Zuccheri: perché fanno male ai bambini

Zuccheri e bambini: perché fanno male e dove si trovano

Lo zucchero è quasi ovunque. Perché fa così male ai bambini e come evitarlo? Lo abbiamo chiesto al pediatra

Gli zuccheri non sono soltanto le caramelle o i dolciumi in generale. Lo zucchero, infatti, è contenuto pressoché ovunque, in quasi tutto ciò che mangiamo. Per questo motivo, diventa sempre più importante acquisire una consapevolezza tale da poter riconoscere gli alimenti sani e di qualità dai cibi ricchi di quelle che i nutrizionisti definiscono calorie “vuote” (non nutrono ma ingrassano e fanno male alla salute). Per quanto riguarda l’alimentazione dei bambini, questa regola vale doppio. Ne abbiamo parlato con il dott. Gianfranco Trapani, medico Pediatra esperto in nutrizione.

Dove si trova lo zucchero

«Lo zucchero è un alimento che, se introdotto in eccesso, nausea e fa passare la voglia di consumarlo. Pensiamo, per esempio, al classico cucchiaino di zucchero. Dopo due o tre cucchiaini, ci coglie una sensazione di nausea e smettiamo di mangiarlo. Nell’organismo infatti esiste una precisa soglia, oltrepassata la quale, lo zucchero dà fastidio e diventa immangiabile. Le aziende alimentari sono riuscite a cogliere questo aspetto e a identificare questa soglia, tanto da aggiungere zucchero agli alimenti nella quantità perfetta perché non si avverta un senso di nausea ma, anzi, si continui ad avere voglia di mangiare quel cibo. Si genera, dunque, una sorta di dipendenza da quell’alimento» spiega il dott. Trapani.

Questo ragionamento ci porta a comprendere il continuo desiderio di merendine e alimenti confezionati che, spesso, mostrano i bambini. Anche quando sono molto piccoli.

«Lo zucchero non si trova solo nei biscotti e nelle merendine per bambini. Ma si trova anche negli alimenti preconfezionati e precotti come i bastoncini di pesce o le cotolette di pollo. Lo scopo è proprio quello di introdurre nella ricetta la quantità di zucchero tale da non essere avvertita al palato ma da creare dipendenza nel consumatore, piccolo o grande che sia» continua l’esperto.

Effetti dello zucchero

Ma perché lo zucchero fa così male alla salute dei bambini (e non solo)?

«Ormai la scienza ha ampiamente dimostrato gli effetti deleteri dell’eccesso di zucchero per la salute e il benessere del bambino. Per esempio, è stata accertata la correlazione tra consumo eccessivo di zucchero e steatosi epatica. Lo zucchero introdotto in eccesso, infatti, viene immagazzinato e si trasforma poi in grasso. Dunque un consumo scorretto di zuccheri predispone il bambino a sovrappeso e obesità. Ma non solo: i bambini che assumono troppi zuccheri a rapido assorbimento, tendono anche ad avere importanti cali di attenzione e di rendimento scolastico. Lo zucchero, infatti, stimola la produzione di insulina: si metabolizza istantaneamente ma, altrettanto rapidamente, la glicemia cala a picco e torna la fame. Questa condizione di ipoglicemia che può cogliere il bambino in mattinata, quindi, diventa molto dannosa anche per il profitto scolastico e per il benessere del piccolo nell’ambiente scuola e nelle relazioni (il bambino tende a diventare più aggressivo).

La colazione ideale

Come fare, quindi, a limitare il più possibile il consumo di zuccheri del bambino? A partire dalla colazione. La prima osservazione riguarda proprio i cereali per la prima colazione, spesso considerati molto salutari e benefici. «I cereali per la colazione sono, spesso, glassati o comunque ricchissimi di zuccheri. Gli unici cereali consigliati sono quelli al naturale, come i corn flakes non glassati o il muesli senza zucchero aggiunto ma con frutta secca» chiarisce il dott. Trapani.

«Un esempio di colazione sana e povera di zuccheri è quella salata, preferibilmente con alimenti integrali. Per esempio, del pane integrale o di grano duro (no al pane in cassetta a cui viene, spesso, aggiunto zucchero) accompagnato da una frittatina leggera. Oppure, della frutta fresca. O, ancora, una porzione di frutta secca: ricca di grassi “buoni”, rilascia zuccheri a lento assorbimento e garantisce un buon livello di energia per la giornata scolastica» consiglia l’esperto.

Le bibite

Particolare attenzione va posta sul consumo di bevande zuccherate. «Le bevande zuccherate sono una delle fonti più incisive di zucchero. Infatti, dalla cola al succo di frutta, queste bevande forniscono all’organismo quantità enormi di zuccheri a rapido assorbimento. Con tutte le conseguenze di cui abbiamo parlato: picchi e crolli insulinici, aumento di peso, calo dell’attenzione, aggressività. Questo tipo di alimenti e bevande, quindi, non devono essere consumate quotidianamente ma devono, invece, essere riservate a situazioni speciali (feste di compleanno, per esempio). È il consumo quotidiano o frequente a danneggiare il benessere e la salute del bambino» chiarisce il pediatra.

«Anche il tè freddo, molto amato dai bambini e scelto dalle mamme come bevanda sana, in realtà è colmo di zuccheri semplici se confezionato. E, in accompagnamento alla merenda, diventa un secondo alimento. Meglio, in questi casi, preparare il tè a casa aggiungendo poi una minima quantità di zucchero di canna integrale» continua il dott. Trapani.

Lo svezzamento

Già a partire dallo svezzamento, i genitori possono educare il gusto del bambino abituandolo a limitare il consumo di zuccheri.

«Per esempio, io consiglio alle mamme e ai papà di non iniziare lo svezzamento con la frutta. Infatti, il bambino è già abituato al gusto dolce del latte materno o formulato. Meglio fargli assaggiare prima le verdure, offrendogli minestre e passati. No anche alle tisane per bebé, veri e propri concentrati di zuccheri a rapido assorbimento» conclude il pediatra.

 

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