Non limitarsi a dire: “Mi occorre più tempo per mio figlio”. Perché così si lascia carta bianca all’azienda di decidere che tipo di orario flessibile assegnare alla dipendente, senza consultarla.
Mai considerare una minaccia la propria sostituta. Anzi farà lei da guida per far fronte alle scadenze.
Pannolini e biberon per una neomamma sono una novità ed è normale, quindi, parlarne con entusiasmo. Eccedere, però, alla lunga annoia e rischia di allontanare i collaboratori.
Rimandare il lavoro faticoso e occuparsi all’inizio soltanto di piccole incombenze è un errore perché impedisce alla mente e al corpo di riabituarsi ai ritmi normali.
Non conviene chiedere subito al capo: “Ci sarà tanto lavoro da fare?”. Potrebbe interpretare questa domanda come un tentativo di scansare le responsabilità.
Nell’eventualità che arrivi la proposta di passare a un altro ufficio, non bisogna temere il nuovo incarico, ma sfruttare questa opportunità per fare esperienza e crescere professionalmente.