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Cammino di Santiago: tutto quello che devi sapere (prima di partire)

  • 08 07 2021

Un'esperienza unica, il lungo percorso che i pellegrini fin dal Medioevo intraprendono attraverso la Francia e la Spagna per giungere al santuario di Compostela. Ma come affrontarlo al meglio? Tutto quello che c'è da sapere sul cammino di Santiago

Cammino di Santiago: cos’è

Il Cammino di Santiago di Compostela è uno dei cammini spirituali più famosi. Si tratta di una delle vie di peregrinazione più importanti della storia, tanto che la città è considerata la terza Città Santa per la cristianità dopo Gerusalemme e Roma. È il Cammino per eccellenza. Quello con la C maiuscola. Un’esperienza da fare una volta vita, anche a detta degli oltre 200.000 pellegrini che giungono ogni anno alla meta.

Santiago (contrattura iberica per San Giacomo) de Compostela (campus stellae) vuole ricordare quella stella che, esattamente come la cometa guidò i Magi a Betlemme, indicò a l’eremita Pelayo il luogo del sepolcro di San Giacomo il Maggiore, il più intimo degli apostoli di Gesù.

Religione ma non solo. Da oltre 30 anni a questa parte, Santiago ha ritrovato nuova linfa: mentre nel Medioevo il Cammino era motivo d’incontro e scambio culturale tra le genti – pensa che negli anni ’80 è stato definito “Primo itinerario culturale Europeo” – oggi è diventato un fenomeno internazionale.

Ci sono credenti e non, cristiani e persone di altre fedi, ma tutti coloro che si mettono in cammino sono accomunati dal desiderio di vivere un’esperienza che permetta di ritrovare se stessi. Ma come affrontare al meglio uno dei cammini più belli d’Italia e d’Europa? Segui i nostri consigli.

Lunghezza

Quanti km è lungo il Cammino di Santiago? L’intero Cammino (o almeno la parte più conosciuta chiamata anche Cammino Francese) è lungo circa 800 chilometri, dai Pirenei fino alla Galizia nel Nord-Ovest della Spagna. Non è necessario percorrerli tutti, si può decidere di svolgerlo a tappe, ma certo affrontarlo nella sua interezza dà una sensazione meravigliosa.

Quanto dura?

Per percorrerlo tutto intero occorre mediamente un mese abbondante. Senza contare che ognuno di noi ha il proprio ritmo: ma non si tratta di un’impresa sportiva, bensì di un’esperienza di vita e lo scopo non è in nessun modo quello di arrivare primi ma di godere di ogni singolo istante e arricchirsi di emozioni uniche. Perché ciò accada ogni persona deve seguire il proprio ‘tempo’ biologico e spirituale. Il nostro consiglio è comunque quello di prendervi del tempo per voi e di dedicare al Cammino almeno due settimane, studiando bene il percorso da fare, le tappe ed eventuali cambi di programma.

Le tappe del Cammino di Santiago

Come abbiamo già accennato il cammino francese è quello più gettonato, ma in realà esistono diversi altri “cammini” alternativi. Di questi i più praticati sono il cammino del nord e il cammino primitivo. Vediamo quale è il tracciato di questi percorsi.

Il cammino francese

Il Cammino francese (O Cebreiro-Santiago) comincia sui Pirenei e procede lungo due varianti che corrispondono a due diversi punti di ingresso: Roncisvalle (in Navarra) e Somport (in Aragona). I percorsi si unificano presso la località di Puente la Reina, per dirigersi poi verso la Galizia attraversando i territori di La Rioja e Castiglia e León. Ma non dimenticare Santo Domingo de la Calzada, con l’unica cattedrale al mondo ad avere al suo interno una gabbia con due galline vive, San Juan de Ortega, l’antico monastero sperduto in un querceto a mille metri di quota, O Cebreiro, la porta d’ingresso della Galizia. E poi ancora sul percorso si trovano tante città importanti e anche interessanti da visitare avendo del tempo a disposizione: Pamplona, Logrono, Burgos, Leòn, Astorga.

