Partendo dalle basi: la lettera di dimissioni

Partendo dalle basi: la lettera di dimissioni

A seconda di quella che è la filosofia aziendale, dovrete capire se scrivere una lettera formale di dimissioni dopo aver anticipato a voce al vostro responsabile l’intenzione di licenziarvi, per rendere le cose ufficiali, oppure se si tratta di due azioni da effettuare contestualmente. Ricordate che la lettera è una componente fondamentale del processo, poiché ha valenza legale e mette per iscritto nero su bianco le vostre intenzioni, quindi prima di compilarla accertatevi di aver verificato il preavviso che avete da contratto e aggiungete sempre un ringraziamento per le varie opportunità che vi sono state offerte durante il periodo trascorso in azienda, mantenendo uno stile cordiale e professionale.

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Mantenete un atteggiamento corretto dopo aver notificato le dimissioni

Mantenete un atteggiamento corretto dopo aver notificato le dimissioni

Può capitare che i vostri nuovi datori di lavoro chiamino i precedenti per capire che tipo di impiegato siete: lasciare un brutto ricordo di se stessi rischia spesso di costituire una nota stonata in grado di farvi cominciare la nuova avventura col piede sbagliato. Ecco perché – anche da dimissionari – occorre portare a termine sempre tutti i progetti e impegnarsi al massimo per agevolare il passaggio, nonostante si sia già col cuore e con la mente da un’altra parte.

Non approfittatene per sfogarvi

Non approfittatene per sfogarvi

Chiariamolo subito: essere dimissionari non significa potersi togliere i sassolini che avete nelle scarpe. Quindi, se anche fate i salti di gioia a lasciare il luogo di lavoro dove siete, non datelo mai a vedere pubblicamente, per due motivi: da un lato per puro rispetto nei confronti dei colleghi che – al contrario di voi – dovranno rimanerci. Dall’altro perché – come sottolineavamo all’inizio – le probabilità di incontrare il vostro ex-capo a conferenze oppure quando lui vi farà un colloquio di lavoro dopo alcuni anni sono drammaticamente alte.

Proponete delle (valide) alternative

Proponete delle (valide) alternative

Mettete per un attimo da parte i pensieri di rivalsa e la sensazione che, andandovene, lascerete un problema irrisolto all’azienda: proporre nominativi di persone anche più brave di voi che possano rimpiazzarvi renderà al vostro capo più semplice la gestione della partenza, e vi aiuterà a venire ricordati positivamente. Potete parlarne ad amici, chiedere alle vostre connessioni professionali oppure utilizzare LinkedIn per trovare il vostro sostituto ideale.

Continuate a tessere le lodi del vostro vecchio posto di lavoro

Continuate a tessere le lodi del vostro vecchio posto di lavoro

Non commettete l’errore di lasciarvi andare a commenti negativi sull’azienda in cui lavoravate, sui colleghi o sul vostro capo: continuando a parlarne positivamente, anche dopo che ve ne sarete andati, dimostrerete infatti di essere dei professionisti tutt’altro che miopi. Chissà che un giorno non vi capiti di ritornarci, magari ricoprendo un’altra posizione con maggiori responsabilità.

Mostratevi proattivi fino alla fine

Mostratevi proattivi fino alla fine

È nel vostro interesse far sì che i progetti che avete fino ad allora seguito vengano presi in mano da qualcuno che sappia gestirli con la stessa professionalità e padronanza da voi dimostrate: ecco perché è fondamentale che seguiate il passaggio di consegne alla persona designata nei minimi dettagli, spiegandole tutto lo storico e aiutandola a risolvere eventuali dubbi. Non lasciando nulla al caso e monitorando attentamente questo momento di transizione, verrete sempre elogiati per la vostra preparazione e competenza.

E quando arriva l'ultimo giorno...

E quando arriva l’ultimo giorno…

Tenete a mente che dovrete lasciare l’azienda nel modo più cortese e amichevole possibile: prendetevi del tempo per salutare i colleghi, impegnandovi a voler rimanere in contatto con loro, e ritagliatevi qualche minuto per l’ultimo confronto con il vostro ex capo, dimostrandovi grati per tutto ciò che ha saputo insegnarvi negli anni. Solitamente, è buona abitudine mandare una email corale di ringraziamento a tutto l’ufficio, dove lasciare i propri recapiti personali o – anche – organizzare un pranzo o un aperitivo per congedarsi in modo meno formale.

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