#TIMgirlsHackathon, la competizione tecnologica al femminile più cool del momento

A chi assomiglia un ingegnere? Nonostante i numerosi esempi di donne di scienza di successo, da Samantha Cristoforetti alla giovane americana Isis Wenger che recentemente ha lanciato una campagna sul web riguardo la sua esperienza come donna ingegnere nella Silicon Valley, il mondo della scienza e della tecnologia rimangono un territorio normalmente presidiato dall’universo maschile.

Stereotipi: Nel mondo del lavoro (e non solo) persistono gli stereotipi di genere, e proprio per rompere questi cliché TIM organizza la TIM Girls Hackathon. L’evento, che si è svolto a Milano l’11 novembre 2015, si propone di coinvolgere e avvicinare al mondo della programmazione proprio le donne, in particolare le studentesse dell’ultimo triennio degli istituti superiori.

La sfida: imparare divertendosi! Lo scopo della #TIMgirlsHackathon (hackaton è la contrazione di hack e marathon, un evento maratona nella quale sviluppatori e graphic designers si sfidano in team per realizzare delle app o altre soluzioni tecnologiche) è quello di avvicinare l’universo femminile alla programmazione per contribuire a colmare i gap culturali rispetto alle capacità e ai ruoli spesso distinti per genere.

Un’occasione per il futuro: le ricerche mostrano come il mondo del tech, il cui il tasso di disoccupazione è pari a zero, rappresenti un’opportunità professionale unica per le giovani donne italiane. Eppure, nel campo della tecnologia, in Europa ed in Italia, solo il 19% dei manager TLC è di sesso femminile e solo il 9% dei professionisti è donna. Nella programmazione, il dato è analogo.

La giornata è stata aperta da Carlotta Ventura, Group Senior Vice President Brand Strategy & Media di Telecom Italia con la partecipazione di due straordinarie mentor: Paola Bonomo, Regional Director, Global Marketing Solutions, Southern Europe Facebook e Claudia Parzani, Presidente ValoreD, Partner dello Studio Legale Linklaters Italia. A seguire, Mara Marzocchi, co-founder di Codemotion, ha fornito alle partecipanti tutte le indicazioni e gli strumenti per lo svolgimento della giornata che è poi proseguita con la competizione vera e propria.

Carlotta Ventura ha commentato:

“#TIMgirlsHackathon è uno dei progetti di digital education promossi da TIM per l’universo giovanile, il futuro di questo Paese. Stiamo lavorando da anni per raccontare ai ragazzi come l’uso consapevole della rete può essere uno straordinario volano di opportunità per vivere meglio la loro gioventù. Il filone degli hackathon ben si adatta a far scoprire alle nuove generazioni come il digitale può essere passione oggi e può diventare lavoro domani. Il format dedicato alle studentesse ha l’obiettivo sia di favorire il superamento dei vincoli di genere sia di far scoprire loro una professione, quella del programmatore, che a differenza di altre non vede crisi, anzi. L’entusiasmo e l’impegno delle ragazze che abbiamo incontrato a Roma, Bologna e ora a Milano sono una carica di energia, sono il volto della nuova TIM, il futuro eccellente che vogliamo essere”.

Durante la TIM Girl Hackaton le ragazze saranno affiancate dalle professioniste  dell’IT di TIM che si sono prestate al ruolo di tutor, in una sorta di reciproco scambio formativo/esperenziale. Partendo da zero quindi le ragazze delle scuole coinvolte realizzereanno una vera App per combattere il cyberbullismo. La sfida quindi è non solo imparare a fare coding ma anche misurarsi e provare a trovare una soluzione ad un problema molto diffuso tra i giovani. Alla fine della giornata una giuria di esperte (tutte donne tranne uno!)  valuterà i lavori premiando i più meritevoli.

L’iniziativa prosegue a gennaio 2016 in altre 4 città Italiane ( Venezia, Torino, Catania e Napoli).

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