Il Cammino del Nord

Il Cammino del Nord (Ribadeo-Santiago) è stato utilizzato per quasi tutto il Medioevo dai regnanti europei per raggiungere in maniera sicura Santiago: attrae i pellegrini per la bellezza dei suoi paesaggi. È la scelta migliore per chi vuole vivere in maniera intensa e autentica l’essenza di questo percorso. Puoi scoprire il Monastero di Santo Toribio de Liébana in Cantabria o la Cattedrale di San Salvador a Oviedo. Luoghi santi che ospitano alcune delle reliquie più preziose e venerate da tutta la comunità cristiana.

Il cammino primitivo

Il Cammino Primitivo (Alto do Acevedo-Santiago) ripercorre il percorso seguito dal re Alfonso II il Casto nel IX secolo per visitare la tomba dell’apostolo Santiago scoperta durante il suo regno. Parte da Oviedo, attraversa i boschi e le valli delle Asturie per collegarsi poi all’Itinerario Francese a Palas de Rei.

Questi sono tre dei possibli itinerari da percorrere, ma ne esistono molto altri che trovate descritti sul sito ufficiale del Cammino di Santiago de Compostela e che possono rivelarsi più comodi per le vostre esigenze.

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Las Rutas: tutti gli itinerari del Cammino di Santiago de Compostela

  • Cammino di Finisterre e Muxia
  • Via de la Plata
  • Cammino Inglese
  • Itinerario del Mar de Arousa e del fiume Ulla
  • Cammino d’inverno
  • Cammino portoghese
  • Camino Portugues de la Costa

I costi

Il Cammino di Santiago, tra donativi per i rifugi, pasti e prime necessità può costare tra i 600 e i 900 euro: tutto dipende dallo stile di vita che scegli di adottare durante questi giorni, più spartana sarai e meno dovrai mettere mano al portafogli. Ovviamente molto cambia anche in base al numero di giorni della durata del viaggio.

In linea di massima possiamo affermare che si tratta di un viaggio che può essere davvero economico: le spese principali saranno quelle legate al cibo e agli spostamenti (voli aerei, autobus, treni).

Per quanto riguarda il pernottamento può essere estremamente economico se si sceglie di dormire negli ostelli dedicati ai pellegrini, ai quali si può accedere presentando la “credenziale del pellegrino”: si tratta di una sorta di “passaporto” da procurarsi appena si inizia il cammino, e che viene timbrato a ogni tappa. Le sistemazioni sono estremamente spartane, ma perfette per calarsi nello spirito del cammino. Il costo di questi pernottamenti è molto basso: nella maggior parte dei casi si tratta di una donazione simbolica. Ovviamente se si desiderano maggiori comfort è possibile affittare stanze o prenotare alberghi.

Cosa portare per il trekking

Quando si prepara lo zaino per il cammino occorre ricordare che la parola d’ordine è essenzialità: meglio portare solo il minimo indispensabile, perchè lo zaino deve essere il più leggero possibile, e dove possibile scegliere attrezzatura tecnica fatta in materiali super leggeri. Ricorda che lo zaino dovrai tenerlo sempre in spalla, e non può diventare una vera e propria zavorra.

Ecco cosa ti occorre:

  • uno zaino ultraleggero da 30-35 litri,
  • ottime scarpe da trekking possibilmente in goretex e non gomma perché aumenta il rischio di vesciche, e magari non nuove di zecca,
  • un sacco a pelo light (in estate piena basta un saccoletto)
  • una cerata impermeabile,
  • un pile (perché le serate e le notti possono essere molto fresche)
  • sandali da trekking (ti serviranno per far “respirare i piedi” e sono anche ottimi al posto delle ciabatte)
  • cappello per ripararsi dal sole

Non dimenticare di portare con te lo smartphone, fra le app di viaggi più utili puoi scaricare quella ufficiale del Cammino di Santiago che ti risparmierà di portare dietro mappe e carta

Regole per il Cammino di Santiago

  • Porta solo l’essenziale
  • Fai la Carta del Pellegrino
  • Programma le tappe nel dettaglio
  • Goditi gli incontri che fai durante il tragitto
  • Non avere paura della stanchezza fisica
  • Evita di essere mobile-addicted e goditi il panorama
  • Apriti a nuove opportunità

Non ti resta che goderti il tuo Buon Camino! ‘Ultreya y Suseia’ a tutti, ‘In alto gli animi’.

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