Diritti dell'infanzia

Il 20 novembre ricorre il 25° anniversario della Convenzione Onu sui Diritti dell'Infanzia e dell'Adolescenza ratificata dall'Italia nel 1991. Da allora la visione dei bambini è cambiata: non più destinatari passivi di assistenza ma portatori di diritti. Nel nostro paese sono state approvate leggi a favore dell'infanzia ma la legislazione non è ancora adeguata a  interventi e politiche per i minori. Il risultato è un'allarmante  crescita del disagio e impoverimento fra i minori, sia a livello sociale che educativo. Save the Children traccia un bilancio della situazione, italiana e mondiale. Vediamolo insieme...

La giornata internazionale sui diritti dell’infanzia

Il punto sui diritti dei minori a 25 anni dalla Convenzione Onu

Situazione dell'infanzia in Italia

Save the Children ricorda che il 13,8% (oltre 1,4 milioni) di minori in Italia vive in povertà assoluta e la dispersione scolastica è al 17%, 7 punti percentuali sopra l’obiettivo europeo. Si assiste inoltre a una forte diminuzione della popolazione infantile (16,7% della popolazione totale) mitigata solo in parte da una crescente presenza di bambini di origine straniera (10% dei minori). “La forte diminuzione del numero dei bambini è un segno evidente delle incertezze che rendono sempre più difficile per i giovani programmare il proprio futuro. Allo stesso tempo, i dati dimostrano in modo inequivocabile come nel nostro paese, al crescere del numero dei figli cresce nelle famiglie l’incidenza della povertà. Nonostante gli impegni assunti, sino ad oggi l’Italia non è stata in grado di dotarsi di una infrastruttura sociale ed educativa in grado di supportare i bambini e i genitori nei primi anni di vita: basti pensare alla carenza di servizi quali gli asili nido in molte regioni italiane” afferma Raffaela Milano di Save the Children.

E qual è la situazione dell’infanzia nel mondo?

Infanzia nel mondo

Nel resto del mondo milioni di bambini lottano per vedere assicurati diritti fondamentali. I numeri parlano da sé: un milione vive in aree in conflitto e più di un miliardo e mezzo sperimenta qualche forma di violenza. 650 milioni vivono in povertà estrema, 57 milioni non frequentano la scuola primaria e 250 milioni sono fuori da un percorso di istruzione e apprendimento. 230 milioni di bambini non sono registrati alla nascita, 3 su 4 sperimentano una violenta disciplina a casa.

Anche la piaga degli abbandoni ha numeri da capogiro…

168 milioni di orfani

“Ogni 15 secondi un bambino viene abbandonato”. Con questo dato scioccante, l’Associazione Amici dei Bambini, che da anni lotta per prevenire, combattere e superare l’abbandono dei minori, lancia la Campagna internazionale Fame di Mamma, per dire basta all’abbandono.
I bisogni vitali di un bambino, specie se abbandonato, mettono in risalto la necessità di un nutrimento non soltanto fisico, bensì interiore e affettivo, una vera e propria “fame di mamma”.
Sono 168 milioni i bambini che oggi nel mondo crescono soli, abbandonati, senza una famiglia. Un numero allarmante, che aumenta ogni anno di 5 milioni e che classifica l’abbandono minorile come la quarta emergenza umanitaria del XXI secolo

Riproduzione riservata