Felicità per i figli

SPAZIO ALLE EMOZIONI

La scuola entusiasma, scompiglia, scombussola: succede ai bambini... e anche un po' alle mamme. Per aiutare i piccoli a coltivare un approccio positivo evitiamo di irrigidirci e risollevare gli animi facendo leva su incoraggiamenti alternati a sgridate con lo scopo di smuovere il bambino. Sono tantissimi gli adulti che riprenderanno la routine lavorativa con un pizzico di malinconia per le vacanze appena trascorse: impara a accettare il magone con un sorriso di comprensione, magari dicendo "Anche io il primo giorno di scuola avevo un po' paura, lo sai?". Condividi con tuo figlio questo senso di eccitazione che si mescola a tante sfumature diverse, che vanno dalla preoccupazione alla paura. Vivere le emozioni è il primo passo per affrontare la vita sviluppando autostima e spensieratezza.

10 regole per tornare a scuola con il sorriso

In classe con un pizzico di felicità

 

Aiutare i figli a sviluppare autonomia

TUTTO L’OCCORRENTE

Uscire dal lavoro e acquistare tutto in una volata probabilmente renderebbe più semplice l’operazione, ma vuoi mettere la gioia e l’eccitazione di un bambino di fronte a pennarelli, matite e quaderni con cui organizzare l’anno? È importante che sia il piccolo a scegliere l’occorrente per la scuola, lo aiuterà a vivere da protagonista l’inizio della scuola. Pur restando fedele alla lista consigliata dalle maestre permetti a tuo figlio di scegliere i colori dei quaderni, la cartella, la scatola di matite colorate: dopo tutto anche noi adulti quando affrontiamo l’ingresso in un nuovo ambiente di lavoro tendiamo a puntare su oggetti e abbigliamento in grado di aumentare la nostra sicurezza. Se i prezzi sono troppo alti comunicalo al bambino con naturalezza in modo chiaro e leggero, per esempio “Bello, ma è un po’ costoso rispetto al nostro budget: c’è un’alternativa che ti piace?”, lo aiuterà a sviluppare consapevolezza sul denaro.

Condividere la merenda con gli amici

TEMPO PER ESSERE SPENSIERATI

Scuola è anche rivedere i vecchi amici o le presenze familiari della scuola materna che ora diventano compagni di classe in un nuovo ciclo di studi e di vita. Per un bambino il tempo insieme ai compagni è ispirazione, condivisione, pura gioia e leggerezza. Organizza una merenda tutti insieme all’uscita da scuola, per esempio una passeggiata nelle vicinanze e un gelato: è poco impegnativo, ma ricco di divertimento. Inoltre sarà un’occasione per una chiacchierata fra mamme senza stress.

Andare a scuola a piedi

LA STRADA PER LA SCUOLA

Prendere confidenza con l’edificio e l’ambiente scolastico aiuta a sviluppare un rapporto costruttivo con la scuola. Nei giorni precedenti l’inizio fai in modo di passare con tuo figlio davanti alla scuola e sperimentate insieme il percorso da casa: se è possibile opta per una camminata. Come evidenziato da un recente studio l’autonomia di spostamento dei bambini inglesi nel raggiungere la scuola è pari al 41%, mentre i tedeschi si posizionano con il 40%. Gli italiani? Un misero 7% (statistica del 2010). Insieme alla qualità e la presenza di personale valido, considerare la distanza fra scuola e casa è importante, così come, con il tempo, lasciare che un bambino vada a scuola da solo oppure facendo gruppo con bambini più grandi.

Fare rete

CONDIVIDERE RENDE FELICI

Stimola i tuoi bambini a fare rete. Creare ponti fra sé e gli altri aiuta il senso di solidarietà, permette di costruire il senso autentico di amicizia e aiuto, spinge a coltivare orizzonti più ampi. Quando un bambino impara a rapportarsi agli altri con positività e ispirazione acquista una lezione per la vita, perché saper lavorare in team è importante da piccoli… e da grandi! Fare gruppo non è soltanto una competenza fortemente richiesta nel mondo del lavoro, ma uno strumento in grado di migliorare la nostra vita, in ogni età della vita.

