Sicuri dal punto di vista igienico, esenti da additivi, coloranti e conservanti, calibrati sotto il profilo nutrizionale, sono un validissimo aiuto nella fase dello svezzamento e, per questo, trovano ampi consensi sia da parte delle mamme sia da parte dei pediatri. Ma la domanda che più spesso noi mamme rivolgiamo al pediatra è: questi omogeneizzati sono validi, dal punto di vista nutrizionale, tanto quanto la carne fresca, cotta e frullata in casa? Va premesso che, anche se è vero che dal quarto mese in poi il lattante ha un apparato gastrointestinale più maturo che può accettare cibi solidi è importante rispettare le indicazioni dell’OMS che consiglia di non cominciare lo svezzamento prima dei sei mesi d’età. Oltre a questo, però, è altrettanto vero che, anche cominciando lo svezzamento a sei mesi, i cibi che vengono proposti al bambino, devono presentarsi nella forma più digeribile possibile.