-
Sulle passerelle per la primavera-estate gli anni Sessanta sfilano (ri)visti e (ri)disegnati attraverso gli occhi e le mani di Andy Warhol, Roy Liechtenstein e compagni: la moda (ri)scopre quella grande fucina creativa che è stata la pop art.Le geometrie decise, i colori vivaci, i contrasti forti. La perfezione del cerchio, lo slancio del rombo, la compattezza del quadrato, la regolarità del triangolo. Macro o micro, gigantesco o infinitesimale: il segno grafico diventa ripetitivo e seriale per riempire al completo abiti a campana, bluse a palloncino, sandali rasoterra e ankle boots svettanti. Il diktat è chiaro: lasciarsi conquistare da un intrigo di patterns psichedelici, di sfumature oniriche, di tratti grafici ossessivi significa entrare nella vena artistica degli anni Sessanta.
L'interpretazione pop art di Miss Sixty ruba l'ispirazione a "The Chelsea Girl", cult movie diretto da Andy Warhol: la blusa morbida con scollo rotondo ripete all'infinito i grafismi a bolli che creano un'illusione ottica psichedelica, mentre gli shorts con risvolto si appoggiano sui fianchi. Da abbinare a mary jane spuntate dal tacco a cono o a superzeppe sagomate con listini in pvc trasparente. Capelli al vento, ma con bandana coordinata.
www.misssixty.com