Accettare i brutti voti

GLI ERRORI SERVONO

I brutti voti? Se affrontati con consapevolezza costituiscono una lezione di fondamentale importanza perché è dagli errori che si impara. Evita di mortificare un bambino oppure ossessionarlo nell’ansia di dover raggiungere un certo voto o mantenere il rendimento raggiunto finora: sotto pressione lo stress aumenta e si rende di meno. Inoltre, un bambino finisce per puntare sull’obiettivo del voto invece di concentrarsi sul lavoro. Non è un brutto voto a creare frustrazione, bensì l’incapacità di vederlo come un’occasione per imparare. Meno competitività, più amore per il sapere. Perché la vera lezione è imparare a fare del proprio meglio, senza copiare, senza barare, a prescindere da ciò che si raggiunge: un insegnamento per la vita.

Imparare a studiare

OGNUNO HA IL SUO METODO

Soprattutto durante i primi anni di scuola è importante aiutare il bambino a trovare ogni giorno uno spazio e un tempo all’insegna della tranquillità da dedicare allo studio: con il tempo diventerà un’abitudine in grado di contribuire positivamente all’organizzazione della giornata. Evita di sostituirti a tuo figlio, impara a essere presente accompagnandolo con dolcezza, da lontano: sono i bambini a dover affrontare i compiti. La classica frase “E adesso sediamoci, che cosa devi fare per domani?” non permette al piccolo di sviluppare la sua autonomia, con il rischio di diventare dipendente dagli altri. Al contrario, aiutalo a costruire un suo metodo di studio; invece di ascoltarlo ripetere la lezione poni domande, stimola il bambino a creare collegamenti. Trovare un metodo di studio significa imparare a orientarsi, una competenza che vale fino all’università.

No ai confronti

MENO COMPETITIVITÀ, PIÙ DIFFERENZA

I confronti sono sempre umilianti, da piccoli e da adulti. Osserva i bambini che ti circondano: ognuno è diverso e possiede una fragranza che lo rende unico. Tentare di livellare è inutile e dannoso, al contrario imparare a comprendere le differenze amplia l’orizzonte mentale. Accettare un bambino per la persona che è davvero lo aiuta a mettersi alla prova senza l’ansia di dover dimostrare di essere abbastanza. Insegnare a essere meno competitivi e puntare su uno slancio di entusiasmo autentico è la sfida per un futuro differente, a scuola e nella società.

Rapporto positivo con gli insegnanti

COLTIVA RELAZIONI POSITIVE

Non è obbligatorio diventare amici degli altri genitori, tuttavia coltivare rapporti costruttivi e positivi aiuta anche i bambini: questo non significa dover organizzare uscite di gruppo o partecipare a tutte le feste di compleanno, ma semplicemente relazionarsi in maniera sincera e autentica con le altre persone che fanno parte dell’ambiente scolastico. Gli insegnanti? Impariamo a recuperare il rispetto verso chi dedica il tempo ai nostri figli. Ricordati che un insegnante ha un occhio privilegiato su un bambino, perché può osservarlo al di fuori dell’ambito di casa, dunque prima di criticare i maestri difendendo a spada tratta tuo figlio… non rifiutare a priori, ascolta, valuta con umiltà e consapevolezza.

Studiare e divertirsi

CURIOSITÀ, LEZIONE DI VITA

L’immaginazione è la fonte di creatività di un bambino e la sua più grande risorsa. Spiega ai bambini che l’impegno è importante e non solo per raggiungere un obiettivo, ma perché permette di mettersi in gioco, scoprire le proprie potenzialità, sentirsi vitali. Non dimenticare che apprendere quando viene fatto nel modo giusto è divertente: i momenti di difficoltà non devono mai superare l’ispirazione e la bellezza dell’esplorazione, altrimenti significa che siamo di fronte a un segnale a cui fare attenzione. Aiuta i tuoi figli a esercitare un pensiero critico fin da piccoli, esercitando fantasia e curiosità. La vera scuola è l’entusiasmo per la vita.

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