Musicoterapia: i benefici per i bambini

La musica è una vera e propria magia, che riesce a trasformare situazioni, stati d'animo e intere esistenze. Tutto ciò assume un potere enorme e una forza incredibilmente positiva quando si tratta di bambini. Attraverso la musica, ascoltata o interpretata, si può "volare" e si possono risolvere numerose problematiche dell'età infantile e adolescenziale, in modo dolce e assolutamente naturale.

La musicoterapia, infatti, è benefica per la crescita dei bambini nati prematuri, apporta sensibili (e inaspettati) miglioramenti nelle situazioni di disagio familiare o scolastico, aiuta il bambino autistico a esprimersi, si rivela utile nei casi di dislessia e di disabilità, diminuisce la tensione e la rabbia, aumenta la creatività e, soprattutto, rende i bambini più felici e in armonia con il mondo che li circonda e in cui si trovano a crescere.

Musicoterapia e bambini: tutti i benefici

La musica, ascoltata e suonata, può fare moltissimo per il benessere e la serenità dei bambini. A partire dalla nascita, la magia della musica ci accompagna con amore per tutta la vita

 

La musica si rivela una vera e propria terapia, estremamente benefica per la crescita psico-fisica del bambino. E tutto ciò inizia sin dai primi attimi di vita, se non addirittura già nel grembo materno. Ascoltare musica, suonare uno strumento o cantare sono tutte attività che possono migliorare alcune forme di autismo, di dislessia, di blocco traumatico o di difficoltà scolastica. Così come, anche in assenza di problematiche specifiche, la musicoterapia può aiutare la creatività del bambino a emergere in libertà, aumentando così la sua serenità e la sua sensazione di adeguatezza al contesto in cui il piccolo vive, agisce e si relaziona

Musica e bambini prematuri

La ninna nanna che fa crescere

La musica costituisce una vera e propria terapia persino per la crescita dei bambini nati prematuri. Infatti, sono sempre più numerosi gli ospedali che scelgono di sfruttare il “superpotere” del suono per aiutare i neonati a uscire da situazioni di criticità, anche gravi.

Si spazia dalla creazione di ambienti dedicati, con luci e suoni che ricordano il ventre materno, sino alla pratica della marsupioterapia. Senza dimenticare, appunto, il potere della musica e, nello specifico, della voce dei genitori.

Uno studio americano, pubblicato sulla rivista Pediatrics, ha evidenziato come il canto dei genitori (per esempio, la classica ninna nanna) svolga un effetto rilassante e stabilizzante sui neonati prematuri. Il battito cardiaco, infatti, rallenta e la respirazione migliora, facilitando così sia il sonno sia la suzione.

Musicoterapia e autismo

Un canale non verbale per aprirsi al mondo

Tra le terapie più efficacemente utilizzate con i bambini autistici, c’è anche la tecnica della musicoterapia. E sono molti i bambini, e di conseguenza le famiglie, ad aver giovato dell’incredibile potere terapeutico della musica.

Ma perché si parla di vera e propria terapia? Perché la musica, con le sue note e sui suoni “primitivi” (vocali, corporei), fa parte dell’essere umano sin dalla vita intrauterina. E poi continua ad accompagnare indissolubilmente, e beneficamente, la crescita psico-fisica di ognuno di noi.

Non esiste un tipo di musica oggettivamente preferibile a un altro, in quanto maggiormente benefico. Perché la musica è ovunque, in ogni suono e in ogni luogo. Il bambino autistico trae grande benessere dalla musica, suonata o ascoltata, proprio perché si tratta di un canale non verbale (ma immediato) di comunicazione, una “corda” diversa e che sfugge da etichette, pregiudizi e regole interpretative.

Nell’autismo, la musica può rappresentare l’apertura finalmente possibile nei confronti del mondo e degli altri. Basta imparare ad ascoltare.

Riduce lo stress e la tensione

Effetto rilassante

La musicoterapia è sempre più utilizzata all’interno degli asili nido. Infatti, la musica si rivela eccellente per diminuire la tensione e lo stress legati al temporaneo distacco dei genitori, così come per diminuire i possibili conflitti tra bambini, nonché per aiutare i piccoli a entrare dolcemente nel momento della nanna.

Ma, oltre all’ascolto, è benefico anche “fare” musica. Come si fa musica? Con qualsiasi tipo di strumento, a qualunque età (per un bimbo piccolo possono essere sufficienti due legnetti o qualche pentolino) e, ovviamente, anche senza conoscere le note musicali.

È anche per questo motivo che nella scuola primaria, tra le attività di ampliamento dell’offerta formativa, non manca quasi mai il “corso” di musica. Vissuto dai bambini come un momento di vera e propria “liberazione”, sia fisica sia emotiva, da costrizioni e obblighi di profitto.

Fa emergere la creatività

Coltiva la sua serenità presente e futura

Far disegnare i bambini con un sottofondo musicale, può svelare incredibili sorprese. Infatti, l’ascolto della musica aumenta la creatività del bambino. O meglio, la musica lascia emergere ciò che viene nascosto o rimosso perché difficile da elaborare, doloroso oppure incomprensibile ai più piccoli.

Abbinando un libero esercizio dell’arte (disegno, manipolazione, tecnica del collage, lavoro a maglia, origami) e ascolto della musica, si ottiene un canale di prim’ordine affinché i bambini possano esprimersi in tutta libertà, elaborando anche piccoli o grandi traumi che erano rimasti silenti. Tutto ciò rappresenta un investimento sulla felicità presente e futura del bambino.

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