ABITUARE I BAMBINI ALL'ORDINE È importante che tutti gli oggetti siano divisi di modo che il bamb

ABITUARE I BAMBINI ALL'ORDINE
È importante che tutti gli oggetti siano divisi di modo che il bambino possa apprendere una sorta di mappa con cui dare un orientamento e un senso all'ambiente.
Maria Montessori parla della sensibilità all'ordine secondo i bambini come «costruzione di un senso interno che non è la distinzione tra le cose, ma la distinzione dei rapporti tra le cose». I piccoli imparano a conoscere l'ambiente attraverso le relazioni che stabiliscono fra le cose.

Ecco perché nell'infanzia assume molta importanza il fatto di ripetere un certo gesto sempre nello stesso modo o che ogni cosa sia al suo posto: per i piccoli l'abitudine assume un valore positivo in grado di aiutarli a dare senso al mondo. Spiega al bambino, anche se è piccolo, l'organizzazione dello spazio e, all'interno della cameretta, fai in modo che ci sia un'area, separata dai giocattoli, con fogli, colori e tutto ciò che può essere utilizzato come strumento creativo per mettere le mani in pasta. Quando saranno più grandicelli insegna loro anche a distinguere tra il materiale creativo "per casa" e quello scolastico, ponendoli in luoghi ben distinti. In questo modo eviterai di consumare matite e pennarelli per i disegni di casa e il materiale per la scuola sarà sempre in ordine.

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I trucchi per insegnare ai bambini a riordinare

Come abituare i bambini a fare ordine con dolcezza e senza stress

INSEGNARE L’ORDINE: IL METODO MONTESSORI
Nel metodo educativo Montessori l’ambiente deve essere funzionale all’indipendenza e alla crescita del bambino. «Ci procura piacere estetico scoprire relazioni d’ordine in un contesto che ci appare all’inizio disordinato. I bambini cominciano a costruire categorie molto presto e c’è in essi la tendenza, come nell’adulto, a riconoscere oggetti noti in strutture casuali, come forme di animali nelle nuvole» scrive Raniero Regni citando Eibl-Eibesfeldt nel libro Infanzia e società in Maria Montessori: «L’ordine è essenzialmente informazione e l’informazione consiste nel dare forma riconoscibile al caos percettivo o intellettuale».

In maniera trasversale il senso dell’ordine è collegato alla sopravvivenza, perché un bambino piccolo esplora l’ambiente creando una sua mappa in cui orientarsi e trovare punti sicuri, per questo non deve essere vissuto come un’imposizione, bensì come un supporto per la crescita. Di frequente i bambini che fanno i capricci al momento di riordinare la cameretta spesso sono gli stessi che a scuola, insieme alle maestre, amano fare ordine e seguire le piccole regole che migliorano la buona convivenza in classe. Insegnare l’ordine è imparare a avere cura del proprio ambiente e amarlo, personalizzandolo e rendendolo nostro. Desideri accompagnare il bambino dando al momento del riordino tutta l’attenzione che merita? Alla scuola dell’infanzia (o già dall’asilo nido) quando si riordina si canta una filastrocca o una canzone del riordino: un modo per creare un rito quotidiano e dare senso a ciò che stiamo facendo, in grado di rendere speciale la fine dei giochi.

L'importanza di avere pochi giocattoli

QUANTI GIOCHI HAI?
Punire un bambino minacciando di togliergli un giocattolo di frequente non sortisce alcun risultato: i bambini di oggi hanno così tanti giocattoli da perdere il conto e non sempre vi sono realmente legati. Gli esperti fanno notare che quando un genitore tende a esaudire immediatamente le richieste priva il bambino del desiderio, una fase fondamentale attraverso cui un piccolo inizia a imparare la distinzione fra ciò che è realmente necessario, un bisogno, e ciò che non lo è. Evita di riempire la vita di un figlio con una sovrabbondanza di oggetti materiali. Avere meno giocattoli contribuirà positivamente alla crescita del piccolo, perché tenderà a considerare ciò che ha come un dono speciale. Uno stile di vita all’insegna della semplicità non solo rende più facile riordinare, ma aiuta lo sviluppo della fantasia, perché la mancanza genera una risposta creativa accendendo la lampadina dell’ingegno.

