ricordi di coppia

Prendete un uomo e una donna che stanno insieme da anni e, separatamente, fatevi raccontare come si sono incontrati: avrete due versioni diverse. Addirittura divergenti su aspetti come l’anno e il luogo. Non per malafede, però. Secondo le ultime ricerche, è tutta colpa del cervello. O, meglio, del diverso funzionamento della memoria maschile e femminile, come rivela una ricerca dell’Università della California a Los Angeles.

«I ricordi non sono la pura registrazione dei fatti, ma una sintesi molto personale di quello che accade» spiega Sandro Iannaccone, primario del reparto di Neuroriabilitazione cognitiva dell’Ospedale San Raffaele di Milano. «In generale, memorizziamo bene solo ciò che ci colpisce. E uomini e donne prestano attenzione a cose diverse: i primi a tutto quello che è legato all’azione. Le seconde, invece, sono più concentrate sugli aspetti relazionali, le parole e le emozioni».

Così, però, le versioni dei fatti rischiano di non coincidere. E partono i duetti a colpi di: «Avevi detto che...»; «Ti sbagli, non è vero». Invece, in amore, i ricordi sono una grande risorsa. Con l’aiuto di due esperte, vediamo come sfruttarla.

Salva l’amore con i ricordi

Coltivare quelli comuni aiuta a superare le incomprensioni. E a sentirsi più uniti

Ritaglia del tempo insieme a lui

Il “giardino delle memorie” non è immutabile. Va coltivato e arricchito con nuove varietà. «Non esistono solo i ricordi lontani: un uomo e una donna dovrebbero sempre ritagliarsi del tempo per fare insieme cose nuove che, poi, sarà bello rievocare» spiega Francesca Santarelli, psicologa e terapeuta di coppia.

«Fateci caso: all’improvviso la casa, il lavoro e i figli prendono il sopravvento su tutto. E va già bene se si riesce ad andare in palestra o a uscire con le amiche. È un errore. Come dico ai miei pazienti, il “noi” va coltivato. Nei momenti difficili, servirà a non perdere di vista il valore di quanto si è costruito».

Evita la trappola della nostalgia

«Con il passare degli anni è facile dimenticare perché ci si è innamorati proprio di quella persona» commenta Francesca Santarelli. «Per spezzare il meccanismo, suggerisco di tornare con la mente al punto alfa, cioè a quando è iniziato tutto. Un’idea può essere quella di guardare insieme vecchie foto e video». Che tenerezza rivedersi abbracciati ai tempi dell’università oppure al parco con il primo figlio. Così i ricordi belli diventano un salvagente della relazione.

«Senza però lasciare spazio alla nostalgia» continua l’esperta. «Prenotare un tavolo nello stesso locale in cui si è usciti a cena la prima volta, per esempio, regala bellissime emozioni. Ma va scacciata la speranza illusoria di poter andare indietro nel tempo, a quando si era giovani e con una storia ancora tutta da scrivere».

Non perderti nei particolari

Stabilito che maschi e femmine ricordano in modo differente, perché infilarsi in discussioni sterili alla prima divergenza? «Invece di fissarsi sui dettagli, suggerisco di guardare alla sostanza» continua Santarelli. «Per fare un esempio, se un uomo nega di aver detto di voler cambiare casa o di non sopportare la nostra amica, non è certo un segno di “non amore”.

Diverso, invece, se non si ricorda che abbiamo rinunciato a una promozione per dedicare tempo ed energie alla famiglia e ai figli: è il sintomo di una mancanza di sintonia e di rispetto per l’impegno altrui».

Ripercorri il vostro rapporto

Rinverdire la sintonia a due attraverso la memoria, però, non è sempre facile. In questo caso può essere utile mettersi alla prova con un gioco. «Consiste nel preparare, insieme o separatamente, alcune domande che facciano leva sulle sfide e le tappe della relazione» suggerisce Daniela Rossi, terapeuta.

«Per esempio: “Quali sono stati gli ostacoli più impegnativi che abbiamo incontrato?”; “ In quale modo siamo riusciti a superarli?”. Poi, in poche frasi, ciascuno deve “sdoppiarsi”. E, cioé: sia rispondere sia tentare di indovinare ciò che dirà il partner. Confrontando le versioni, ne deriverà un interessante racconto a due voci. Non sempre sovrapponibile, ma di certo affioreranno dei ricordi comuni».

Fissa i momenti importanti

«Un altro gioco utile consiste nel trovare le “parole chiave” della propria storia d’amore» continua Daniela Rossi.

«Per farlo si possono usare le foto o i souvenir di un viaggio, di un anniversario e così via. Ciascuno avrà il compito di dare, senza pensarci troppo, un “titolo” a ogni oggetto. Può essere un aggettivo, un verbo o un colore. In pratica delle “keywords del cuore”, che racchiudono un significato più grande, decifrabile solo da lui e da lei. Un patrimonio comune da cui sarà bello ripartire. Con una ritrovata sintonia e serenità».

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