L’unica conclusione univoca
In questi casi, generalizzare non è mai un bene, ma possiamo ormai candidamente ammettere che – se il tradimento femminile è innanzitutto una questione di cuore e cervello, e secondariamente carnale – quello maschile mira piuttosto a soddisfare degli appetiti sessuali momentanei, senza che ciò metta in discussione la relazione dell’uomo con la propria compagna. In questo confluiscono aspetti sociologi, storici e biologici da non sottovalutare, dato che in fondo – da sempre – orientano le nostre condotte in materia sentimentale e sessuale: non staremo qui a sindacare su quale atteggiamento sia migliore o peggiore, e allo stesso modo non costringeremo nessuno a salire sul banco degli imputati, ma un’altra verità sottende al tradimento, e questa volta è comune a entrambi i sessi. Chi pecca di infedeltà una volta, infatti, otto volte su dieci è destinato a ripetere questo comportamento. Un certo Giambattista Vico in tempi non sospetti li aveva definiti i “corsi e ricorsi storici”, d’altronde.