"Ho smesso di allattare perché non producevo abbastanza latte."La maggior parte delle donne produc

"Ho smesso di allattare perché non producevo abbastanza latte."
La maggior parte delle donne produce latte in abbondanza se adeguatamente assistite da una professionista competente in allattamento come una doula, ostetrica, pediatra o consulente dell'allattamento. Un neonato che non prende abbastanza latte materno ha solo bisogno di essere allattato a richiesta, di attaccarsi correttamente, dormire spesso con la propria mamma e fare il pelle a pelle: tutte cose che aumentano la produzione della prolattina, ormone responsabile dell'allattamento. Per questo motivo è molto importante che alle neomamme venga fatto vedere sin dal primo giorno come si deve attaccare il bambino al seno e che tenere il bambino "addosso" non è viziarlo ma rispondere ai suoi bisogni.

Scopri gli altri motivi che potrebbero far smettere di allattare...

Perché le mamme smettono di allattare?

Insieme all'ostetrica vediamo tutti i casi che portano all'abbandono dell'allattamento. E perché si può continuare (quasi) sempre!

Ogni mamma, ogni donna è diversa e nessuno può giudicare e suggerire cosa fare o non fare. Prima di dare consigli su quale sia il bene per quella madre e quel bambino bisogna fare tante considerazioni.
In generale possiamo dire che l’allattamento al seno è consigliato fin quando madre e bambino lo desiderano e molte volte informazioni, credenze, paure sbagliate portano la madre a decidere di smettere di allattare senza chiedere aiuto. In questa gallery vediamo alcune delle situazioni più comuni che portano la neomamma a smettere di allattare il suo bambino.

L’autrice è la dottoressa Sara Notarantonio, un’Ostetrica  Condotta, una professionista che accompagna le madri, i genitori, gli  adolescenti e le donne durante il percorso della vita con disponibilità,  amicizia e competenza.

Se l'allattamento è doloroso

“Ho smesso di allattare perché mi provocava troppo dolore.”
L’allattamento corretto non è mai doloroso, un leggero dolorino o fastidio può essere sentito soltanto durante le prime ciucciate ma poi deve cessare. Se il dolore persiste bisogna staccare il neonato inserendo un dito tra il capezzolo e la sua lingua e riprovare con l’attacco. Un eventuale dolore al capezzolo può e essere sintomo di una vescica o una ragade, sempre dovute a un attacco non corretto o da una candida, che è un’infezione. Sospendere l’allattamento non è la soluzione corretta. Se è presente una ragade si deve correggere l’attacco e mentre si aspetta la guarigione si possono indossare delle coppette in argento tra una poppata e l’altra e lasciare il seno all’aria il più possibile.

Se l'allattamento stenta fin dall'inizio

“I primi giorni in ospedale non producevo abbastanza latte quindi sono passata all’artificiale.”
Può sembrare che il bambino mangi poco i primi giorni di vita ma ti assicuro che la quantità a lui necessaria è davvero pochissima. Il neonato passa dall’alimentarsi nella pancia della mamma attraverso il cordone a dover ciucciare lui stesso e digerire quindi deve fare un piccolo passo ogni giorno. Dall’ingerire goccine di colostro fino a prendere maggiori quantità giorno per giorno. Abbi fiducia nel tuo bambino e nelle competenze che sta acquisendo e continua con ad allattarlo con serenità.

Se ti sembra di avere poco latte

“Ho provato a tirare il latte e ne è uscito pochissimo quindi ho smesso.”
La quantità di latte che si ottiene con un tiralatte viene influenzato da tantissime cose come lo stress. Inoltre è un gesto meccanico quindi non stupirti se non riesci a farne uscire nemmeno una goccia! Poi ogni tiralatte è diverso e ogni coppa dovrebbe adattarsi perfettamente al capezzolo e areola della madre. Per capire se un neonato mangia abbastanza, nel primo mese di vita, basta controllare i suoi pannolini. Deve fare 3 feci al giorno e bagnare 6/7 pannolini di pipì. Mi raccomando, conta anche le pipì che fa quando lo cambi!

Se un'infezione compromette l'allattamento

“Ho avuto un’infezione e ho dovuto smettere di allattare.”
Sono davvero pochissime le infezioni che portano a dover sospendere l’allattamento al seno. Se la madre ha febbre, tosse, vomito, diarrea, tutto questo lo ha già eventualmente passato al suo bambino nel periodo di incubazione quando non sapeva ancora di essere ammalata e non aveva sintomi. Quindi continuare l’allattamento può essere solo una protezione per il bambino in quando con il latte della mamma assume gli anticorpi che gli permetteranno di combattere l’infezione. Anche una produzione di latte con sangue, una mastite o altro non devono far si che la mamma smetta di allattare, anzi la mammella guarisce se la madre continua ad allattare a quel seno.

Se il latte materno "sparisce" da un momento all'altro

“Il latte mi è andato via da un momento all’altro!”
Questi sono casi davvero rarissimi in quanto difficilmente la produzione di latte si ferma spontaneamente e improvvisamente. Se hai il dubbio che la produzione di latte sia diminuita fai poppate più frequenti, spremi la mammella durante la poppata per aiutare il bambino a ciucciare, elimina succhiotti o biberon e offri solo il seno. Sospendi la pillola anticoncezionale e prova altri metodi. Se il bambino ha un calo del peso rivolgiti ad una persona competente ma non cominciare ad usare di tua spontanea volontà il biberon e il latte artificiale.

Se il latte materno fa venire le coliche al neonato

“Il mio latte gli faceva venire le coliche.”
No! Partiamo dal presupposto che ogni latte che produce una mamma è buono per il suo neonato. Avere l’aria nel pancino è fisiologico e il piccolo deve solo imparare a scaricarsi in modo autonomo, il suo apparato digerente deve ancora del tutto formarsi. Continua ad allattarlo serenamente mangiando in modo sano ed equilibrato. Buona premura è eliminare le proteine del latte vaccino nella tua dieta.

Se il problema è il capezzolo piatto

“Ho smesso di allattare perché avevo i capezzoli piatti.”
Il neonato non ciuccia dal capezzolo ma dalla mammella. Nella sua bocca non entra solo il capezzolo ma anche una buona parte dell’areola quindi il primo può essere anche piatto o piccolissimo e al neonato non fa nessuna differenza. Ogni donna ha il seno perfetto per allattare il suo bambino, l’importante è non introdurre prematuramente un biberon o un ciuccio così da non confondere il bambino. Anche il paracapezzolo è una scelta sbagliata in quando può portare ad ingorghi e mastiti se non introdotto insieme ad una ostetrica e poi subito tolto. Se proprio hai il timore di avere un capezzolo piatto e di avere per questo problemi con l’allattamento, prima della poppata strofina tra le dita il capezzolo così da farlo fuoriuscire un po’.

Se rimani incinta durante l'allattamento

“Ho smesso di allattare perché aspettavo un secondo bambino.”
L’allattamento, anche in presenza di una nuova gravidanza (se è fisiologica) può tranquillamente continuare. Una volta nato il secondo bambino si possono allattare tutti e due insieme.

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