Come riprendersi dal jet lag e superare la sindrome da rientro

Come riprendersi dal jet lag e superare la sindrome da rientro

Il jet lag o "mal di fuso" non è solo una questione di fuso orario ma anche di ritmi. Sonnolenza, affaticamento, irritabilità: sono alcuni dei sintomi più comuni. Anche a voi è capitato? Vediamo come superare questi fastidiosi disturbi e tornare alle normali attività

Soprattutto d’estate i viaggi da una parte all’altra del mondo sono ormai un’abitudine per milioni di persone e la differenza di fuso orario colpisce indistintamente pressoché tutti i viaggiatori, sballandone i bioritmi. Il jet lag o “sindrome da fuso orario” è quindi una condizione fisiologica che deriva dall’alterazione dei normali ritmi circadiani, conseguente alla variazione di fuso orario.

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Jet lag: cos’è e quali sono le cause

Nei viaggi aerei che coprono lunghe distanze, lo spostamento attraverso almeno 2-3 meridiani (che corrispondono a 2-3 ore in più o in meno rispetto al fuso orario abituale) può provocare una dissociazione parziale e temporanea tra gli stimoli del proprio ritmo biologico e quelli ambientali percepiti. Di conseguenza l’organismo è costretto a sincronizzare velocemente il proprio “orario fisiologico” con il nuovo periodo luce/buio della zona di destinazione.

Un fattore da considerare è che quando si è in viaggio si hanno dei ritmi e degli orari diversi dal solito. Infatti, in vacanza, non si hanno più orari né regole: si vive alla giornata senza dare importanza all’orologio. E anche questo può essere un fattore di stress quando si rientra alla vita normale. La sindrome da rientro è dire addio al dolce far niente sotto l’ombrellone e ricominciare col tran tran giornaliero. Questo provoca nel soggetto una serie di brutte sensazioni che lo fanno diventare lagnoso e irritabile.

La vacanza, quindi,  è spesso sinonimo di sregolatezza di orari, cambio dei ritmi sonno-veglia e si tende ad eccedere con gli alcolici, e talvolta ci si lancia in sport estremi o di resistenza senza l’adeguato allenamento o preparazione alimentare. Per ultimo, si rischia di tornare dalle vacanze con qualche chilo di troppo.

Quindi una volta tornati a casa, oltre a riadattarsi alla vita di tutti i giorni, bisogna cercare di rimettersi in riga.

Quali sono i sintomi del jet lag

Il jet lag può avere una serie di disturbi temporanei, che hanno durata e severità proporzionali al numero di fusi orari attraversati, alla direzione del volo (est o ovest) e all’ora di partenza e arrivo. L’adattamento dell’organismo al nuovo ritmo biologico necessita spesso di qualche giorno e si risolve raggiungendo la completa sincronizzazione con il ciclo giorno-notte della destinazione.

I principali sintomi sono:

  • senso di malessere,
  • difficoltà nel rimanere vigili durante il giorno,
  • affaticamento durante la giornata,
  • problemi gastrointestinali,
  • insonnia,
  • cefalea,
  • difficoltà di concentrazione. 

La durata e l’intensità dei sintomi dipende dal numero di ore di fuso e dalle caratteristiche individuali. La durata del disturbo può arrivare ad un massimo di 7-10 giorni per i viaggi verso est che comportano l’attraversamento di 8-12 fusi orari.

donna molto stanca

Quali sono i rimedi : prevenzione e trattamento

Per ridurre gli effetti del jet lag è possibile adottare delle misure di prevenzione per non farsi cogliere impreparate da eventuali disturbi e piccoli trucchi in volo e al rientro:

Usare la luce del sole per ripristinare l’orologio interno

La luce è infatti lo strumento più potente esistente in natura per regolare i ritmi sonno-veglia. Quindi prima di partire basterà pianificare quali saranno i momenti migliori per esporvi al sole, sulla base della località di partenza, della località di arrivo e delle vostre abitudini. Per facilitare il compito, online ci sono a disposizione diversi calcolatori di jet lag.

Idratarsi e curare l’alimentazione

Bere tanta acqua sia prima che durante e dopo il volo: acque ricche di sali minerali. Ritornare ad un regime di alimentazione equilibrata aiuterà a riequilibrare l’organismo.

Concedersi il giusto riposo 

Fare il pieno di sonno prima del viaggio, perché l’insonnia peggiora il jet-lag ed è importante mantenere in equilibrio facoltà intellettive ed umore. Potrebbe essere utile l’utilizzo di melatonina, efficace contro l’insonnia, a patto di usarla nel modo corretto, consultando il medico di fiducia. 

Fare attività fisica e stare all’aria aperta

Dedicare ogni giorno a una leggera attività fisica per mantenersi attivi e non interrompere di colpo i benefici che si sono acquisiti durante le vacanze.

Quali sono le conseguenze della sindrome da rientro

La sindrome da post-rientro, anche detta “mal di ritorno“, non deve essere sottovalutata perché può portare problemi anche di non lieve entità, come:

  • depressione,
  • malinconia,
  • ansia,
  • stanchezza.
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Cosa fare per superare la sindrome da rientro

È molto faticoso riuscire a riprendere la solita vita dopo le tanto desiderate vacanze. E per superare questo “shock” bisogna continuare a prendersi cura di sé. In che modo?

Mantenendo i contatti con le persone amiche conosciute in vacanza, che portano buonumore e una sensazione di clima vacanziero, programmando il prossimo viaggio, anche fosse solo un weekend, ma sarà utile a dare la carica per andare avanti e non ricordare solo il passato.

E poi bisogna sfatare un mito: al jet lag non ci si abitua, perlomeno non più di tanto. Non importa quante volte si effettua quel determinato viaggio, il jet lag è sempre in agguato.

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