Famiglia allargata: convivere (bene) con i figli del partner
Entrare nella routine di una famiglia allargata è una scommessa che si può vincere. Come dimostrano queste tre storie
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Cosa succede quando, dopo avere avuto la fortuna di incontrare l’uomo dei sogni, si decide di andare a vivere insieme e ci si ritrova a dividere spazio e tempo non solo con lui, ma anche con i suoi figli? Non capita di rado, anzi. Fra separazioni in aumento e prole gestita con l’affido condiviso, la situazione è ormai piuttosto comune.
Secondo l’Istat le famiglie allargate in Italia sono mezzo milione. E per le donne che devono ritagliarsi un ruolo in un nucleo già formato non è tutto rose e fiori. «La sfida è complessa, richiede empatia e flessibilità» commenta Anna Oliverio Ferraris, psicologa, autrice del Terzo genitore, vivere con i figli dell’altro (Cortina editore). «Nella famiglia classica i bambini arrivano quando la coppia ha già trovato un suo equilibrio. Nel caso di quella allargata, invece, entrano in gioco da subito anche loro, con esigenze e ritmi diversi. E, come se non bastasse, spesso i ragazzi non vedono la nuova fidanzata con gli occhi innamorati del padre: accoglierla nel ménage familiare è un cambiamento che li spaventa e costa fatica».
Tensioni e conflitti sono da mettere in conto, almeno all’inizio. Così come il rischio rivalità con la ex di lui, che non uscirà di scena finché ci saranno scelte da condividere sui ragazzi. «Il trucco è armarsi di pazienza evitando di imporsi come mamma bis» suggerisce l’esperta. Lasciando che siano i ragazzi, da soli, a assegnarci un ruolo: amica, alleata, zia. O anche solo compagna di papà». Come è successo alle tre donne di cui raccontiamo la storia.
Vi ricordate il telefilm La famiglia Bradford? Abby, né mamma né matrigna, si ritrova a gestire 8 figli non suoi: la mitica serie tivù degli anni Ottanta è ancora oggi un buon esempio al quale ispirarsi!