Prima di avere un figlio

Arriva un bambino e la nostra vita si divide tra il "prima" e il "dopo". Un figlio è il vero elemento spartiacque della nostra vita, "dopo" non sarà mai più come "prima". Abbiamo intrapreso un viaggio meraviglioso dal quale non torneremo mai più indietro. Prima di rimanere incinta scopri, con ironia, cosa ti aspetta veramente "dopo"... ma anche se tutto sembra così difficile sappi che nessuna vorrebbe mai tornare a "prima"!

9 cose da sapere prima di rimanere incinta

Non parliamo di fertilità o esami prenatali, ma di tutti quei cambiamenti che ti aspettano quando arriva un bebè. Da affrontare con il sorriso

Qualche consiglio per rendere più facile il sonno dei bambini… e il tuo!

Il sonno, uno stato perpetuo

Il sonno: il capitolo più drammatico per la maggior parte dei genitori e specialmente per le mamme. Potresti essere tra quelle fortunate che hanno un bambino che si sveglia regolarmente ogni 4 ore per le poppate e ne dorme 8 filate già a 4 mesi. Ma sappi che questa non è la norma!

I neonati si svegliano. Improvvisamente e continuamente… perché hanno fame, le coliche, si annoiano, hanno il pannolino sporco, stanno mettendo i dentini. Nessuno lo sa, ma tu dovrai inesorabilmente alzarti, capire cosa non va, cullarlo e sperare che si addormenti almeno per un paio d’ore.

Il lato positivo: prima o poi il tuo bambino dormirà tutta la notte. Le ostetriche dicono che a 3 anni di età il sonno si stabilizza. Non ci sono studi per sapere però cosa succede in quei tre anni alle mamme!

La coppia, questa sconosciuta

La coppia: un altro elemento che subisce uno scossone irreversibile con l’arrivo di un bambino. Prima c’eravate tu e il tuo compagno. Ora siete in tre e anche quando riuscirete a ritagliarvi del tempo solo tra voi ci sarà sempre il pensiero del terzo lasciato alla nonna o alla baby sitter (avrà mangiato? starà dormendo? piangerà?).

Il lato positivo: se la coppia è stabile riuscirà a ritrovare un equilibrio, diverso ma in alcuni casi anche più forte di prima. Dopo qualche anno!

Un po' di tempo tutto per te

Il tempo libero: prima di avere un bambino pensi che dopo, in qualche modo, potresti riuscire ad organizzarti per iscriverti in palestra, uscire con le amiche o perché no, ritagliarti un week end tutto per te lontana dalla famiglia.

Potrebbe essere tutto vero, con una buona collaborazione del papà o di altre figure di fiducia. Attenta però: se sogni la palestra sappi che per molte mamme anche solo andare dal parrucchiere ogni 6 mesi diventa un piccolo lusso!

La vita sociale dopo l'arrivo di un bebè

Anche dopo la nascita di un bambino avrai una vita sociale. Ma tra quella di “prima” e quella “dopo” potrebbe esserci un abisso. Se prima frequentavi locali, cinema, ristoranti con gli amici, dopo potresti aver difficoltà a scambiare due chiacchiere al telefono con un’amica (nessuno sa il perché, ma quando la mamma è impegnata in una conversazione telefonica il piccolo piange sempre!).
Quando il bambino crescerà tornerai a frequentare persone, ma al posto dei soliti locali diventerai un’esperta di ludoteche per bambini, pizzerie con intrattenimento e infinite festicciole dove l’età media è molto più bassa della tua.

Una vacanza a misura di bebè

Eri un’esperta di viaggi oltreoceano, traversate on the road e avventure di ogni tipo? La prima vacanza che ti aspetta con un bebè di pochi mesi è l’hotel specializzato per i bimbi (faranno le pappine per lo svezzamento?) con spiaggia tranquilla e ombreggiata. Non troppo lontano da casa perché il bambino potrebbe strassarsi con un viaggio troppo lungo.

Il lato positivo: con gli anni le cose lentamente migliorano e se ami viaggiare potrai trasmettere questa ricchezza anche ai tuoi bambini, regalando loro importanti esperienze di vita.

La casa diventa un parco giochi

L’aspetto della tua abitazione cambierà lentamente man mano che il piccolo cresce. All’inizio ti sembrerà quasi uguale, se non fosse per la culla o qualche biberon. Quando il bambino conquisterà l’autonomia la casa si trasformerà: tappeti colorati, costruzioni, macchinine, bambole, peluche, scatole con i giochi in ogni stanza. Pian piano comincerai a spostare soprammobili che rischiano di rompersi, piante, oggetti pericolosi e la casa si trasformerà in un piccolo parco giochi!

Se sei una fanatica dell’ordine dimenticalo, altrimenti passarai le tue giornate a sistemare giocattoli (ma come abbiamo già visto non ne avresti nemmeno il tempo!)

La libertà di movimento

A seconda di come vivevi “prima” potresti soffrire della mancanza di libertà di movimento e di orari che un bambino comporta. Sia chiaro, non che non potrai più permetterti un aperitivo con le amiche, ma per farlo dovrai organizzarti in anticipo, impegnare qualcun altro a preparare la cena al piccolo o a prenderlo dall’asilo. Ti mancherà la percezione di avere la libertà di decidere all’ultimo minuto.

Il lusso di annoiarsi

Noia e relax diventeranno un miraggio. Avere in casa un bambino piccolo comporta un impegno continuo. Sederti sul divano per leggere una rivista diventa quasi proibitivo. Ma col tempo potrai rilassarti un po’ col tuo bimbo quando anche lui deciderà di stare un po’ sul divano a guardare la tv. Allora cominceranno le lunghe sessioni di Peppa Pig…

Il lavoro, il vero tasto dolente delle neomamme

Se finora abbiamo affrontato con ironia tutti i cambiamenti che un bebè porta con sé, lo stesso non possiamo fare parlando di lavoro.
Anche il lavoro non sarà più lo stesso, dovrai affrontare sensi di colpa pesanti come macigni all’inizio del tuo rientro al lavoro dopo la maternità. E col tempo scoprirai che conciliare la famiglia con i tempi di lavoro di oggi è un’impresa titanica.

l dati parlano da soli: cresce la quota di donne occupate in gravidanza che non lavora più a due anni di distanza dal parto (22,3% nel 2012 dal 18,4% nel 2005, dati Istat), con punte drammatiche nel Mezzogiorno dove arriva al 29,8%. Inoltre, aumenta la quota di occupate con figli piccoli che lamentano le difficoltà di conciliazione (dal 38,6% del 2005 al 42,7% del 2012).

Insomma, si può affrontare il sonno, la crisi di coppia, l’assenza di tempo per se stesse. Ma la conciliazione tra lavoro e famiglia è una problematica che l’intera società dovrebbe affrontare invece di lasciare le donne sole a gestire un fardello così pesante.

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