Esame di maturità: come funziona

L'esame di maturità mette ancora una certa ansia, sia agli studenti sia ai genitori. Effettivamente si tratta della prima grande prova scolastica (ed emotiva) a cui sono sottoposti i ragazzi dall'esordio del loro percorso di studi.Per fare chiarezza in merito a prove scritte e orali, nonché a valutazioni e punteggi, abbiamo interpellato il prof. Gianmarco Martelloni, docente di italiano e latino in un liceo scientifico.«L'esame di maturità è il primo "scoglio" importante da affrontare per i ragazzi, anche dal punto di vista emotivo» spiega il professore.

Come funziona la maturità: guida per genitori

L'esame di maturità, forse il primo grande scoglio da superare. Con l'aiuto di un docente, facciamo chiarezza su prove e voti

 

L‘esame di maturità è, forse, la prima grande prova a cui sono sottoposti i ragazzi. E non si tratta soltanto di una prova scolastica, in gioco infatti ci sono anche tutti i risvolti emotivi del caso. Una sana ansia da prestazione, l’impegno, il fisiologico timore, la tensione portata in famiglia. Le prove d’esame non sono poche: tre scritti e un orale. Il sistema delle valutazioni, poi, è un po’ complesso e tiene conto sia dei risultati dell’esame in sé, sia del percorso scolastico nel suo insieme. Con particolare riferimento al triennio, includendo anche le attività extrascolastiche ritenute meritevoli

Le prime due prove scritte

La prova di italiano e la seconda prova scritta

Iniziamo con l’affrontare l’argomento delle prove scritte. L’esame di maturità ne prevede tre, delle quali forse la terza è la più temuta dagli studenti.

«La prima prova scritta è quella di italiano. Le possibilità, a disposizione dello studente, sono quattro. La prima è l’analisi di un testo letterario, mentre la seconda consiste nell’elaborazione di un articolo di giornale a partire da documenti forniti in sede di esame. Le altre due prove sono il tema di tipo storico e il tema argomentativo. Quest’ultimo è il tema, diciamo, più “tradizionale”» spiega il prof. Martelloni.

«La seconda prova, che si affronta il secondo giorno d’esame, cambia a seconda dell’indirizzo scelto. Per esempio, allo scientifico è solitamente matematica mentre al classico può trattarsi, di norma, di greco o latino» conclude il docente.

La terza prova scritta

Uno dei momenti più temuti

Dopo le prime due prove, il percorso dell’esame di maturità (breve ma intenso) prevede una pausa nel weekend. Diciamo che, in previsione del lunedì, forse per molti studenti non si tratterà propriamente di un fine settimana all’insegna del relax…

«La terza prova scritta, forse quella più temuta e in grado di abbassare la media del punteggio, è multidisciplinare. Ciò significa che si tratta di una prova riguardante più materie. Nello specifico, la terza prova scritta prevede due-tre quesiti su quattro materie. Per quanto riguarda le materie, gli studenti sanno per certo che non si tratterà né di italiano (previsto nella prima prova) né della materia oggetto della seconda prova scritta» spiega il docente.

Punteggi delle prove scritte

I punteggi

Le prove scritte vengono valutate con un punteggio e sommate tra loro. Con questo “bagaglio” e con un punteggio riguardante anche il triennio (credito scolastico), si accede all’esame orale. Ma vediamo nello specifico, con l’aiuto del docente, come funziona il sistema di valutazione dell’esame di maturità.

«Le prove scritte vengono valutate singolarmente, con un punteggio massimo equivalente a 15. Poi, i tre punteggi vengono sommati e si esprime così una valutazione finale in quarantacinquesimi (45/45 è, dunque, il massimo punteggio derivante dalle tre prove scritte). Questo risultato viene esposto prima dell’esame orale» spiega il docente.

«Alla prova orale non si accede soltanto con la somma dei punteggi dei tre scritti. Infatti, in “dote” si porta anche il cosiddetto credito scolastico. Quest’ultimo è la somma dei crediti scolastici del triennio e comprende sia il profitto e l’impegno prettamente scolastici, sia le attività meritevoli extrascolastiche. È il caso, per esempio, di chi pratica uno sport impegnativo (non per forza di cose agonistico) e riesce a mantenere un buon profitto a scuola. Ma anche degli studenti che si dedicano al volontariato o, ancora, che partecipano a corsi extra-scolastici organizzati all’interno dello stesso istituto. I crediti accumulati nel triennio prevedono un punteggio massimo uguale a 25» afferma il prof. Martelloni.

La prova orale

La tesina multidisciplinare

All‘esame orale, dunque, si accede già con un sistema di valutazione relativamente complesso, che tiene conto sia delle prove scritte sia dell’impegno dimostrato nell’insieme del percorso scolastico (con particolare riferimento al triennio).

«La prova orale prevede che si portino tutte le materie. Gli studenti sono chiamati a elaborare una tesina multidisciplinare, che tocchi quante più materie possibili. La tesina è uno strumento utile allo studente, poiché in parte “delimita” l’ampio raggio delle possibilità di domande previste dall’esame. Una norma “non scritta” prevede, infatti, che l’esame abbia inizio proprio con una domanda riguardante la tesina» spiega il professore.

Dunque, il consiglio per i maturandi è proprio quello di cercare di elaborare una tesina multidisciplinare, che tocchi quante più materie possibili. E di allenarsi a creare collegamenti, in modo da guidare (in parte) lo svolgimento della prova orale.

«Le materie da portare all’esame orale sono potenzialmente tutte le discipline scolastiche, anche se può succedere che una materia resti “fuori” dalla prova orale. La commissione d’esame prevede, infatti, tre commissari interni e tre commissari esterni (provenienti da altre scuole della provincia). Se si considera che ciascun docente può insegnare anche più di una materia, le discipline previste per la prova orale sono davvero numerose. Oltre alla prima domanda di routine sulla tesina, sono previste poi anche domande che esulino dalla stessa» afferma il docente.

Punteggio finale dell'esame di maturità

Il bonus per gli studenti meritevoli

Il punteggio ottenuto all’esame orale si va, dunque, a sommare al punteggio totale delle prove scritte e ai crediti scolastici maturati nel triennio. Ma c’è di più, esiste infatti anche uno speciale bonus dedicato agli studenti meritevoli.

«Il punteggio massimo ottenibile alla prova orale, equivale a 30. Dunque, sommando tutti i punteggi e i crediti, il voto massimo dell’esame di maturità è 100 (45+25+30). Con possibilità di lode, se l’esame è stato particolarmente brillante. È previsto, poi, uno speciale bonus (da uno a cinque punti) dedicato agli studenti meritevoli e che permetta loro di raggiungere il punteggio massimo di 100/100. Per esempio, se uno studente ottiene un punteggio d’esame (più i crediti scolastici) di 99/100, grazie a un punto bonus può raggiungere il meritato 100. Per avere diritto a questo bonus, bisogna aver ottenuto almeno 70 punti con le “proprie forze” (tra scritti, orali e crediti)» spiega il prof. Martelloni.

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