Febbre

FEBBRE ALTA, CHE PAURA?

«Quando un bambino sta male è facile cadere nel panico» spiega il Dr. Giampiero Moruzzi. Dalla sua lunga esperienza come medico di famiglia emerge un valore che spesso trascuriamo: «Pensiamo che di fronte a noi ci sia un essere fragile, al contrario i bambini sono incredibilmente forti, perché hanno un'energia potenziale di almeno 80 anni. Potenziale che si riduce con l'avanzare dell'età». I bambini possiedono straordinarie capacità di ripresa, hanno un corpo giovanissimo e reattivo, elasticità fisica e mentale: risorse che non solo li aiutano a superare i momenti difficili, ma si rivelano strategiche nel rafforzare la crescita. Uno dei casi più frequenti da affrontare? L'influenza. Spiega l'esperto: «La febbre alta non deve far paura, anzi è sinonimo di un organismo vitale e giovane, tant'è vero che di solito non colpisce gli anziani, soggetti a innalzamenti della temperatura corporea più lievi. La febbre alta è un segno di grande forza del soggetto: nel caso di un bambino l'influenza arriva in una fase in cui il sistema immunitario si sta formando, dunque superare questo momento significa uscirne con un organismo rafforzato, capace di combattere uno dei tanti virus con cui verremo a contatto nella vita». Ecco qualche dritta per affrontare le emergenze dei bambini senza ansia.

Quando i bambini si fanno male: come affrontare le emergenze?

La prima regola utile: mantenere la calma. I consigli dell'esperto per essere utili senza cadere nel panico

SAPERNE DI PIÙ

Il corpo umano, questo sconosciuto! Impariamo fin da piccoli a prenderci cura della nostra intimità, ascoltare le richieste che vengono dalla pancia, allenarci a sentire ciò che avviene dentro di noi.

Vomito e diarrea

ORGANISMO PIÙ FORTE

In caso di influenza è fondamentale il riposo: dormire, dieta leggera e nutriente o attività rilassanti come l’ascolto di una favola costituiscono la cura migliore. Questo vale anche per gli adulti, perché malanni di stagione come dolori alle ossa, mal di gola e febbre sono un messaggio del corpo che chiede di rallentare. Il riposo ha un valore straordinario per la ripresa dell’organismo. «Quando la febbre supera i 38° si può assumere un’aspirina. Spugnature con alcol ai polsi e alle caviglie danno sollievo e aiutano a abbassare la temperatura». Il dott. Giampiero Moruzzi avverte: «Spesso si chiama immediatamente il pediatra. Meglio attendere, come suggerisce la tecnica watch and wait: osservare e tenere monitorate le condizioni del piccolo per tre giorni prima di passare all’antibiotico. Nella maggior parte dei casi il malanno si risolverà e l’organismo diventerà più forte di prima. La terapia a base di  antibiotici non sempre è necessaria, soprattutto quando si tratta di un virus.». In presenza di vomito è importante evitare la disidratazione: «Sì a succhi di frutta o una limonata, da bere a piccoli sorsi. Talvolta per risolvere i malanni bastano piccoli rimedi, come i fermenti lattici in caso di diarrea, e accorgimenti intelligenti. Per esempio, il bambino non deve stare disteso di schiena nel caso di vomito».

Cadute e tagli

ELASTICITÀ, UNA RISORSA

«I genitori si spaventano molto per le cadute, tuttavia è importante considerare che un corpo giovane come quello dei bambini ha grandi doti in termini di elasticità. Anche le ossa del cranio sono in fase di formazione. I bambini non reagiscono ai traumi nello stesso modo in cui reagirebbe un corpo adulto, questa è una consapevolezza fondamentale da tenere presente» ricorda l’esperto, che aggiunge: «In caso di cadute e tagli è bene pulire accuratamente la ferita, con acqua e sapone: un rimedio semplice, ma che spesso dimentichiamo. La prima cosa da fare è rimuovere terriccio o corpi estranei, lavare e, infine, disinfettare. Una pomata o l’olio a base di arnica aiuteranno a guarire l’ematoma. Se ci troviamo di fronte a un’ustione è necessario contrastare il calore: per farlo è possibile utilizzare acqua fredda, una bottiglia in frigorifero oppure ghiaccio, mai a contatto diretto con la pelle. Assolutamente da evitare olio o rimedi simili, che rischiano di danneggiare la pelle ustionata».

Basta con le misure!

OGNI BAMBINO È UNICO

«Bilancia? Dimentichiamola. Personalmente sconsiglio alle mamme che allattano la doppia pesata: mette ansia e non serve. Crescere è un processo naturale. Pesare i neonati continuamente, vivere fra valutazioni, esami e misurazioni continue è controproducente, non fa bene e rischia di diventare una fonte di frustrazione per i piccoli come per i genitori». I parametri vengono sviluppati a partire da una media che, in realtà, non rende conto della specificità del singolo. Ogni bambino è un essere unico, con i suoi tempi, le sue forme, il suo modo di apprendere e le caratteristiche che lo rendono identico solo a se stesso. Essere in salute significa prendersi cura del proprio corpo, ascoltarlo, avere fiducia nella sue immense capacità. Ecco ciò che possiamo insegnare a noi stessi e ai figli, imparare a entrare in connessione e sentirci di più.

Valore della calma

NON PERDERE LA CALMA

«Non mangia!» dicono i genitori e quella del cibo sembra essere una delle preoccupazioni maggiori in una società, quella occidentale, dove in realtà il vero problema è il rischio di obesità. Secondo gli studi sono sempre più numerosi i casi di sovrappeso e obesità, anche fra i piccolissimi. Da una recente indagine è emerso che di frequente bambini in sovrappeso devono relazionarsi con genitori che tendono a minimizzare le problematiche dei figli, anziché coltivare un’educazione alimentare consapevole. «Ogni bambino deve trovare la sua strada, la sua direzione nel mondo. Il suo modo di affrontare la vita» spiega il dr. Giampiero Moruzzi: «L’esperienza mi ha reso consapevole che l’ingrediente capace di fare la differenza è dentro di noi: la calma». Soprattutto quando si tratta di un’emergenza, saper gestire la propria ansia e mantenere uno stato d’animo autenticamente tranquillo trasmette serenità al bambino e apre uno spazio di fiducia in cui tutto può accadere, trovare ascolto, evolversi.

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