Tempo al cellulare

CHE STRESS!

Quante volte ti è capitato di avere una reazione shock dopo una sequenza martellante di messaggi dal gruppo WhatsApp della scuola dei tuoi figli? Il ritmo incalzante dei progressi tecnologici mette a disposizione risorse e strumenti sempre nuovi: siamo sempre più collegati e qualche volta... più stressati! Creata da due ex dipendenti di Yahoo nel 2009, WhatsApp oggi sembra essere diventata indispensabile in ogni contesto, dal lavoro alla vita privata. Grazie al sistema gratuito di messaggistica istantanea, l'utilizzo di questa applicazione si è diffuso velocemente, anche a scuola, dove è diventato un mezzo (quasi) necessario per aggiornarsi fra genitori, discutere di feste di compleanno o assemblee, scambiarsi informazioni utili. I vantaggi sono tanti, ma siamo davvero sicuri che WhatsApp ci aiuti davvero a semplificare e organizzare meglio la nostra vita? La tecnologia è strategica solo quando risponde in maniera intelligente ai nostri bisogni. Ecco perché cambiare il modo in cui utilizzi lo smartphone ti salverà la giornata (e il sorriso).

I gruppi WhatsApp servono davvero alle mamme?

Potenzialmente utile, lo smartphone spesso finisce per generare ansia e stress. Impara a utilizzare la tecnologia in modo consapevole e proteggi la tua privacy

 

Sei mamma? Alleggerire la tua vita è un diritto… e un dovere! Inizia a chiedere l’aiuto degli altri e in casa insegna a tutti che ognuno può fare la sua parte: per i bambini sarà uno stimolo utile e li aiuterà a conquistare indipendenza. Ritaglia tempo per te stessa: bastano 20 minuti. Te lo meriti.

Il cellulare delle mamme

COMUNICARE CON LA SCUOLA

Installare o non installare WhatsApp? Una volta fatta la scelta, inizia il bombardamento di messaggi: amici, ufficio, la prossima cena di famiglia e, soprattutto, i gruppi di scuola perché per le comunicazioni dei figli sembra proprio essere diventato necessario. Di certo ci si incontra meno, perché spesso quando i bambini escono da scuola i genitori sono ancora al lavoro. Scambiarsi informazioni a distanza è pratico, veloce: se il servizio è gratuito, l’utilizzo diventa ancora più allettante. Tuttavia, il rischio che si nasconde dietro i messaggi gratuiti è l’abuso. L’informazione diventa chiacchiera e spesso una semplice frase può far precipitare nell’ansia. Bollettini di guerra su influenze e infezioni, messaggi allarmisti su bambini caduti e litigi, serate intere a seguire conversazioni interminabili su maestre, riunioni scolastiche, evacuazioni. Lo smartphone lampeggia e noi finiamo per cedere alla curiosità. La sensazione di perdere informazioni potenzialmente importanti gioca un ruolo chiave.

Comunicazione efficace

SCEGLI IL TUO LIVELLO DI PRIVACY

Secondo gli esperti l’utilizzo errato dello smarthphone può incrementare lo stress delle mamme, tanto da avere ripercussioni negative sullo sviluppo cognitivo dei bambini, come spiegano i dati di un’indagine effettuata presso l’Università della California. Due terzi del popolo italiano usa il cellulare in bus e in metropolitana: il 20% anche mentre attraversa la strada. Il 60% si connette al lavoro: dagli studi emerge che tendiamo a controllare lo schermo di continuo, oltre 150 volte al giorno, anche senza essere in attesa di notizie importanti. I gruppi di WhatsApp fanno leva, da una parte sulla curiosità, dall’altra sull’incapacità a mantenere il confine fra noi e gli altri. Qual è il livello di privacy di cui hai bisogno? Dare alla scuola il proprio numero da utilizzare in caso di emergenza è ben diverso che essere inclusi, magari in maniera forzata, in una chat di gruppo nata per scambiarsi informazioni e ben presto trasformata in una piazza virtuale dove fare chiacchiere e organizzare aperitivi. Beninteso, ottima l’idea dell’aperitivo insieme: il problema si pone quando non ti senti parte del gruppo, né desideri entravi. Non sei obbligata.

Regole per un utilizzo consapevole

COME USI LA TECNOLOGIA?

All’uscita di scuola una mamma chiede il tuo numero e tu, presa in contropiede, finisci per darlo mentre te ne stai già pentendo. Proteggi i tuoi bisogni. Se il cellulare ti stressa e non desideri partecipare ai gruppi WhatsApp trova una scusa oppure spiega semplicemente la verità: grazie, ma non sono interessata perché mi deconcentra. La mancanza di concentrazione e la tendenza alla distrazione in relazione all’uso del cellulare sono fattori documentati dagli ultimi studi. A maggior ragione nel caso in cui tu sia un’appassionata di chiacchiere virtuali ricorda di utilizzare consapevolezza (e moderazione!) nell’approccio allo smartphone. No ai messaggi continui, fotografie di buon giorno o emoticon in numero sproporzionato, discussioni interminabili o specifiche verso un unico destinatario (chiama direttamente la persona in questione!): l’effetto è quello di una vera e propria invasione. Per le questioni importanti o per parlare dei propri problemi meglio vedersi di persona o fare una telefonata e in ogni caso gestire la comunicazione in privato. La regola fondamentale per tutta la famiglia? Di sera lo smartphone si appoggia all’ingresso… e si spegne (o imposta in modalità silenziosa) fino al mattino dopo.

Salva il tuo tempo

VIETATO SOSTITUIRSI AI BAMBINI

Chiedi a una mamma amica o alla rappresentante di classe di avvisarti o inviarti una mail quando ci sono informazioni importanti da sapere. Il bambino non riesce a eseguire un compito? Lascia che sia lui a contattare un amichetto e chiedere. Il gruppo WhatsApp dovrebbe servire alle mamme per gestire meglio eventi come le feste scolastiche e gli impegni istituzionali, non diventare un posto dove fare gossip, né il prontuario di soluzioni per i problemi di matematica irrisolti. Il rischio è che i bambini vengano deresponsabilizzati, invece è importante che acquistino autonomia nelle loro piccole scelte quotidiane. Le notifiche di social e smartphone creano dipendenza: è tantissimo il tempo (ore!) che consumiamo inconsapevolmente davanti allo schermo. Quando un gruppo diventa invadente puoi scegliere il silenzio. Imposta la modalità senza avvisi, in modo da leggere l’aggiornamento dei gruppi solo quando ne hai realmente voglia. Il tempo è il bene più prezioso che abbiamo, impariamo a scegliere come usarlo.

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