Tremori nel neonato

Tremori nei bambini: quando preoccuparsi

Facciamo chiarezza sui tremori nei bambini, con l'aiuto dell'esperto

I tremori nei bambini sono una delle eventualità che spaventano maggiormente le mamme e i papà. Ci si chiede, infatti, se non si tratti di un problema neurologico grave. Oppure, se non siano le famigerate convulsioni. O, ancora, se sia normale il tremore della gamba del neonato…

Per fare chiarezza a proposito di questo delicato argomento, abbiamo intervistato il dott. Dario Portaleone, già responsabile del Day Hospital della Clinica De Marchi e collaboratore del Centro Medico Santagostino.

Tremori e clonie

Una delle prime doverose distinzioni, in merito ai tremori nei bambini, è quella tra tremore e clonia.

«I tremori e le clonie sono facilmente distinguibili, anche da parte dei genitori, attraverso la semplice osservazione. I tremori sono movimenti pari e simmetrici in fase di distensione e contrazione. Le clonie, invece, prevedono una fase rapida e una, seguente, più lenta» spiega il dott. Portaleone.

Tremori nel neonato

Nel neonato i tremori sono piuttosto frequenti. Le cause sono facilmente rintracciabili dal pediatra e in ogni caso, nel dubbio, è sempre bene far visitare il piccolo dal curante.

«I tremori del neonato compaiono solitamente nei primi 2-3 mesi di vita. Le cause possono essere, per esempio, un parto difficoltoso o un’ipereccitabilità transitoria del lattante, che non ha un’implicazione negativa. Per essere rassicurati, comunque, consiglio sempre di rivolgersi al pediatra. Infatti, in età neonatale, il piccolo viene visitato una volta al mese per monitorarne lo sviluppo neuromotorio. Dunque, il curante è in grado di rendersi perfettamente conto se sia effettivamente presente una qualche anomalia di tipo neurologico» afferma il pediatra.

Tremori nei bambini più grandi

I  movimenti riferiti dai genitori come tremori, nei bambini più grandi, sono spesso invece clonie. Ma anche su questo punto è doveroso fare alcune distinzioni.

«I tremori al di fuori dell’età neonatale possono essere clonie. In questo caso, è opportuno un controllo dal neurologo. Sarà sempre il pediatra a indirizzare la famiglia al medico specialista più indicato. Bisogna, però, fare attenzione a diverse eventualità. Considerando anche le più  banali: per esempio, i tremori notturni in un bambino di 6 anni possono essere semplicemente dovuti a un incubo e a un brusco risveglio. O, ancora, i tremori di un bambino di due anni possono essere causati dalla febbre salita repentinamente» continua il dott. Portaleone.

Tremori da infezione o parassitosi

Prendiamo in considerazione anche i tremori conseguenti a eventuali infezioni.

«Alcuni tremori notturni nel bambino, che in realtà sono scosse muscolari, possono essere dovuti a parassitosi intestinali a causa delle quali viene prodotta dall’organismo una tossina neurotonica, in grado di provocare scosse notturne dei muscoli» spiega l’esperto.

«Un altro esempio è l’infezione streptococcica: un’infezione da streptococco mal curata o trascurata, infatti, può causare quelli che vengono definiti movimenti coreici. Ciò accade perché lo streptococco si può insinuare nell’organismo causando forme reumatologiche come, appunto, i movimenti coreici. Questi ultimi, però, non sono veri e  propri tremori. La corea di Sydenham, causata proprio dallo streptococco, non è inizialmente semplice da diagnosticare poiché si può manifestare anche dopo 4-6 mesi dall’infezione streptococcica» continua  il dott. Dario Portaleone.

«Un altro esempio di tremore nei bambino può essere ricondotto alla presenza di un’infezione delle vie urinarie. Ma, in questo caso, il tremore è facilmente riconoscibile poiché circoscritto al momento della minzione (diventata dolorosa)» conclude l’esperto.

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