Quando sei single ti chiedono quando troverai l'amore. Quando lo trovi cominciano le frecciatine su

Quando sei single ti chiedono quando troverai l'amore. Quando lo trovi cominciano le frecciatine sul matrimonio o la convivenza. Nel momento in cui decidi (insieme al tuo partner) di fare il grande passo le domande si fanno più intime e dirette: "hai già scritto alla cicogna?". Se deciderai di avere un figlio sappi che, da quel momento in poi, sarai il bersaglio preferito delle persone dal consiglio facile.
Si sentiranno proprio in dovere di aiutarti a crescere i tuoi figli, è come una missione, ma almeno i loro suggerimenti saranno diversi a seconda del sesso del tuo piccolo. Perché è un fatto noto: crescere un maschio è diverso dal crescere una femmina, semplicemente perché sono molto differenti tra di loro e hanno una risposta diversa al nostro modo di educarli. Il cervello e la crescita di ogni sesso si sviluppano in tempi diversi, influendo sul comportamento.
Simon Baron-Cohen è uno psicologo inglese che ha dedicato vent'anni della propria vita da ricercatore a studiare le differenze comportamentali tra bambini e bambine e, per i suoi studi, ha intervistato moltissime mamme.
Ecco le principali differenze che ha riscontrato nei suoi studi... (sfoglia la gallery)

Crescere figli maschi e femmine: quali differenze?

Il percorso di crescita di bambini e bambine è diverso? Secondo gli esperti sì, ma i genitori non devono cadere negli stereotipi di genere

LE DIFFERENZE DI GENERE IN AMBITO SCOLASTICO
Perché le bambine tendono a crescere con meno stima di se stesse e con più insicurezze? Carol Gilligan, studioso e psicologo specializzato nei generi sessuali, sostiene che sono le bimbe stesse ad essere educate ad accontentare le persone e a essere sempre dolci e carine. Definisce questa situazione “la tirannia del bello e gentile”. Questa bassa stima di sé fa sì che le bambine si impegnino molto di più dei bambini in quello che fanno e le porta spesso a primeggiare soprattutto in ambito scolastico.
I maschi, essendo più manuali e più immaturi, hanno più difficoltà a concepire l’approccio didattico che li porta a stare fermi sui banchi di scuola in un ambiente chiuso. Avrai, quindi, un po’ più di difficoltà a seguire un maschio che una femmina a scuola.

Crescere un figlio maschio

I maschi, secondo le esperienze riportate dalle mamme intervistate dal dott. Simon Baron-Cohen, cercano più spesso il contatto fisico, sia in modo dolce che in modo aggressivo e sono, anche per questo, più irrequieti. Inoltre è più difficile domare questo aspetto dei maschi perché il loro cervello è meno empatico (lo confermano studi scientifici) e per questo hanno meno probabilità di capire il danno che provocano negli altri o ai sentimenti altrui. A questo si unisce la tendenza a trasformare ogni confronto in una competizione, anche con i genitori che sono costretti a “gareggiare” con i propri figli maschi per stimolarli e ottenere collaborazione.
Nonostante sviluppino le abilità verbali più in ritardo rispetto alle femmine, lo stile di comunicazione utilizzato dai maschi è sicuramente più dichiarativo.

Crescere una figlia femmina

Pare sia proprio un dipinto realistico quello che vede le donne (femmine) lunatiche e melodrammatiche o almeno è così che le mamme di figlie femmine intervistate dal dott. Simon Baron-Cohen parlano delle proprie bimbe. Bimbe che si trasformano in adolescenti senza dare alcun segnale preventivo.
Se i maschi cominciano a parlare in ritardo, le femmine sono piuttosto precoci in questo ed è un pregio che le avvicina di più a un modello comunicativo emotivo che le differenzia dai maschi anche nel rapportarsi con gli altri.
Se prendiamo le dinamiche scolastiche, le femmine tendono infatti a far leva su emozioni e sentimenti per fare bullismo: pettegolezzi ed esclusione sociale sono le loro armi preferite. I maschi, invece, sono più convenzionali e, come abbiamo già detto, più fisici.

Le differenze tra bambini e bambine

È più difficile crescere ed educare un maschio o una femmina?
Dopo aver letto le esperienze riportate dallo psicologo Baron-Cohen, cerchiamo quindi di capire le principali difficoltà che incontrerà un genitore.
Andando in ordine cronologico, i primi problemi cominciano quando i bambini iniziano a staccarsi dalla mamma cercando di esplorare quello che li circonda; sì, stiamo parlando di gattonamento.
Se hai un maschio prepara un territorio sicuro perché i bambini sono sicuramente più curiosi e più spericolati rispetto alle femmine. Il motivo è semplice, abbiamo detto che i maschi tendono a trasformare qualsiasi cosa in una sfida e quindi scoprire a tutti i costi un territorio inesplorato è una sfida e vincerla provoca un piacere profondo. Anche se questo significa ficcarsi in una situazione di pericolo come può essere quella di arrampicarsi sulla libreria del salotto.
Cosa fare? Lasciarli sperimentare e non preoccuparsi di qualche piccola escoriazione; far vincere loro le piccole sfide quotidiane significa costruire mattoncino dopo mattoncino il muro della loro autostima.
Con le femmine avrai il problema contrario: dovrai incoraggiarle a osare di più! Ma stai attenta a come lo farai perché le bambine sono molto più brave a comunicare anche se questo significa cogliere i segnali non verbali (le espressioni del viso o il tono della voce). Dovrai imparare da subito a instaurare una comunicazione aperta con la tua bambina, questo le farà capire, da grande, che potrà contare su dei genitori senza tabù quando e se avrà dei problemi.

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