Ci siamo passati tutti, da scolari e studenti: i compiti a casa (e ancora peggio i compiti delle vacanze) sono, spesso, fonte di grandi litigi con mamma e papà. Ma perché si genera un tale conflitto attorno ai compiti a casa? Ciò accade perché i bambini percepiscono il compito come una sorta di "punizione", un'incombenza noiosa e spesso difficile che toglie loro tempo prezioso. Quel tempo che dedicherebbero volentieri a ozio e gioco.
D'altra parte, i genitori si sentono in dovere di assicurarsi che i figli svolgano i compiti a casa e studino le lezioni assegnate. Di questi tempi, però, accade anche che si generi un ulteriore conflitto, quello tra genitori e insegnanti: mamma e papà si lamentano e protestano perché il docente ha "riempito" il figlio di compiti.
Infine, esistono altre casistiche da approfondire: per esempio, l'eterno dilemma se correggere o meno i compiti del proprio figlio. O, ancora, se aiutare o meno il bambino nello svolgimento dei compiti. I figli sbuffano, i genitori protestano e gli insegnanti chiedono collaborazione. Abbiamo fatto chiarezza con il dott. Roberto Pani, specialista in Psicologia clinica.