"Adesso ci vuole l'aggiunta!"Spesso sentiamo dire questa frase già in ospedale, dal personale medi

"Adesso ci vuole l'aggiunta!"
Spesso sentiamo dire questa frase già in ospedale, dal personale medico: un fatto gravissimo, che non rispetta le principali linee guida sull'allattamento. In alcuni ospedali si dà latte artificiale ai bambini anche in presenza delle mamme, che spesso vengono scoraggiate e rese insicure. È importante lavorare sulla propria consapevolezza e non temere di assestare qualche no. Decidere come desideri comportarti è un tuo diritto. Attenzione ai falsi miti, iniziamo a cambiare le cose ragionando con maggior lucidità. Il parto cesareo non influisce sull'allattamento. È vero che alcune mamme devono attendere prima di vedere comparire il latte: agitarti amplifica lo stress. Fatti aiutare da un'ostetrica e da amiche esperte, attendi questo momento con pazienza e non forzare i tempi: arriverà. Acqua e tisane al finocchio non devono essere somministrati al neonato, il latte materno è l'unico nutrimento necessario.

Le bufale sull’allattamento

Sull'allattamento i consigli si sprecano e tutti si sentono in dovere di dire la loro. Ecco le frasi più assurde che ti toccherà sentire (e dimenticare!)

Maternità e allattamento sono campi dove chiunque si sente in dovere, magari in buona fede, di elargire consigli non richiesti. Ecco le frasi che potresti sentirti dire, soprattutto se sei al primo figlio. Clicca sulla frase per sapere da dove nasce la falsa credenza e qual è il modo migliore per rispondere:

“Non allattarlo sempre, altrimenti lo vizi!”
“Non mangiare questi cibi o il latte diventerà amaro!”
(o diminuirà, o aumenterà…)
“Se piange così è perché non hai più latte”
(o è diventato acqua…)
“Non è un po’ grande per essere ancora allattato?”
“Sei troppo nervosa per allattare!”
“Mentre allatti, stai zitta!”

Allattare non è un vizio

“Non allattarlo sempre, altrimenti lo vizi!”
Ogni quanto si allatta? La verità è che a questa domanda non c’è risposta, perché ogni bambino è diverso. Raccontare la propria esperienza può essere utile, ma diffida da chi pretende di avere la verità in mano e non temere di rispondere che osservi tuo figlio in modo da imparare a leggere le sue necessità: un bambino non è un manuale, ma una persona da ascoltare. A chi dice che l’allattamento a richiesta non è educativo e che il seno non è un ciuccio bisognerebbe ricordare che cioccolatini e cornetti a colazione sono vizi: un neonato non è viziato, sta solo esprimendo i suoi bisogni vitali nell’unico modo che conosce. Inoltre una buona risposta da dare in questi casi è che il seno non è certo un surrogato del ciuccio, ma è il ciuccio l’imitazione del seno: per un neonato è normale stare attaccato al seno per nutrirsi, ma anche per rilassarsi o autoconsolarsi.

I falsi miti sull'alimentazione in allattamento

“Non mangiare questi cibi o il latte diventerà amaro!” (o diminuirà, o aumenterà…)
Aumenterebbero il latte pasta fatta in casa, birra e brodo di gallina. Viceversa alimenti come le lenticchie sarebbero da evitare. In realtà lo stress può essere un nemico molto più pericoloso. Quando una donna allatta con la giusta frequenza e segue una dieta sana, la serenità si riflette e trasmette al bambino anche in un momento intimo e delicato come l’allattamento. Ricordati che non ci sono cibi che rendono “cattivo” il tuo latte, è vero però che ne modificano il sapore ma questo è un fattore estremamente positivo perché allena il neonato al gusto. Sembra infatti che i bambini allattati al seno accettino più volentieri i cibi nella fase dello svezzamento. Meglio ridurre, invece, l’utilizzo di spezie e erbe curative, per il cui utilizzo è preferibile consultarsi con il medico, il naturopata o l’erborista di fiducia.

Il latte non sparisce all'improvviso

“Se piange così è perché non hai più latte” (o è diventato acqua…)
A causa di uno shock è possibile che la produzione di latte si blocchi: casi di stress intenso o un evento traumatico possono influire negativamente. Attenzione, però: è bene valutare caso per caso e, soprattutto, evitare di dare immediatamente aggiunte di latte artificiale come consigliano erroneamente alcuni pediatri. Tiralatte e situazioni di agitazione non portano alla sparizione del latte materno. Meglio attaccare il bambino al seno più spesso, in modo da stimolare il seno: l’allattamento a richiesta aiuta questo processo. Esistono le fasi di crescita: il bambino ha bisogno di più latte e il suo piangere e attaccarsi spesso al seno non sono altro che un meraviglioso meccanismo naturale che “insegna” al tuo seno a produrre più latte. Queste fasi si risovono normalmente nel giro di 2-3 giorni. Ricordiamoci poi che l’esaurimento spontaneo di latte è un evento raro, nella maggior parte dei casi le mamme sono vittime di consigli sbagliati.

Solo tu e il tuo bambino potete decidere quando smettere

“Non è un po’ grande per essere ancora allattato?”
Il periodo dello svezzamento… lo decidi tu! Solo una mamma può ascoltare e stare in sintonia con i bisogni del suo piccolo: valuta quanto continuare a allattare senza curarti dei giudizi della gente. Dopo sei mesi il latte diventa acqua? Il colore o l’aspetto del latte non determinano la quantità di sali minerali e vitamine presenti. Frasi come “Piange perché il tuo latte è acido e gli fa venire le coliche” sono false: il latte materno costituisce una risorsa preziosa in termini nutrizionali e fenomeni come la crosta lattea non dipendono dalla qualità del latte materno. Attenzione a chi dice che in caso di ittero si debba passare al latte artificiale: è una falsa credenza, richiedi l’aiuto di un’ostetrica esperta e datti tempo per affrontare senza panico la situazione.

Allattare è un'emozione da condividere solo con tuo figlio

“Sei troppo nervosa per allattare!”
I neonati possiedono una profonda e immediata connessione con la figura materna: attraverso il contatto epidermico trasmettiamo che cosa ci accade. Le emozioni che provi sono una bussola importante nel rapporto con tuo figlio, ma senza esagerare! Non si può allattare dopo aver fatto sport (o una litigata!), se si è nervose o agitate? Una pura bufala. Fare attività fisica, prendere il sole o avere il raffreddore non incidono sull’allattamento, così come allattare per più di cinque minuti non fa venire le ragadi.

Mentre allatti la tua voce culla il tuo bebè

“Mentre allatti, stai zitta!”
Calli al capezzolo, latte materno che causa areofagia: le credenze di ciò che si può fare o no durante l’allattamento sfiorano l’assurdo. Tuttavia, soprattutto quando vengono dette da chi veste il camice riscuotono consenso, perché ci mettono in crisi, ti fanno precipitare nei dubbi e nel senso di colpa. La prossima volta che qualcuno ti mette la pulce nell’orecchio guardalo dritto negli occhi e non temere di fare ciò che credi opportuno: puoi rispondere che di teorie ne esistono tante, ma nessuna finora ha riscosso il completo successo su come si cresce un figlio. E se qualcuno ti dice che mentre allatti devi stare in silenzio non credergli: ogni bambino è cullato e rassicurato dalla voce della sua mamma.

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