Rimedi naturali per i primi raffreddori

Non occorre che il clima sia gelido e che il bambino sia esposto a veri e propri virus influenzali, i primi raffreddamenti sono infatti una costante autunnale e l'inizio della scuola ne è spesso costellato.

Sbalzi di temperatura, aria condizionata, caldo persistente o vento fresco inaspettato...sono numerose le possibili cause di starnuti e tosse precoci. Se si tratta di virus, non resta che attendere la guarigione fisiologica senza imbottire l'organismo del bambino di farmaci.

Vi sono, però, alcuni rimedi naturali utili in caso di raffreddamenti da inizio autunno e funzionali anche per rinforzare l'organismo nei confronti dei virus tipici della stagione invernale. Sono, inoltre, fondamentali alcuni astuzie che aiutino a ridurre la quantità di muco prodotta e a guarire più rapidamente.

I rimedi naturali per i primi raffreddamenti

Sbalzi di temperatura o primi virus scolastici...ed ecco i tipici raffreddamenti di inizio autunno. Aiuta il tuo bambino a sentirsi meglio, con rimedi tutti naturali e strategie ad hoc

 

Inizia subito la prevenzione con l'omeopatia

Dilemma omeopatia

Aleggiano molte perplessità attorno ai rimedi omeopatici per i bambini. Sono numerose le mamme che li trovano estremamente efficaci, per altre invece non funzionano. C’è da dire che con l’omeopatia è necessario essere costanti e agire d’anticipo.

Ciò significa che, per prevenire le influenze invernali, è fondamentale iniziare ad assumere gli specifici rimedi omeopatici sin dall’inizio dell’autunno. Solitamente si tratta di granuli, la cui posologia preventiva è di un tubetto alla settimana. Da sciogliere sotto la lingua e, preferibilmente, lontano dai pasti.

L’omeopatia può rivelarsi utile anche per trattare gli episodi acuti dei primi raffreddori di stagione: in questo caso, però, la posologia consigliata cambia e diventa più frequente il primo giorno per scalare nei giorni successivi.

Lavaggio nasale, indispensabile

Un passaggio obbligato

Di qualsiasi natura siano i primi raffreddamenti di stagione, il lavaggio nasale resta il primo consiglio dei pediatri. Ma di cosa si tratta? Chi è già mamma da un po’, conosce a perfezione i suoi meccanismi. Il lavaggio nasale nei bambini consiste nell’introduzione di soluzione fisiologica nelle cavità nasali. L’acqua va a pulire le prime vie aeree dal muco in eccesso, aiutando a liberare il naso e prevenendo efficacemente complicazioni come l‘otite e la sinusite.

In commercio esistono appositi flaconcini di soluzione fisiologica (ottimi da tenere sempre in borsa), ma per risparmiare denaro e procurarsi una “scorta” sempre utile, è consigliabile acquistare in farmacia l‘intero flacone di soluzione e siringhe piccole (che verranno utilizzate ovviamente senza ago).

Per effettuare un lavaggio nasale, è necessario introdurre la soluzione fisiologica prima in una narice e poi nell’altra, mantenendo la testa del bimbo piegata sui lati opposti. Per liberare alla perfezione il nasino dal muco, si può utilizzare anche l’apposita pompetta aspirante (operazione ardua se il bambino non è più neonato).

Fitoterapia, solo se sicura

Consultare sempre il pediatra

Benché si tratti di rimedi naturali, gli estratti fitoterapici andrebbero somministrati con cautela ai bambini. Per esempio, lechinacea (in tintura madre o in estratto secco) è una pianta portentosa per stimolare le difese immunitarie, accelerare la guarigione in caso di affezioni virali, sedare il mal di gola e come cicatrizzante.

Però si tratta di un rimedio naturale sconsigliato nella prima infanzia, a meno che non si trovi insieme ad altri componenti in specifici preparati (venduti in farmacia, parafarmacia ed erboristeria) con indicazione precisa riguardante l’età del bambino.

In ogni caso, è sempre necessario consultare preventivamente il pediatra perché anche i rimedi a base di erbe possono risultare tossici quanto i farmaci, se usati in modo errato.

Propoli contro il mal di gola

Preferire i prodotti per l’infanzia

La propoli rientra nella top ten dei rimedi naturali più utilizzati in caso di raffreddamenti. Antibatterico, antivirale, antinfiammatorio e cicatrizzante, l’estratto di propoli è un toccasana anche per i bambini.

Per contrastarne il sapore amaro, ma soprattutto per andare sul sicuro, è necessario utilizzare sempre prodotti specifici per il bambino e consultare prima il pediatra (anche in merito a effettiva necessità/efficacia e posologia).

I preparati a base di propoli specifici per i bambini, infatti, non contengono alcol e sono addizionati con estratti dal sapore più dolce e gradevole (miele, succo di frutta…).

Miele e limone contro la tosse

Quella tosse di gola

I primi raffreddamenti del bambino sono solitamente caratterizzati da naso che cola e una tosse fastidiosa, “di gola”. Per sedare gli attacchi di tosse (che, soprattutto di notte, non lasciano tregua) può essere utile assumere un cucchiaio di miele con qualche goccia di limone appena spremuto.

Questo portentoso “mix” naturale dona sollievo immediato e non presenta controindicazioni. Ovviamente, in caso di tosse persistente, è necessario che il bambino sia auscultato dal pediatra per escludere patologie o eventuali sovrainfezioni batteriche.

Bere molta acqua

Attenzione all’eccesso di latticini

Fino a non molto tempo fa, il consiglio della nonna per eccellenza era tra i più seguiti dalle mamme: in caso di raffreddore, subito una tazza di latte con il miele. In realtà, i latticini potrebbero aumentare la produzione di muco, non risultando dunque l’alimento ideale in presenza di raffreddori.

In caso di primi raffreddamenti del bambino, con naso colante, è invece consigliabile aumentare il consumo di acqua. Quest’ultima, infatti, aiuta a fluidificare il muco e ne facilita l’espulsione. Inoltre, una corretta idratazione è fondamentale in caso di raffreddore e, a maggior ragione, se è presente anche la febbre.

Riproduzione riservata