PUBERTÀ PRECOCENegli Stati Uniti una bambina bianca su dieci già all'età di sette anni mostra se

PUBERTÀ PRECOCE
Negli Stati Uniti una bambina bianca su dieci già all'età di sette anni mostra segni di sviluppo sessuale: la frequenza aumenta a una su quattro per quanto riguarda le bambine di origine afro-americana. Attualmente gli studiosi stanno indagando le cause che portano al fenomeno, crescente, relativo alla pubertà precoce. Si sta verificando un'accelerazione della crescita corporea e della maturazione sessuale: le cause intrecciano fattori ambientali, condizioni di vita migliori insieme a un'alimentazione più ricca, ma anche questioni di ordine culturale. Come impostare il discorso? I bambini sono molto curiosi e anche quando sono molto piccoli tendono a fare domande, per questo è importante iniziare a spiegare il sesso già a 3-4 anni, quando il bambino manifesta il suo interesse con le prime domande: negli anni potranno essere aggiunti ulteriori dettagli.

Menarca: quando nasce una donna

Come spiegare le prime mestruazioni a tua figlia

GIOVANI DONNE
Il menarca costituisce un momento fondamentale a livello fisico e simbolico, poiché per una bambina segna il passaggio verso l’età adulta. Ci troviamo di fronte a una fase delicatissima: la trasformazione in una giovane donna, con tutto ciò che questo comporta dal punto di vista psicologico. Barbara Repossini, psicologa, psicoterapeuta e sessuologa ([email protected]) ci ha aiutato a fare chiarezza per capire come accompagnare le bambine grazie a un ascolto consapevole e una presenza in grado di dare fiducia. La prima cosa da tener presente?: «Meglio partire in anticipo» spiega l’esperta: «Oggi lo sviluppo può essere molto precoce, già alle scuole elementari. Già verso i 7-8 anni possiamo spiegare come funziona il ciclo mestruale, in modo da evitare l’effetto shock». Parlare con fluidità e senza vergogna è fondamentale per creare un dialogo basato sulla fiducia.
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L'importanza del dialogo tra mamma e figlia

COMUNICAZIONE GENITORI FIGLI
Come si imposta un buon dialogo? «Semplicità e naturalezza» consiglia Barbara Repossini. Così come per la gravidanza è possibile spiegare che esiste un semino, che viene dato dal papà, che incontra l’ovulo della mamma, a 7-8 anni per una bambina può risultare perfettamente comprensibile questo affascinante meccanismo biologico, che contraddistingue la vita della donna dall’adolescenza alla menopausa. Il termine mestruazioni deriva dalla lingua latina, menstruatio, mensilità: la ciclicità che è propria dell’alternarsi fra periodo fertile e perdita di sangue, in grado di rievocare il mistero del mondo naturale, i cicli della luna e delle maree. Quando una bambina può vivere una situazione di intimità rispetto al corpo, la sua conoscenza e sicurezza in se stessa aumenteranno, con effetti positivi su autostima e immagine di sé. «Siamo in bagno insieme, io e mi figlia: lei mi guarda e la sua curiosità genera domande. La risposta avviene in modo naturale e fluido, con molta semplicità», spiega l’esperta. Questa situazione di vicinanza fra madre e figlia non solo contribuisce a un clima di fiducia e dialogo, ma è strategica perché aiuta le bambine a conoscere e diventare esperte del proprio corpo.

La difficoltà di accettare una pubertà precoce

L’ASPETTO SIMBOLICO
Festeggia l’arrivo delle mestruazioni con un rito speciale. Una torta, una giornata tutta per voi, un piccolo regalo: servirà a curare l’aspetto simbolico di questa importante fase della vita, perché non si cresce solo con il corpo, ma anche con la mente. Barbara Repossini chiarisce: «Spesso la difficoltà è di natura psicologica. Soprattutto quando le mestruazioni arrivano troppo presto, per esempio intorno ai dieci anni, nonostante si comprenda il meccanismo dal punto di vista fisico può verificarsi una problematicità nell’accettare le mestruazioni» spiega l’esperta: «Le bambine faticano ad accettare questo passaggio soprattutto quando avviene alle scuole elementari. Quando le prime mestruazioni coinvolgono anche le amiche, per esempio durante le scuole medie, diventa più facile parlarne e dunque crescere attraverso la condivisione».

La mamma deve accompagnare la figlia verso la propria femminiltà

VITA SESSUALE
Visita ginecologica? «Sì, ma non subito. La visita ginecologica rischia di essere un’invasione del corpo importante» spiega Barbara Repossini: «Si può attendere fino a quando il ciclo diventerà regolare. Se non sussistono problemi particolari la prima visita può essere eseguita a 15-17 anni. Sì al vaccino per il papillomavirus». L’arrivo delle mestruazioni segna una fase di trasformazione cruciale. Come ricorda l’esperta: «Psicologicamente si tratta di un senso di cambiamento importante. Le mamme devono aiutare le figlie a gestire questo momento accompagnando le bambine verso l’incontro con la propria femminilità». La visione di sé oggi si deve uniformare a dei canoni, per questo diventa funzionale a una creascita felice saper dare il proprio supporto e ascoltare le necessità delle giovanissime. «Meglio evitare di dire “Va be, dai passa”: di fronte a un problema di pelle: attualmente abbiamo molti strumenti e cure che possono aiutare. Problemi di peso? Invece di dire mangiamo meno, proviamo a coinvolgere tutta la famiglia nell’obiettivo di mangiare meglio». La chiave per aiutare il cambiamento è accettarlo… e accettare che in ogni bambina c’è una giovane donna che attende di sbocciare.

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