Ristoranti Expo

Mangiare bene a Expo senza spendere una fortuna per molti si è rivelata un'impresa. Il polo fieristico offre la bellezza di oltre 150 locali tra ristoranti, chioschi e furgoncini in cui rifugiarsi per sfamarsi tra un padiglione e l'altro o per assaggiare le prelibatezze dei vari Paesi del mondo. In fondo uno dei vantaggi dell'Esposizione Universale è proprio quello di poter viaggiare da un capo all'altro del pianeta in una sola giornata. In molti, però, hanno riscontrato una certa difficoltà nel trovare posti che offrissero un buon rapporto qualità prezzo. Abbiamo pensato di aiutarti nella scelta con una piccola guida per orientarti nell'immensa varietà di offerte, grazie anche a Zomato, che ha mappato i locali di Expo per categorie, con foto e recensioni. Sfoglia la gallery per scoprire qualche proposta che stuzzica il palato senza dissanguare il portafogli.

Mangiare a Expo: i ristoranti più buoni, i più economici, quelli da provare

  • 21 05 2015

Stai organizzando la tua visita a Expo e sei indecisa su quali ristoranti vale la pena provare? Ti aiutiamo noi

Il risotto di Oldani e le altre proposte a marchio

Per cominciare bene si potrebbe partire dal Padiglione Zero e assaggiare il piatto simbolo di Milano, il risotto allo zafferano, preparato da Davide Oldani, chef ambassador dell’esposizione. Per i più golosi c’è anche la variante al panettone. Il prezzo è di dieci euro per una porzione non esagerata ma gustosa. In generale, poi, ci sono tanti stand a marchio dove è possibile mangiare senza spendere troppo. Alcuni di questi sono quelli dei grandi salumifici italiani, come Citterio e Beretta, dove puoi farti fare un panino veloce e proseguire alla scoperta di Expo.

Menu degli chef francesi

Il Padiglione Francia è bello da vedere e da gustare. Al primo piano si trova il Café des Chefs, in cui per tutta la durate dell’Esposizione si alterneranno i grandi nomi della cucina internazionale premiati dall’associazione Bocuse d’Or, tra le più prestigiose al mondo. L’idea è quella di proporre piatti dell’alta gastronomia francese a prezzi accessibili. Il menu découverte, che comprende tre portate e un dolce, costa 37 euro, ma è possibile anche ordinare à la carte.

La carne argentina

La carne argentina è famosa in tutto il mondo e i ristoranti latinoamericani hanno iniziato a spuntare come funghi in diverse città. A Expo è possibile assaggiare un po’ di tutto, dai panini con la carne accompagnata dalla salsa criolla alla parillada mixta, una maxi grigliata accompagnata da verdure. I prezzi variano dai 5 euro per i sandwich ai 20 per il piatto unico.

I locali gluten free

Ne parlano in pochi, ma all’interno di Expo c’è anche chi ha pensato ai celiaci proponendo varianti gluten free all’interno dei propri ristoranti. In totale sono nove ed è possibile trovarli nei padiglioni di Israele, Italia, Gran Bretagna e Paesi Bassi. Ventiquattro, invece, i locali che hanno pensato a menu vegetariani per soddisfare ogni palato.

I sapori della Corea del Sud

Tra i ristoranti più apprezzati c’è quello del Padiglione della Corea del Sud, in cui poter assaggiare le prelibatezze orientali a un costo accettabile. Il locale è completamente bianco e e dall’atmosfera minimal. Il difetto più grande è che bisogna armarsi di molta pazienza, perché ci sono delle lunghe file. È capitato addirittura che in molti si sentissero dire che la cucina era ormai chiusa perché aveva finito le scorte. Il menu comprende piatti à la carte o con la modalità degustazione, per una spesa che si aggira sui 20 euro.

Attenzione al Giappone

Si è tanto parlato dello scontrino salato che un visitatore si è visto recapitare dopo aver mangiato al Minokichi, il ristorante del Padiglione Giappone. Per un piatto unico si può arrivare a spendere fino a 120 euro. C’è da dire che il menu proposto non ha niente a che vedere con la cucina giapponese cui siamo abituati. Niente sushi e sashimi, per intenderci. I piatti sono ben più elaborati e rari, per quanto senza dubbio cari.

I chioschi

Una buona alternativa ai ristoranti sono i chioschi disseminati qua e là vicino ai padiglioni. Ogni nazione ha i suoi furgoncini in cui proporre piatti tipici e veloci. Tra gli italiani vanno ricordati il food truck dell’Unico Milano (accanto al padiglione della Cina), il ristorante stellato di Felice Lo Basso, che propone menu a meno di 15 euro, e quello di Bello e Buono per assaggiare il tipico “cuoppo” napoletano con i fritti della tradizione partenopea. Tra gli stranieri da sottolineare i baracchini olandesi che offrono panini con hamburger, hot dog e frullati a modiche cifre, quelli indonesiani che con solo 5 euro offrono una porzione di pollo satay e una bibita.

L'aperitivo in Vietnam

Sono tanti anche i locali che si attrezzano per l’aperitivo con offerte create appositamente dopo le ore 18. Tra questi riscuote successo quello del Vietnam che offre una varietà di assaggi di piatti tipici in mini porzioni da accompagnare a un cocktail esotico o ai classici soft drink. Se invece preferisci l’happy hour all’italiana la risposta arriva da Slow Food che all’interno del suo padiglione propone un tagliere di formaggi accompagnato da un buon bicchiere di vino. Costo: 10 euro.

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