Adozione da parte dei singles: Charlize Theron ce l’ha fatta ed è diventata mamma

  • 19 03 2012

Adozione da parte delle persone singles: Charlize Theron ce l’ha fatta, single da alcuni mesi, ha appena adottato un bambino. Da noi non sarebbe stato possibile perché l’adozione dei minori di età è consentita solo alle persone sposate. Tu, cosa ne pensi?

E’ notizia recente che la bella e affascinante Charlize Theron è diventata mamma.

L’attrice, single dal mese di gennaio, dopo una burrascosa relazione con l’attore e regista irlandese Stuart Townsed, ha adottato da sola il piccolo Jackson.

Da noi non sarebbe stato possibile: in Italia l’adozione di bambini (di minori di età) è consentita solo alle coppie sposate e – soltanto in casi particolarissimi e con determinati effetti – alle persone singles.

Nel nostro paese, il percorso che due persone devono affrontare, se desiderano adottare un bambino, è abbastanza lungo e complicato.

Intanto, non tutti possono presentare domanda di adozione ma solo le persone che posseggono alcuni  “prerequisiti”, come  quello di essere sposati tra loro da almeno tre anni (o che possono dimostrare che prima di sposarsi hanno convissuto per tre anni).

Una volta presentata la domanda di adozione, c’è una lunga procedura (a cura del Tribunale e dei servizi di assistenza sociale) finalizzata a verificare se i candidati all’adozione siano effettivamente idonei ad adottare un bambino oppure no. Il Tribunale dei minorenni, verifica, in buona sostanza se la coppia è idonea a mantenere, educare ed istruire il minore (sotto un profilo sia psicologico sia materiale).

La procedura è lunga ed articolata, perché solo continue e ripetute verifiche di idoneità e motivazioni degli aspiranti genitori, possono garantire il buon fine di un’adozione: troppi sono stai in passato i drammatici casi di insuccessi, di bambini riportati dove sono stati presi perché gli aspiranti genitori non erano in grado di gestire situazioni troppo difficili o pesanti.

Qui, però, la questione è un’altra: in Italia, le persone che non sono unite in matrimonio (singles e coppie di fatto, conviventi o non conviventi, eterosessuali o omosessuali) non possono nemmeno essere prese in considerazione, ed essere valutate circa la loro idoneità a prendere in adozione un bambino (tranne, come detto, alcune ipotesi particolari).  

Le ragioni? Il nostro legislatore ritiene che la situazione ideale per un bambino sia quella di essere accolto da una coppia di genitori sposati da almeno tre anni: questo a garanzia della affidabilità e solidità, nonché equilibrio, del nucleo.

Negli altri paesi europei, però, la situazione è diversa: in quasi tutti, i singles possono adottare un bambino. Succede in Francia, in Irlanda, in Gran Bretagna, per non parlare degli Stati Uniti…

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