Rapporto con i suoi figli

FIGLI… DEL PARTNER

Come comportarsi quando il figlio è suo? C’è chi mostra una simpatica indifferenza, cercando di interferire il meno possibile, mentre in altri casi si tenta di creare una dinamica di vita comune, qualche volta forzando i bambini in questo senso. Cautela e sensibilità costituiscono un obiettivo primario: è bene non dimenticare che la prima forma di cura deve essere verso la felicità del bambino, nel rispetto dei suoi tempi e delle sue emozioni. Abbiamo chiesto un consiglio su come comportarsi al meglio alla dott.ssa Barbara Repossini, psicologa, psicoterapeuta e sessuologa con studio a Legnano ([email protected]): «Quando una persona si accompagna a chi ha figli bisogna che ci sia una giusta distanza, al tempo stesso essere indifferenti non paga: costruire, con pazienza e apertura, una relazione d’amore significa includere gli affetti profondi dell’altro, figli compresi». Ecco qualche dritta utile.

Famiglie allargate: come andare d’accordo con i figli del tuo lui

I consigli dell'esperta per costruire una relazione empatica e sincera

 

Educare i figli alla libertà significa aiutarli a prendere coscienza, fin da piccoli, del concetto di responsabilità personale. Con i figli del partner mostrati sincera, autentica e… evita di dare ordini! Imparare a comunicare in modo più empatico migliora l’equilibrio di tutta la famiglia.

Le emozioni dei bambini

CONFRONTO POSITIVO

La situazione può essere molto diversa, a seconda se ci stiamo confrontando con bambini piccoli o adolescenti, per i quali separazione e divorzio hanno costituito eventi dolorosi che necessitano di tempo per essere elaborati. «Riuscire a gestire capricci e crisi adolescenziali può diventare difficile per chi deve entrare in una dinamica familiare complessa. Ciò che appare fondamentale è la presenza di un dialogo positivo e solido fra adulti», ricorda l’esperta. È giusto far rispettare a un bambino le nostre regole e come è opportuno comportarsi di fronte a un un problema? «Quando gli adulti accettano di confrontarsi in maniera chiara è possibile creare uno schema d’azione condiviso: ci deve essere accordo, da parte di entrambe le parti, in modo da essere preparati riguardo all’approccio educativo e avere una visione comune sul modo in cui si intende entrare nella vita del bambino».

Dialogo positivo

EVITA DI SPARLARE DELL’EX

Quali sono gli errori più frequenti nel rapporto con i figli di un partner? «Attenzione a non sostituirsi al genitore» spiega l’esperta, che aggiunge: «Nel mio lavoro assisto a molti casi in cui gli adulti non riescono a gestire il rapporto con un ex. Questo complica le cose, perché un bravo genitore dovrebbe mantenere il proprio figlio lontano da dinamiche legate a vendette, pettegolezzo o tutto ciò che può screditare l’altra persona, ancorché ex». Dire a un bambino che il nuovo compagno della madre è un buono a nulla, o screditare il padre dicendo che anziché pensare alla famiglia fa il cascamorto è un atto di violenza. I piccoli non dovrebbero sentirsi divisi tra due fuochi o schiacciati dal pesante ruolo di dover mettere pace tra gli adulti, bensì essere liberi di amare entrambi i genitori, indipendentemente dalla storia d’amore che li ha interessati, le cui dinamiche riguardano solo gli adulti.

Costruire l'empatia

CONFRONTATI CON IL PARTNER

CSpesso è difficile scegliere come comportarsi dal punto di vista educativo. «Questo succede perché non stabiliamo delle regole chiare. Per costruire una dinamica positiva è importante sapere come il partner intende gestire i figli, che cosa pensa in merito alla loro educazione e, soprattutto, essere allineati nella gestione del rapporto, di modo che il contributo e i limiti della compagna siano condivisi», spiega Barbara Repossini. Il dialogo con i figli del partner nasce innanzitutto dalla capacità di relazionarci in modo sereno e consapevole con la persona che ci sta accanto. «Meglio evitare i toni autoritari: agire in maniera diretta, spinti dalla rabbia, può creare una frattura, soprattutto quando avviene in maniera autonoma e non concorda con la visione del partner». Quando chi ha figli inizia a chiedere il punto di vista e il supporto dell’altro, la relazione diventa più forte e si amplia: «La persona con cui condividiamo la vita non può essere tagliata fuori dal rapporto con i figli», ricorda l’esperta.

Famiglia felice

SII PAZIENTE E AUTENTICA

Tu non sei mia madre! Ecco una frase capace di spaccare il cuore. Proviamo ad andare oltre: spesso non ci accorgiamo di pretendere tanto, troppo, dai bambini. Iniziamo a rispettare i loro tempi e comunicare in modo diverso, dando più attenzione alle loro emozioni. Come ti sentiresti se una persona sconosciuta, con cui non hai nessun vincolo di parentela o amicizia, iniziasse a darti ordini, magari differenti da ciò che ti hanno insegnato? La gelosia costituisce una questione importante: un figlio rappresenta un legame indissolubile con la persona con cui questa vita è stata creata. Al di là della rabbia verso l’ex, la relazione fra un genitore e il proprio figlio rimarrà per tutta la vita: questo a volte può creare una difficoltà e un risentimento, sepolti in uno strato nascosto e molto profondo del nostro inconscio. Hai di fronte a te un bambino: guardalo per quello che è. Questa persona, bambina o adolescente, ti dà la possibilità di aprire uno spazio di dialogo libero dai ruoli. Se saprai avere pazienza e disponibilità all’ascolto, il vostro rapporto diventerà scambio complice, unione, forza. Non si tratta di entrare in competizione con il genitore, né tentare di sostituire l’altro dipingendo il ritratto di una persona inadeguata, bensì essere in contatto attraverso una vicinanza empatica autentica, libera dai giudizi, dove entrambi potrete imparare a contare uno sull’altro e arricchire la vostra vita.

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