Grazie un po' a genitori attenti e un po' alle campagne di sensibilizzazione sull'argomento, i ragazzi di oggi, i famosi nativi digitali, sono più informati sui rischi che si corrono navigando nel web: furto d'identità, sexting, cyberbullismo, trolling, adescamento e violenze sessuali online. La cronaca ogni tanto (purtroppo) parla anche di casi limite nei quali alcuni episodi hanno portato i ragazzi a una situazione di disagio talmente ingestibile da aver cercato di porre fine ad essa con gesti tragici. Quindi la parola d'ordine in questi casi, come sempre, non è cura ma prevenzione. Esattamente quello che facevano i nostri genitori cercando di proteggerci da altri pericoli.
Ma come proteggere i nostri figli da questi nuovi pericoli?
Con la fine della scuola e le ferie ancora non proprio vicine, i ragazzi passano più tempo al pc e il rischio che facciano esperienze sbagliate è più alto. La risposta però non è né la paura e né la demonizzazione della rete: bastano pochi accorgimenti.
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