portachiavi Karim Rashid co

Portachiavi firmati Karim Rashid

  • 12 09 2011

Forme insolite e curiose e combinazioni di colori molto vivaci come se fossero delle piccole opere d'arte, nello stile del celebre designer

Portachiavi col design a simboli tipico di Karim Rashid

In Italia è giunta la nuova collezione di portachiavi Troika Germany con il design a simboli, tipici di Karim Rashid, che consentono di portare  con sé un accessorio con la sua firma personale. La collezione è distribuita da Them di Catania.

Karim Rashid firma portachiavi alla moda

Beauty is a collective human need” afferma il designer Rashid. La sua filosofia consiste nel “democraticizzare il design”, che significa: ognuno dovrebbe potersi permettere un oggetto di design.
Ed ecco che il design si fa portachiave!

Portachiavi dai colori vivaci e simboli unici

Un comune denominatore dei portachiavi firmati Karim Rashid è costituito dalla vivacità dei colori,  che può diventare talvolta molto accentuata, oltre che da un proprio  linguaggio, che si esprime con i suoi simboli e le sue forme uniche.

Portachiavi come piccole opere d'arte

Nei nuovi portachiavi, a firma Karim Rashid, prodotti da Troika Germany, dominano i colori pink, giallo, arancione, turchese e bianco.

Forme insolite e curiose e combinazioni di colori molto vivaci caratterizzano le sue “piccole opere d’arte“.

Portachiavi "di peso" ma leggeri

Ogni modello ha un proprio nome, la parte anteriore è in smalto colorato, il retro può essere in colore argento metallizzato, con la firma “Karim Rashid” oppure anch’esso in smalto colorato.

In  tasca nessun ingombro o peso. I nuovi portachiavi sono, infatti, molto leggeri: il loro peso varia da 30 a 45 grammi.

Portachiavi fin nel packaging in stile Karim Rashid

Anche il packaging e i display per la commercializzazione sono stati ideati da Karim Rashid stesso; qui il designer ha messo in risalto, in primo piano,  i suoi colori preferiti, il bianco ed il pink.  Questi sono, infatti,  i colori prediletti, con i quali il designer si veste. La sua scelta in tal senso fu presa dall’anno 2000, quando – dopo aver rivisto il filmato di una videoconferenza, alla quale avevano partecipato 15 architetti, tutti vestiti di nero, fatta eccezione del suo abito bianco, – Karim Rashid pensò: “Scelgo  il bianco, perché è un colore liberatorio, al quale posso unire qualche volta un tocco di rosa“.

Riproduzione riservata