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Per ogni bambino l'estate è il periodo più bello. Quello in cui non ci sono impegni prefissati, né compiti e il tempo scorre molto più lentamente. Ma soprattutto è il momento in cui poter passare più tempo con i genitori. Il problema si pone quando i genitori sono separati.

Per i figli di genitori separati infatti, il periodo estivo può essere più impegnativo e malinconico rispetto al resto dell'anno, specie se la separazione di mamma e papà è recente. L'estate, è il periodo in cui per definizione la famiglia passa più tempo insieme, vive esperienze nuove, divertenti, momenti di condivisione e di gioia.

E i bimbi dei genitori separati sono lì a non poter evitare di fare il confronto tra se stessi, con un genitore solo e magari con il suo nuovo partner e gli amichetti che in spiaggia, sul lungomare o sui prati in montagna possono condividere i bei momenti con entrambi i genitori.
I genitori, in questi casi, sono i soli a poter fare qualcosa, pensando essenzialmente al bene dei bambini.

Bambini e vacanze: e se i genitori sono separati?

Quante settimane spettano a ciascun genitore? Prima di far intervenire la legge sarebbe bene usare il buon senso e comprendere i desideri del bambino

Genitori: mai discutere in presenza dei bambini

Scegliere la località in cui andare in vacanza può essere un argomento spinoso per i genitori separati.
Sicuramente accadrà che entrambi vorranno usare agosto come mese per andare fuori perché è il periodo più classico per le vacanze, oppure tutti e due preferiscono luglio o settembre perché è più fresco e c’è meno affollamento.
La discussione nasce principalmente dal fatto che entrambi i genitori perdono di vista l’obiettivo che è quello di stabilire un buon periodo da passare in serenità con il proprio bambino.

L’estate, inoltre, è il momento della libertà, delle avventure e qualche volta anche del consolidamento delle nuove relazioni. Se quindi uno dei due genitori è felice perché ha un nuovo partner e una nuova storia non si può pretendere che il bambino sia contento o anche solo indifferente al fatto che il genitore abbia un nuovo compagno. Meglio evitare quindi di usare il periodo che dovrebbe essere destinato a consolidare il rapporto con il bambino per fare presentazioni ufficiali o, peggio ancora, per fare vacanze in cui lasciarsi andare a effusioni davanti al bambino.

Se i genitori discutono, non è mai colpa del bambino

La vacanza deve essere per il bambino un periodo di serenità e per questo, come abbiamo già detto, occorre evitare di iniziarla con con discussioni e accuse reciproche. Qualsiasi sia il motivo della separazione bisogna tenere sempre a mente che le conseguenze di litigi e incomprensioni tra mamma e papà non possono mai ricadere sui bambini.

Nel caso di bambini più piccoli l’attenzione da porre nella costruzione del rapporto tra i genitori separati è estrema. Infatti i bambini non hanno le risorse psicologiche per capire che la separazione non ha a che fare con loro ma, essendo per natura egocentrici, sono portati a colpevolizzarsi e a credere di essersi comportati male: per questo mamma e papà non stanno più insieme.

In vacanza si ha il tempo e quindi l’opportunità di trasmettere al bambino con i fatti che lui è buono e che invece sono gli adulti che alle volte non si comprendono più.
Dedicagli più tempo: sì, allora, ad ascoltarlo di più, sì alle coccole e a essere sempre disponibili al gioco. Il nervosismo, pertanto, non andrà mai messo in valigia!
Questo significa però che non bisogna neanche ricorrere al permissivismo eccessivo: mamma e papà si sono separati, vuol dire che un motivo valido c’è stato e che il bambino, pur dolorosamente, deve iniziare ad abituarsi a questa idea.

Genitori separati e vacanze: cosa dice la legge?

Quando si parla di regolamentare i rapporti tra il figlio e il genitore non convivente, la legge non entra così nel merito da individuare quante settimane di ferie spettano a ciascuna genitore. Nella maggior parte dei casi viene assegnato un periodo di 15 giorni (anche frazionati, cioè una settimana per volta) per il genitore che non convive con il minore. Di solito – purtroppo – è molto raro che il padre richieda un periodo maggiore di ferie da trascorrere con il proprio figlio, ma ogni caso è a sé e  per questo è necessario tenere sempre in considerazione l’interesse del piccolo e valutare quale sia per lui la migliore soluzione.

Nel caso di bambini in tenera età l’allontanamento dalla madre per un periodo di tempo non sembra consigliabile. Qualora non si riesca a raggiungere un’intesa l’unica soluzione è di rivolgersi al Tribunale per regolamentare (o eventualmente modificare) i rapporti con il bambino.

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