Quando iniziano a sorridere i neonati?

Quando iniziano a sorridere i neonati?

Il primo sorriso del bebé non si scorda mai. Ma quando si tratta di un sorriso sociale?

I primi sorrisi del bebé emozionano moltissimo, ma quando si tratta di un vero e proprio sorriso? Sì, perché i neonati possono regalare meravigliosi sorrisi anche nei primi giorni di vita. Soprattutto durante il sonno, può accadere che il piccolo sorrida e di solito questo momento viene immortalato con una foto da mamma e papà.

Uno studio della London Birkbeck University ha analizzato proprio il sorriso del neonato, che sembra fare capolino già entro i due mesi di vita. Secondo questa ricerca, sono i maschietti a ridere di più (ben 50 volte al giorno contro le 37 delle bambine).

Un sorriso fisiologico e “di riflesso”

Partiamo dall’inizio, ovvero dalle prime settimane di vita. Spesso, in questa fase dello sviluppo del bebé, si notano enormi sorrisi durante il sonno. La scienza ha dimostrato che si tratta di reazioni fisiologiche del piccolo dovute alle particolari condizioni della fase REM.

Infatti nella fase REM del sonno, il piccolo può sorridere o borbottare ma questo tipo di reazioni sono riflessive e, probabilmente, non di origine emotiva. Il “probabilmente” è d’obbligo poiché il sorriso dei neonati è, in buona parte, ancora un mistero per la scienza stessa.

Dopo le 6 settimane

A partire dalla sesta settimana di vita, il neonato inizia a sorridere rispondendo ad alcuni stimoli sensoriali come, per esempio, alla voce della mamma che si fa rassicurante o che canta una ninna nanna. Ma non solo, il piccolo osserva il volto di mamma e papà e cerca di imitarne le espressioni tra cui, appunto, il sorriso.

Non si tratta ancora di un sorriso sociale, di “interazione” ma è comunque un vero e proprio sorriso scatenato da una condizione di benessere del bambino. Secondo i dati raccolti dallo studio della London Birkbeck University, le stimolazioni più piacevoli per il neonato sono il contatto fisico durante il bagnetto e il solletico.

Il primo è in grado di stimolare una vera e propria risata del piccolo già a due mesi di vita. E, per quanto riguarda il solletico, dallo studio è emerso che basta addirittura mimarlo per ottenere un sorriso o una risata dal bebé. In generale, in questa fase della crescita, è la presenza attiva del genitore a generare comunque una risposta di felicità del neonato.

Un sorriso sociale

Il sorriso sociale è un modo di comunicare del neonato, che si manifesta a partire dai due mesi di vita. Si tratta della sua sola forma di interazione, insieme al pianto.

Attraverso il sorriso, il bebé comunica una sorta di approvazione ed è come se dicesse a chi lo circonda “continua a fare ciò che stai facendo”. Invece, attraverso il pianto il piccolo chiede di mutare una determinata situazione (ha fame, è sporco, vuole dormire ed essere cullato).

Fino ai sei mesi, i neonati tendono a sorridere in modo indiscriminato, infatti in questa fase i bimbi sembrano tutti mediamente sempre molto felici. Avvicinandosi all’anno di vita, però, il bambino inizia a diventare più selettivo e a sorridere soltanto a chi desidera, solitamente alla mamma e al papà.

In questo momento dello sviluppo, è probabile che il piccolo diventi “scontroso” con gli estranei o persino con i nonni. È a questo punto, infatti, che il bambino inizia a soffrire della separazione dalla mamma. Tanto che un allontanamento della madre può scatenare il pianto, mentre un suo ritorno può provocare un meraviglioso e immediato sorriso.

 

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