Quando si finisce con un gioco si mette a posto

REGOLE QUOTIDIANE
Hai finito di giocare con qualcosa? I giocattoli vanno a fare la nanna: metti a posto prima di passare a un nuovo gioco! Questa semplice regola aiuta (anche gli adulti!) a evitare l’esubero di caos e insegna a trattare ciò che ci interessa dedicandovi il tempo e la cura necessaria. Per trasmettere l’idea che quando si finisce un gioco si deve mettere a posto prima di passare a un altro, fallo insieme a tuo figlio, fin da piccolo. Vedere un adulto che mette in ordine e farlo insieme per lui sarà l’inizio di una buona abitudine. Questo vale in cameretta… e non solo! È lo stesso principio per cui, quando si finisce di fare merenda o mangiare un panino in cucina, piatto e bicchiere si ripongono nel lavandino. Quando si impara da piccoli il rispetto per la convivenza, da adulti si saprà vivere più felicemente con se stessi e gli altri.

Un posto per ogni cosa

FARE ORDINE CON LE SCATOLE
È importante che mobili e accessori della stanza siano il più possibile a misura di bambino, di modo che i piccoli possano imparare a gestire in autonomia la cameretta. Il classico baule in cui gettare tutti i giocattoli? Secondo il metodo Montessori non aiuta i bambini a sviluppare il senso dell’ordine e, inoltre, li destabilizza: un po’ come se qualcuno buttasse tutte le tue pentole o i trucchi in un unico sacco. Scegli tanti contenitori di dimensioni variabili e aggiungi le etichette con i simboli, preziose per i bambini che non sanno ancora leggere. Fare ordine con le scatole è pratico e insegna ai piccoli a suddividere a seconda delle categorie. Da una parte i pennarelli e i colori, in un altro contenitore i robot, le costruzioni o, in una scatola più piccola, i pezzi smontabili, viti e bulloni di plastica, vestitini delle bambole, pentolini…

Mettere in ordine in modo creativo

SFRUTTA GLI SPAZI NASCOSTI
Il letto può rivelare uno spazio utile per i cappotti più pesanti o i giochi. Se il materasso si trova su un soppalco e lo spazio è sufficiente, posiziona una scatola con lenzuola e federe da avere a portata di mano quando rifai il letto. Attenzione, però, a lasciare una porzione di pavimento sgombra, al centro o su un lato della cameretta: i bambini hanno bisogno di spazio per inventare giochi, stare sdraiati, colorare. Fai in modo che il piccolo abbia un angolo tutto suo, anche solo un cassetto dove creare il suo ordine… che spesso, bisogna ammetterlo, non sarà affatto uguale al nostro. Sarà il suo angolo magico, il suo spazio.

La camera da letto a misura di bambino

IDEE PER UNA CAMERA RELAX
Tieni presente che urlare “Oggi devi riordinare la cameretta, non uscirai di qui fino a quando non lo avrai fatto!” serve a ben poco: fare ordine è una questione di cura quotidiana, come lavarsi i denti o pettinarsi. Nell’educazione montessoriana il letto deve essere basso, di modo che un bambino possa facilmente entrare e uscire, muoversi liberamente. Ti piace il bricolage? Costruiscilo tu con i bancali: costa pochissimo, è funzionale ed è estremamente creativo perché puoi personalizzarlo con i colori e la testiera che preferisci. Questo letto è perfetto anche per i primi mesi, perché consente al genitore di addormentare il piccolo senza doverlo poi riposizionare, come nel lettino con le sbarre, con il rischio che si svegli subito dopo. Ulteriore punto a suo favore è la questione delle sbarre: a chi piacerebbe dormire fra i muri di una prigione? Vicino al letto posiziona una piccola lampada che proietti un teatrino di luci o un cielo stellato per la gioia di precipitare nei sogni cullati dai colori. Accanto, il diffusore per aromi: oli essenziali da provare l’Arancio dolce, che piace anche ai più piccoli, Lavanda Aspic, Lavandula latifolia Medic. cineolifera, balsamica e preziosa per chi soffre di sinusite o bronchite, e Camomilla Blu, Matricaria chamomilla, intensa e rilassante. I libri sulle mensoline, cassetti e armadi a portata di mano per prendersi da soli i vestiti, il letto a terra ed ecco una stanza a misura di una crescita felice: giorno dopo giorno un po’ più grandi, alla conquista del proprio spazio nel mondo.

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