non è un animale che può essere allevato solo in casa ma deve avere anche uno spazio all’aria aperta. Quindi anche d’estate deve avere a disposizione un giardino o un posto sul terrazzo. Cosa importante da fare è recintare una parte molto soleggiata del giardino o del terrazzo con una rete metallica che poi dovrà essere coperta con doghe in legno per evitare che si arrampichi ed esca dal recinto. È bene che all’interno del recinto si posizioni una casetta in legno dove possa ripararsi dalla pioggia e zone cespugliose dove riposare al riparo dal sole cocente. L’acqua è fondamentale sia sempre a disposizione in una ciotola bassa, per bere e per bagnarsi all’occorrenza. Inoltre d’estate le tartarughe amano nutrirsi di piante ed erbe secche quindi è necessario che ci sia qualcuno che ogni due giorni circa vada a controllarla e a portarle cibo e acqua.

Coniglio

Il coniglio non è un animale adatto a stare da solo e in gabbia perché ha bisogno di libertà e spazio dove muoversi, ma soprattutto della compagnia di altri animali (con i quali sia compatibile come altri conigli, il gatto o criceti) e di quella dell’uomo. Infatti molti conigli si ammalano e muoiono prematuramente proprio perché sono tenuti sempre in gabbia isolati. È evidente quindi che non si può lasciare un coniglio per molti giorni da solo in gabbia: il  massimo consentito può essere due giorni. Anche in questo caso, come per i pesci rossi e per i criceti è consigliabile prendere un altro coniglio in modo che sia in compagnia e si senta meno solo. Oltre che di compagnia il coniglio ha bisogno di cibo sempre a disposizione perché deve mangiare continuamente: se questo non avviene per oltre quattro ore infatti può avere un blocco intestinale che è molto pericoloso per la sua salute. Il fieno, in particolare, deve essere sempre disponibile: anche abbondando con le dosi perché c’è il rischio che, se il coniglio lo usa come lettiera facendoci sopra i bisogni o come giaciglio, possa poi non volerlo più e attenderne dell’altro pulito. Inoltre ha bisogno anche di verdura sempre fresca e non ammuffita: un’opzione molto difficile se si va oltre i due giorni. La cosa migliore da fare quando si parte per un lungo periodo è quindi di affidarlo a una pensione o a una persona esperta che lo accudisca a casa.

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