Lo afferra, lo scarta con voracità, lo valuta con sufficienza, ci gioca mezza giornata e... lo butta nel mucchio. È il destino di gran parte dei regali che facciamo oggi ai nostri figli. «Li pretendono, soprattutto ora che Natale è alle porte. Li considerano dovuti, scontati. E così attribuiscono loro poco valore» dice Sarah Cervi, psicologa dell’età evolutiva e autrice di Tutti i sì che aiutano a crescere (Newton Compton). «Invece, il dono dovrebbe essere un gesto di affetto, una sorpresa, un simbolo di festa».